Inventato propellente ecologico per razzi e aerei

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L’industria aerospaziale ha spesso diviso i promotori dello sviluppo scientifico e gli ambientalisti, in quanto, sebbene gli sviluppi scientifici siano importanti per l’evoluzione umana, questi spesso vengono effettuati al costo di un altissimo tasso d’inquinamento. Probabilmente la Nasa ha oggi risolto questo problema.

Insieme all’Air Force Office of Scientific Research, o AFOSR, ha lanciato con successo un piccolo razzo con un sicuro propellente eco-friendly costituito da polvere di alluminio e di ghiaccio d’acqua, soprannominato Alice.

Questa collaborazione è stata l’occasione per studenti laureati di lavorare su un propellente rispettoso dell’ambiente che può essere utilizzato per il volo sulla Terra, e nelle missioni spaziali di lunga distanza. Questi tipi di progetti sperimentali hanno portato ad una nuova generazione di ingegneri aerospaziali che pensano fuori dagli schemi e cercano nuovi modi per la NASA per soddisfare i nostri obiettivi di esplorazione.

ha dichiarato il capo ingegnere della NASA a Washington Mike Ryschkewitsch.

Batterie al metanolo: da Sir William Grove a Microsoft e Sony

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Le batterie al metanolo sono da tempo un ambìto oggetto di ricerca per diversi produttori, allo scopo di utilizzarle per notebook, palmari, cellulari, lettori multimediali portatili… Nel Giugno 2004 Toshiba presentò un prototipo di batteria ultracompatta, destinata a dispositivi elettronici. Qualche mese dopo Nec proponeva celle a combustibile (fuel cell) integrate in unnotebook sperimentale, che ne portavano l’autonomia a 10 ore (teoricamente possono essere sviluppato per metanolo o per idrogeno). Esattamente 3 anni fa, al Cebit 2005, Toshiba mostrava un prototipo di batteria per notebook funzionante con una miscela di metanolo ed ossigeno. Questo negli ultimissimi anni, ma in realtà gli esperimenti siano iniziati nel lontano 1839 da Sir William Grove.

Al posto della benzina l’etanolo: amico dell’ambiente

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L’etanolo, che altro non è che il comune alcool, ha una struttura in tutto e per tutto simile ad un idrocarburo, con la differenza che contiene anche atomi di ossigeno che lo rendono un combustibile migliore della benzina. Quello che non migliora è il consumo, perché l’alcool ha un minore potere calorifico e richiede miscele più “grasse”, cioè con una quantità maggiore di carburante rispetto all’aria per ottenere la combustione desiderata. Un comune motore a benzina, se alimentato con etanolo, guadagna tra il 10% e il 15% di potenza e coppia, in virtù del maggior numero di ottani.

Attualmente in Europa sia in Svezia che in Francia sono disponibili negli impianti di rifornimento colonnine che erogano l’E85 e l’E95, carburanti con l’85% o il 95% di alcool e la restante parte di benzina. La Francia esporta cereali e zucchero di barbabietola sufficienti per produrre il 70% del combustibile necessario al fabbisogno del proprio parco auto alimentato a benzina. L’etanolo è amico dell’ambiente: tre delle principali sostanze inquinanti presenti allo scarico vengono drasticamente abbattute, in special modo il monossido di carbonio (CO) risultante è solo il 14% rispetto ai valori imposti dalla normativa Euro 5, che entrerà in vigore presumibilmente nel biennio 2009-10.

Sundiesel: il nuovo diesel made in Sassonia proviene dal legno

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Verrà inaugurato in questi giorni il primo impianto di raffinazione capace di produrre combustibile liquido dal legno e da altre biomasse non alimentari.
Accade a Freiberg, in Sassonia, nella Germania orientale. Lo stabilimento fa parte della Choren Industries e attiverà una produzione di ben 13500 tonnellate di diesel all’anno.

I biocarburanti tradizionali sono appena nati, e già siamo ad una svolta? Proprio così, viste le critiche ricevute dai combustibili prodotti da biomasse agricole, si cercano già nuove risorse.
Semi oleiferi, soia e ravizzone cedono il posto al legno e alla paglia, per produrre un diesel di nuova generazione, chiamato Sundiesel..

Biomasse: una valida fonte di energia pulita

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Una grossa fonte di energia naturale che contemporaneamente ci permette anche di eliminare gli scarti delle nostre attività agroforestali, deriva dalle biomasse.

Le fonti di energia da biomassa sono praticamente costituite dalle sostanze di origine animale e vegetale, non di natura fossile da cui deriva invece il petrolio, che possono essere usate come combustibile per produrre energia.

Il cippato: il combustibile del futuro

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Dal piccolo paese di Castel D’Aiano arriva una vera novità per l’Italia, nella ricerca di nuove energie naturali.

Un progetto particolare, basato sull’utilizzo delle ramaglie, ma soprattutto del cippato, che è praticamente il legname derivato dal bosco, ridotto a scaglie, ottenuto quindi da scarti di legno puro nelle segherie con speciali macchine che permettono di utilizzare gli scarti di potature e di tagli derivati a manutenzione dei boschi e aree verdi.