Nucleare Giappone, controlli completati tra proposte e contaminazione delle acque

I controlli del governo cinese ai 13 reattori nucleari dopo il disastro ambientale di Fukushima sono terminati.  I risultati, come si legge nel comunicato diramanto dal ministero dell’Ambiente, sono soddisfacenti. Ora, come ha aggiunto il viceministro Li Ganjie, si attendono i risultati dei controlli sui 28 reattori in costruzione che verranno completati entro il prossimo mese di ottobre.

Non c’è marcia indietro dopo Fukushima, come ha dichiarato il ministro Li all’alto funzionario americano Peter Lyons del Dipartimento per l’energia degli Stati Uniti

Gli effetti sono stati profondi e ci hanno impartito un’importante lezione.

Arkansas: dopo la pioggia di uccelli anche la moria di pesci

Dopo il Capodanno di Beebe iniziato con la pioggia apocalittica di migliaia di merli morti, l’Arkansas è ora colpito, a soli tre giorni di distanza, da un altro inquietante fenomeno. Dopo i volatili è la volta dei pesci. Si sta verificando, infatti, la moria di 100.000 pesci tamburo del fiume Arkansas nei pressi di Ozark, una località a circa 200 km da Beebe.

Esclusa, tramite le opportune analisi, l’ipotesi di un avvelenamento di massa dovuto ad un supposto inquinamento delle acque del fiume, funzionari di stato, biologi, e tossicologi stanno indagando sulle possibili cause di questa fulminante e virulenta epidemia e stanno verificando eventuali, probabili collegamenti tra i due ravvicinati eventi.

La miniera di São Domingos inquina ancora dopo 40 anni dalla chiusura

Nonostante sia stata chiusa nel lontano 1966, 43 anni fa, la miniera di São Domingos, in Portogallo, situata a cinque chilometri dal confine spagnolo, continua a contaminare le acque del fiume che sfocia nella diga di Chanza, il più grande serbatoio di acqua potabile nella provincia di Huelva. La foto sopra fa alquanto rabbrividire.
Secondo uno studio condotto da un gruppo di scienziati dell’Università di Huelva, pare infatti che l’ossidazione e la dissoluzione di solfuri sono processi che non si sono mai arrestati in quella miniera, attivi ancora oggi, dopo molti anni.

La miniera portoghese di São Domingos si trova insieme ad altre miniere situate sul lato spagnolo, come Rio Tinto o Almagrera. La miniera abbonda di rifiuti altamente contaminanti. Attiva tra 1857 e 1966, nel corso del tempo ha generato sostanze acide a causa dell’ossidazione dei rifiuti solforici.
Secondo Antonio M. Álvarez-Valero, autore dello studio pubblicato recentemente sulla rivista Environmental Geology e attualmente ricercatore presso l’Istituto andaluso di Scienze della Terra (Università di Granada – CSIC):

La preoccupazione è giustificata dal punto di vista ambientale. I rifiuti da cui deriva questa ossidazione generano l’acidificazione delle acque, contaminando il bacino.
E l’acido di scarico di São Domingos colpisce la diga di Chanza,, il più grande serbatoio di acqua potabile che serve Huelva, in quanto le sostanze inquinanti sono sottoposte ad una “relativa attenuazione”.

Dai rubinetti campani esce veleno

Si torna a parlare del problema dei rifiuti in Campania, nell’ottica di una contaminazione che sembra non conoscere limiti: dall’aria al terreno alle acque, perchè in Natura, si sa, il deterioramento da inquinamento e da sostanze tossiche, è un fatto complesso e non circoscrivibile.
Tutto è legato, ogni azione deleteria e snaturata provoca più conseguenze, in più sfere della vita dell’uomo e dell’ambiente.

E così capita che il problema dei rifiuti campani assuma portata globale e non si possa più frenare l’ondata di catastrofi che ne conseguono.
L’ultima, in ordine di arrivo, ma non certo di importanza, è quella emersa nel corso di un’analisi delle acque campane.
Dai rubinetti esce veleno. Ennesimo segno di una contaminazione totale e della grave crisi ambientale ed igienico-sanitaria che sta vivendo questa regione.