L’agroenergia virtuosa nei piani di Confagricoltura

Agroenergie, in primis il biogas, da sostenere e da rendere sostenibili. Ne ha parlato nei giorni scorsi Ezio Veggio nell’ambito di una conferenza stampa dedicata in cui Confagricoltura, di cui Veggio è vicepresidente, fa il punto sugli obiettivi da stabilire in questo settore potenzialmente molto produttivo da qui al 2013, stabilendo nuove regole per gli incentivi e procedendo a decreti attuativi per la cui stesura ormai è rimasta appena qualche settimana di tempo.

Biogas: Confagricoltura contraria a limitazioni sui raccolti

Nel nostro Paese la crescita del mercato del biogas-biometano fornisce sia un contributo valido alla quota di produzione di energia rinnovabile tricolore, sia una opportunità fondamentale, per le imprese agricole, al fine di integrare il reddito. Su queste basi, di conseguenza, la Confagricoltura è preoccupata in merito all’ipotesi di introduzione di una norma che limiterebbe al 15% dei raccolti la destinazione a biogas, ragion per cui la Confederazione, ed in particolare il suo presidente, Federico Vecchioni, ha già provveduto ad inviare una lettera a Giancarlo Galan, Ministro alle Politiche Agricole, ed a Paolo Romani, Ministro allo Sviluppo Economico.

A tenere banco in merito è una direttiva comunitaria, la 2009/28/CE, per la quale la Confagricoltura, con un dettagliato documento inviato ai parlamentari ed alle forze politiche, ha voluto mettere bene in evidenza come non ci siano deleghe nella limitazione all’utilizzo delle coltivazioni dedicate al biogas, ma anzi si punta a promuovere ancor di più lo sviluppo delle energie rinnovabili da parte delle imprese agricole.

OGM, Conferenza Stato-Regioni rinvia decisione su linee guida coesistenza

La decisione relativa alle linee guida per la coesistenza tra coltivazioni tradizionali, biologiche e geneticamente modificate slitta al 30 settembre. La Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome alle fine ha deciso per il rinvio. Dario Stefàno, coordinatore degli assessori regionali all’agricoltura, lo ha motivato

con la necessità di verificare il lavoro sin qui svolto con le recenti decisioni dell’UE.

Decisione accolta favorevolmente dalla Task Force per un’Italia libera da OGM, che legge la dilazione come un passo verso un’Italia OGM free,  che faccia chiarezza sull’ulteriore confusione generata dal Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio del 13 luglio 2010 che aveva modificato la direttiva 2001/18 Ce offrendo agli Stati membri la possibilità di scegliere se limitare o vietare completamente la coltivazione di OGM sul loro territorio.