Ieri si è aperta la conferenza sul cambiamento climatico di Cancun, in Messico, sulle più difficili questioni rimaste irrisolte da Copenaghen. L’aspettativa è di redigere un trattato internazionale per ridurre le emissioni dei gas serra con il patrocinio delle Nazioni Unite. La speranza, si è capito sin da subito, è che almeno piccoli passi possano essere fatti per programmi a lungo termine, in modo da ridurre la minaccia dell’incremento delle temperature globali.
Gli Stati Uniti, a differenza di quanto successe un anno fa, vogliono entrare nei colloqui sin da subito, ma stavolta si trovano in una posizione debole a causa della mancanza di azione sul clima nelle politiche interne e nella legislazione energetica, anche peggio di quanto fatto dalla Cina. Su una cosa però sembrano concordare tutti: i colloqui internazionali non possono “sopravvivere” ad un altro disastro come quello di Copenaghen.