Polo Nord

Pessime notizie dal Polo Nord: in aumento le temperature

Non arrivano notizie confortanti dal Polo Nord, con l’Artico che ha subito, negli ultimi 40 anni, un riscaldamento della temperatura piuttosto preoccupante. Ogni decennio, stando ad uno studio pubblicato su Nature, ha visto la temperatura del Polo Nord aumentare dello 0,3 gradi. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, inizia ad esserci meno ghiaccio e soprattutto l’acqua dell’oceano Artico risulta essere sempre più calda con conseguenze devastanti per l’intero ecosistema.

Polo Nord
Polo Nord
Riscaldamento globale

Riscaldamento globale nel 2024, la situazione aggiornata

Una notizia alquanto particolare è emersa dalla questione sempre così preoccupante come quella riguardante il riscaldamento globale. Incredibilmente tale surriscaldamento ha generato una Terra più verde. Senza dubbio sembra essere un grosso controsenso, soprattutto per quanto detto in questi anni dai vari scienziati (Onu compresa), che più volte hanno evidenziato i pericoli della desertificazione.

Riscaldamento globale
Riscaldamento globale
caldo siccità 2015

Caldo e siccità, come cambia il clima in Italia

caldo siccità 2015
Clima caldo con temperature medie ancora in crescita e prolungati periodi di siccità. Sono questi due degli elementi più preoccupanti sul clima italiano che emergono dall’undicesima edizione del rapporto ‘Gli indicatori del clima in Italia‘ redatto dall’ISPRA e pubblicato nelle scorse ore. I dati oggetto dello studio si riferiscono al 2015, un anno che ha registrato un nuovo record assoluto per la temperatura media annuale. Dati preoccupanti arrivano anche dall’analisi delle precipitazioni che sempre nel 2015 sono state inferiori alla media su quasi tutto il territorio nazionale anche per effetto di prolungati periodi di siccità. Anomalie del clima italiano che trovano riscontro anche in quadro generale che ha visto il 2015 battere ogni record in termini di temperatura media del globo.

Luci e calore urbano influenzano le correnti aeree con effetti per migliaia di km

Luci e calore urbano influenzano le correnti aeree, i jet streams, con effetti di riscaldamento che si propagano per migliaia di km: a sostenerlo un nuovo studio di un equipe statunitense pubblicato sulla rivista Nature Climate Change. Si valuta ora la possibilità che il fenomeno sia strettamente legato agli inverni meno rigidi in determinate regioni dell’emisfero settentrionale del pianeta.

clima priorita europa

Ambiente e clima sono le eco-priorità per l’Europa

clima priorita europaOccorre un piano di strategia per contrastare i cambiamenti climatici e per dare vita ad un nuovo programma per l’ambiente. Questo in sintesi è stato il discorso di Phil Hogan, ministro dell’Ambiente irlandese, alla guida della Presidenza Ue per il primo semestre del 2013. Il programma di azione per l’ecologia, il settimo per l’Europa

è per noi una chiara priorità della Presidenza. Il programma è uno dei pezzi più importanti dell’architettura ambientale a livello europeo e renderà operativa la strategia Europa 2020, in particolare l’iniziativa cardine sull’efficienza delle risorse.

Ambiente e sviluppo sostenibile a Mediterre 2012

E’ partita il 30 gennaio 2012 Mediterre, la manifestazione per lo sviluppo sostenibile della regione Puglia, giunta alla sua VII^ edizione. Mediterre è organizzato dall’Assessorato alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia, in collaborazione con la Federazione Italiana dei Parchi e delle Riserve Naturali, con l’obiettivo di

Consolidare in Puglia uno spazio di incontro e confronto, per la conoscenza, l’approfondimento e la diffusione di tematiche concernenti la conservazione e la valorizzazione delle aree protette, la tutela dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile, quale modello da perseguire anche attraverso la valorizzazione e la fruizione dei beni naturali, ambientali e culturali delle diverse aree del Mediterraneo ed il confronto tra le diverse realtà territoriali di tutto il bacino.

Vendemmia e clima, quando il caldo improvviso è una scommessa vincente

Per molti l’andamento delle temperature estive altro non è che una notizia da tg scadente di metà agosto, sarebbe interessante capire invece, oltre ai soliti confronti con i dati registrati negli anni precedenti nello stesso periodo, come affronta queste variazioni chi deve necessariamente tenerle in considerazione, scommetterci per programmare e prevedere gli esiti della maturazione e della raccolta dei prodotti agricoli, quelli che ancora resistono e rispettano la stagionalità. Parliamo di uva, ad esempio. C’è chi, la Tenuta Poggio Rosso di Populonia (LI), affronta gli andamenti stagionali che si fanno sempre meno prevedibili gestendo con un approccio diverso i vigneti. E vince.

Riscaldamento globale, animali e piante nel clima futuro

Come sarà il mondo nel 2100? Ce lo mostreranno (si spera) alcuni animali e piante sottoposti ad un esperimento che pare un film di fantascienza. Se le proiezioni degli innumerevoli scienziati che parlano di riscaldamento globale fossero corrette, il clima di questo pianeta sarà notevolmente diverso entro la fine di questo secolo. Ma per un gruppo di piante e animali, il futuro è adesso.

Il riscaldamento globale sta mutando l’inverno nel Mar Baltico

sole sul mar baltico

Il clima durante l’inverno nel Mar Baltico è cambiato spesso negli ultimi 500 anni rispetto a quanto si potesse pensare prima. Una ricerca dell’Università di Göteborg dimostra che questa parte del mondo ha vissuto periodi di inverni sia miti che rigidi, e le transizioni tra questi tipi di clima sembra essere stata brusca.

Alcuni dei più completi dati al mondo sul clima, le temperature dell’aria e la copertura di ghiaccio nella zona del Mar Baltico nel corso degli ultimi 500 anni si possono trovare presso l’Università di Göteborg del Dipartimento di Scienze della Terra. Qui i ricercatori, guidati da Christin Eriksson, hanno utilizzato nuovi metodi statistici per studiare questa serie di dati e per esaminare le variazioni climatiche nel nord Europa dal 1500, concentrandosi in particolare sul clima invernale.

G8: accordo sulla biodiversità

La terza giornata del g8 sull’ambiente si conclude con un impegno da parte di tutti i ministri dell’ambiente su uno dei punti fondamentali dell’ecologia attuale: la tutela della biodiversità. In chiusura del meeting di Siracusa si è trovato l’accordo, ratificato con una sorta di trattato, suddiviso in 24 punti, in cui è spiegato cosa si farà per tutelare le specie in via d’estinzione, gli animali che vivono nelle zone a rischio deforestazione, ecc.

In particolare le prime anticipazioni sul trattato, che pubblicheremo domani nella sua forma ufficiale, parlano di 4 maxi-categorie nelle quali rientrano gli accordi presi questa mattina. Esse sono il rapporto tra biodiversità e clima; biodiversità ed economia; biodiversità e ecosistemi; ed infine scienza e ricerca.

Catturare CO2 per ripulire l’aria, ridurre il riscaldamendo terrestre e produrre carburanti

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Rimuovere dall’aria l’anidride carbonica per far fronte al riscaldamento terrestre. Ne sono convinti alcuni scienziati americani che stanno lavorando a progetti mirati alla cattura di CO2, prima causa del trattenimento del calore solare. Klaus Lackner, fisico della Columbia University, ha ideato un dispositivo, chiamato Scrubber, in grado di intrappolare l’anidride carbonica. Il prototipo, grande come un container, è composto da un pannello radiatore ventilato che raccoglie una tonnellata di Co2 al giorno e la intrappola in una particolare resina a scambio ionico.
L’idea di catturare l’anidride carbonica non è, però, una novità. Nonostante sia comunque difficile estrarre CO2 dall’aria, poiché è una delle molecole più stabili, già negli anni 40 alcuni sottomarini militari, per farlo, usavano taniche di potassio. Il problema fondamentale riguarda la procedura di separazione dell’anidride carbonica dai composti chimici, o dalle resine, a cui si combina una volta catturata.