Coccodrilli siamesi, un progetto per salvarli dall’estinzione

Il coccodrillo siamese (Crocodylus siamensis) è una rara, anzi rarissima specie di coccodrillo d’acqua dolce che ha o meglio aveva il suo habitat nel Sud-Est asiatico. Oggi gli esemplari rimasti sono davvero pochi, è classificato come gravemente minacciato di estinzione dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), e si lavora incessantemente per salvarlo dalla scomparsa totale. Uno sforzo che ha iniziato a dare i suoi primi frutti, quello della Wildlife Conservation Society che sta attuando delle misure di protezione, salvaguardia e ripopolamento grazie alla collaborazione siglata con il governo del Laos. Sono nati, infatti, nei giorni scorsi, 20 nuovi esemplari di coccodrillo siamese che potrebbero dare una speranza alla specie, minacciata dalla perdita di habitat, dalla caccia e da numerosi altri fattori ambientali ed umani che stanno dando il colpo di grazia alla sopravvivenza di questi animali.

Biodiesel dagli alligatori, la nuova scoperta USA

Se in Spagna il biodiesel viene prodotto dal riciclaggio dell’olio di cucina, che trova applicazione in diversi settori dalla cosmetica alla pittura, in USA viene prodotto dal grasso degli alligatori. L’idea è stata concepita nella mente del professor Rakesh Bajpai, docente di ingegneria chimica all’Università della Louisiana, e subito è stata messa in pratica da un team di colleghi e studiosi che ne hanno verificato la fattibilità. A quanto pubblicato sulla rivista di scienze, Industrial & Engineering Chemestry Research, l’olio derivato dal grasso degli alligatori sarebbe molto simile a quello di soia e in linea con tutti gli standard ufficiali per essere classificato tra i biodiesel di qualità.