Acqua potabile geneticamente modificata: materiale genetico per “depurare” l’acqua

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Il dibattito sugli organismi geneticamente modificati (Ogm) e sui cibi transgenici, infuria ormai da qualche anno.
Tra chi si schiera a favore e chi vota contro, chi ha paura delle conseguenze degli OGM per la salute e chi ha fiducia incondizionata nelle potenzialità della modificazione genetica, il confronto non sembra e non deve avere fine.

E’una notizia di questi giorni a riaccendere i riflettori sul geneticamente modificato, questa volta si tratta addirittura dell’acqua.
Alla Duke University sarebbero stati eseguiti dei test per purificare l’acqua, impiegando frammenti di materiale genetico.

E’ in arrivo la nuova generazione degli inceneritori: quelli con la Torcia al Plasma

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Una nuova idea proposta dalla “Celtica Ambiente” e subito rilanciata dal WWF per lo smaltimento dei rifiuti sarà sperimentata nei prossimi mesi in alcuni paesi del Veneto. Si chiama “smaltimento ecologico dei rifiuti con recupero energetico mediante gassificazione al plasma“.

Scoperto durante uno studio dell’Azienda Aerospaziale Americana durante l’esperimento di verifica della resistenza ad altissime temperature delle navicelle spaziali, si è sperimentata la cosiddetta “Torcia al Plasma” anche a fini industriali, con l’intento di modellare i metalli, per la saldatura, il taglio, ecc. Ma il miglior utilizzo possibile è quello per lo smaltimento dei rifiuti industriali tossici/nocivi (uno su tutti, l’amianto), anche se per ora nessuna di queste tecnologie è stata utilizzata per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

Diossina: quali sono i veri rischi sulla salute?

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Da giorni si sente parlare del pericolo “diossina“, del suo effetto inquinante e dei rischi che comporta per la salute, ma che cos’è la diossina? In maniera corretta, dovremmo parlare di diossine, in quanto appartengono a questa categoria un gruppo di circa 200 sostanze, piu’ o meno tossiche, che si liberano nell’aria, in acqua e che si depositano sul suolo, derivate dalla combustione di sostanze organiche in presenza di cloro. La diossina non si sprigiona solo dagli inceneritori e dai roghi di rifiuti, ma anche dalle industrie, dalle centrali termoelettriche, dalla combustione di legno e di materiale non biodegradabile, di carbone e di rifiuti speciali (quelli ospedalieri).

I suoi effetti giungono all’uomo attraverso la respirazione, attraverso la via alimentare, cioe’ tramite vegetali, carni e derivati contaminati. La diossina si deposita e penetra nel suolo e quindi contamina le coltivazioni, a loro volta vengono contaminati gli animali da pascolo e quindi anche la carne e il latte da essi derivati. Negli ultimi anni le pecore sono diventate gli indicatori ambientali dell’inquinamento da diossine, infatti nelle aree piu’ a rischio, morivano in agonia, un numero impressionante di ovini, con conseguente preoccupazione degli abitanti di queste zone. Ma quali sono i rischi concreti per la salute dell’uomo? Prima di tutto le diossine hanno un effetto cancerogeno potentissimo, soprattutto la 2378, ritenuta causa di linfomi e tumori ai tessuti molli, data la tendenza ad accumularsi nelle cellule adipose e, determina alterazioni epatiche, neurologiche e polmonari.

Inquinamento da mercurio: un problema da non sottovalutare

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Negli ultimi anni, uno dei problemi maggiori, legati all’inquinamento, è senza dubbio lo smaltimento del mercurio, i cui livelli nelle acque e nel suolo diventano sempre piu’ preoccupanti. In Italia ci sono quasi 50 siti, monitorati dal Ministero per l’ambiente, che necessitano di bonifica, di riconversione del ciclo degli inquinanti e della creazione di sistemi di stoccaggio per il mercurio e gli altri metalli pesanti. Questo metallo si trova raramente libero in natura, in maniera particolare è presente come minerale, in giacimenti in Spagna e in Italia, oppure sottoforma di composto organico, che origina dall’erosione e dal dilavamento delle rocce.

L’aumento del mercurio nell’ambiente è frutto dell’azione umana, a causa della combustione di rifiuti solidi, che inquinano l’aria e per l’azione dei fertilizzanti che inquinano il suolo e le acque.