Trovato cesio radioattivo sopra i livelli nel riso coltivato a circa 60 km dalla centrale nucleare di Fukushima. Vietato il consumo e le esportazioni del cereale contaminato. Il pericolo per l’agricoltura e per la salute dell’uomo, molto temuto in questi ultimi mesi in Giappone, oggi ha messo in allarme i coltivatori di riso nei pressi della centrale del disastro del marzo scorso.
contaminazione da radiazioni
Fukushima, radiazioni anche a Tokyo: pericolo per la salute
Sembrava che la vita fosse tornata come quella di prima, ma il dopo Fukushima lascia ancora tracce di sè. Nonstante le autorità avessero rassicurato gli abitanti lontani dalle aree interessate dal disastro nucleare, alcuni cittadini di Tokyo hanno preso l’iniziativa di monitorare i livelli di radioattività nella loro città e hanno individuato 20 aree contaminate. Le zone sia centrali che periferiche rispetto alla metropoli hanno registrato livelli di cesio radioattivo uguali a riscontrati nei pressi della centrale nucleare di Cernobyl.
Inquinamento radioattivo
Inquinamento radioattivo
Trattasi di un livello anomalo di radioattività di origine antropica nell’ambiente. La radioattività, o decadimento radioattivo, è l’insieme di processi fisico-atomici a mezzo dei quali alcuni nuclei atomici instabili (radionuclidi) o radioattivi decadono (trasmutano) in una specie atomica a contenuto energetico inferiore in accordo con la legge di conservazione della massa e dell’energia energia e raggiungendo così uno stato di maggiore stabilità.
Tale trasmutazione avviene in vari modi: per emissione di protoni e neutroni dal nucleo e per la cattura elettronica. Ogni tipo di decadimento emette in genere dei raggi. I raggi alfa e beta sono composti di particelle con carica elettrica, perciò interagiscono quasi immediatamente con la materia circostante venendo immediatamente assorbiti, i raggi gamma e i neutroni invece, elettricamente neutri, vengono assorbiti solo per urto diretto contro un atomo o un nucleo atomico pertanto possono propagarsi per lunghe distanze.
A Cernobyl gli uccelli hanno un cervello più piccolo
Il disastro nucleare di Cernobyl è avvenuto nel 1986, esattamente 25 anni fa, eppure ancora oggi gli effetti della contaminazione da radiazioni si fanno sentire. Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori guidato da Timothy Mousseau (USA) e da Anders Moller (Francia) apparso sulla rivista Plos One, ha dimostrato che gli uccelli che vivono nei pressi della centrale abbandonata hanno un cervello più piccolo del 5% rispetto ai loro simili.
Gli studiosi delle Università della South Carolina e di Paris-Sud hanno preso a campione 550 volatili di 48 specie diverse localizzati nelle aree limitrofe all’impianto nucleare di Cernobyl. Il minore volume cerebrale degli uccelli sarebbe causa delle ridotte abilità cognitive dei volatili. Inoltre, e questo aspetto meriterebbe un ulteriore approfondimento, l’effetto è maggiore negli uccelli più giovani, con meno di un anno di vita. Altro effetto della contaminazione è difatti l’elevata mortalità degli uccelli alla nascita per difficoltà di adattamento.
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