verdure eco menù Cibo Biologico

SANA 2016, il biologico sulle tavole di 7 italiani su 10

Cibo Biologico
Si è conclusa ieri l’edizione 2016 del Salone Internazionale del Biologico e del Naturale (SANA). L’evento ospitato a Bologna Fiere rappresenta ogni anno una occasione per fare il punto sui prodotti biologici sia in termini di apprezzamento del mercato sia per quanto riguarda novità e dinamiche del settore. Anche questa edizione del SANA è stata caratterizzata da una ricca serie di eventi centrati su tre temi fondamentali: alimentazione biologica, prodotti biologici e naturali per la cura ed il benessere della persona e prodotti naturali per la casa ed il tempo libero. Particolarmente interessanti sono i dati sul crescente apprezzamento dei prodotti biologici per l’alimentazione, un settore che continua a crescere e che sta trovando anche nell’export un importante canale commerciale.

BioDomenica 2012, il 7 ottobre nelle maggiori piazze italiane

Il 7 ottobre 2012 si terrà nelle maggiori piazze italiane di ogni regione, la tredicesima edizione di BioDomenica dal tema “Bio: benessere garantito, animale, umano, ambientale”. BioDomenica è una grande iniziativa basata sull’incontro tra i contadini e i produttori in genere, e i consumatori, affinché questi possano  riflettere sull’importanza di una alimentazione sana, di qualità, legata alle tradizioni e alla cultura del luogo.

Parco regionale della Maremma, stipulato accordo per il biologico

Il parco regionale della Maremma punta sul miglioramento della qualità e dell’ecosostenibilità delle pratiche agricole nel raggio del proprio territorio.  Federbio e l’Azienda regionale agricola di Alberese hanno da poco stipulato un accordo di collaborazione che vedrà al centro dell’impegno lo sviluppo delle tecniche di agricoltura biologica e il miglioramento complessivo dell’ecosostenibilità delle tecniche agricole attraverso, tra l’altro, un maggiore utilizzo dell’energia prodotta da fonti rinnovabili.

Sao Tome e Principe punta sul biologico e l’economia si risolleva

Grazie all’adesione al grande progetto dell’Ifad, il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo, per un incremento delle coltivazioni biologiche ed ecosostenibili, il piccolo e povero stato di Sao Tome e Principe vede la sua economia risollevarsi. Da 50 tonnellate di semi di cacao prodotti si è passati, secondo gli ultimi dati, alla produzione ed esportazione di 600 tonnellate di fave di cacao certificate biologiche e provenienti da commercio equo. E il reddito annuo delle famiglie passa da una media del 25% al di sotto del livello di povertà, a una media del +8% rispetto alla soglia di povertà.

Il Salone del biologico e del naturale è a Bologna, dall’8 all’11 settembre

Il Sana, il Salone Internazionale del Biologico e del Naturale aprirà fra poco a Bologna, e resterà aperto dall’8 all’11 settembre 2012. Sarà il ministro dell’ambiente Corrado Clini a tagliare il nastro che inaugurerà la fiera professionale del biologico, sabato prossimo. La fiera è ormai uno degli eventi internazionali più rilevanti nel settore del biologico e dei prodotti naturali: saranno presenti beni ed esperti provenienti da ogni parte del globo, per una nuova edizione più ricca e “certificata” che mai.

kamut cos'è quali proprietà

Kamut, proprietà di un cereale proveniente sempre da agricoltura biologica

kamut cos'è quali proprietàIl kamut è un cereale della famiglia delle graminacee, una cultivar (ovvero una varietà di pianta coltivata migliorata geneticamente) denominata a livello ufficiale QK-77. Kamut è a tutti gli effetti un marchio registrato di proprietà dell’azienda statunitense Kamut International Ltd fondata da Bob Quinn. Si tratta di una specifica sottospecie di grano, il cui nome scientifico è Triticum turgidum ssp. turanicum. Tale sottospecie sembra fosse già in uso migliaia di anni fa in Egitto, da cui anche il nome scelto da Bob Quinn, derivante da “Ka’ moet”, che nell’antica lingua egiziana significava “anima delle terra”.

Expo 2015: niente orti, meglio la tecnologia

Due anni fa l’Italia vinse il concorso per ottenere l’Expo 2015 grazie al suo progetto verde, basato sul cibo biologico e sul concetto, ribadito spesso sia su queste pagine che da tutti gli ecologisti, della necessità di ritornare alle origini, con l’orto comunitario ed il cibo a chilometro zero. Una volta che la manifestazione è stata ottenuta e sono partiti i progetti però, ecco che i soliti imprenditori senza scrupoli cominciano ad allungare i propri tentacoli per tentare di rovinarlo.

L’idea che il visitatore possa camminare in un orto globale è stata ridotta a qualche esposizione qui e là: in pratica l’orto è stato trasformato in un supermarket. Anzi di più, nel supermarket del futuro, come annunciato dai suoi ideatori. Sembrava strano che imprenditori del commercio mondiale e del cemento potessero lasciar spazio al verde e alla coltivazione locale, e così vogliono trasformare un progetto ecologicamente perfetto in una colata di sabbia e calcestruzzo in cui il cibo ritorna ad essere confezionato, anziché colto dalla terra.

Cosa c’è nel mio cibo? Un’applicazione iPhone ci svela i segreti di ciò che mangiamo

what's-on-my-food

In generale, è meglio preferire il biologico quando si acquista del cibo. Sebbene non sia sempre semplice sapere se ciò che stiamo comprando è stato trattato con erbicidi, pesticidi e altri materiali “sporchi”, le probabilità di star mangiando sano almeno aumentano. Alcuni buongustai pensano che a volte non vale la pena spendere tanti soldi per comprare biologico, dal momento in cui ciò che accade nel prodotto non è sempre chiaro.

Ma quando non abbiamo a disposizione nemmeno quest’opzione, come possiamo sapere se nel cibo sono presenti tossine, sostanze cancerogene o perturbatori ormonali? Un applicazione gratuita del Pesticide Action Network ti dice ciò di cui dovresti diffidare.

5 buoni motivi per passare al biologico

cibo biologico

Mangiare cibi biologici ha un sacco di vantaggi, dalla tutela dell’ambiente all’aiuto per rimanere più magri e più sani. Ma questo lo sapevamo già. Ora il Rodale Inc. ed il suo presidente Maria Rodale hanno pubblicato un libro intitolato “Manifesto Biologico: come l’agricoltura biologica può guarire il nostro pianeta, alimentare il mondo e tenerci al sicuro”.

La rivista Men’s Health, che è pubblicata proprio dalla Rodale Inc., ha estratto e riassunto i vari punti di tali “prestazioni”, esponendo quelle che, per il pubblico della rivista, più interessano, e cioè i benefici per gli uomini.

Matt Bean, editor senior della rivista, ha precisato molte di tali prestazioni che potrete trovare dopo il salto.

Cibo biologico: dal 1° luglio verrà introdotto il marchio UE

logo ue cibi biologici

Nell’Unione europea c’è la stessa attenzione che c’è in Italia per quanto riguarda il cibo biologico. Ma c’è un solo problema: esso si chiama Mahepollumajandus, биологично, ökológiai, o luomuviljely, ma vuol dire dappertutto “biologico”. Una confusione di lingue che porta anche di conseguenza ad una confusione di legislazione, che a breve sarà risolta dall’etichetta con il logo senza parole in tutti i 27 Stati membri dell’Unione Europea.

Scelto tra i circa 3.500 simboli potenziali ideati dagli studenti di arte e design in un concorso organizzato dalla direzione generale dell’Agricoltura e dello sviluppo rurale della Commissione europea, l’Eurofoglia contiene due messaggi molto chiari: la natura e l’Europa. Dal 1 ° luglio, il logo dovrà comparire su tutti gli

alimenti pre-confezionati biologici prodotti in uno qualsiasi dei 27 Stati membri dell’Unione europea. Il logo verde, con le 12 stelle dell’Unione europea che formano una foglia, sarà facoltativa per i prodotti importati. Il logo nazionale esistente per gli alimenti biologici sarà autorizzato a comparire accanto al nuovo logo comunitario

riferisce la BBC.

Alcuni consigli per evitare che l’ecologia diventi un lusso

lampada alta efficienza energetica

Purtroppo capita che l’essere umano sia così abbietto che approfitti delle debolezze degli altri per specularci sopra. L’esempio più lampante sono le tantissime marche bio che troviamo nei supermercati. E’ ovvio che non si può fare di tutta l’erba un fascio, ma capita spesso di ritrovarsi davanti ad un prodotto dichiaratamente biologico che costa 3-4 volte quello normale. L’effetto è che chi è ricco se lo può permettere, e chi non lo è continua a mangiare cibo proveniente dalla Cina.

Esempi come questo ce ne sono molti, e per andare contro l’eco-lusso, si sono schierati diversi ricercatori e scrittori che hanno prodotto diversi libri su come vivere ecologico senza dissanguarsi. Spiega Zaccai Free, uno scrittore di libri per bambini, che:

Adottare uno stile di vita meno distruttivo per il pianeta non significa andare in cerca di alimenti cari e prodotti per la casa che costano il doppio.

Ma allora come fare per risparmiare, sia in termini economici che di impatto ambientale? Dopo il salto alcuni consigli per farci furbi.

Anche il Primo Ministro inglese ha il suo orto biologico privato

giardino-downing-street

Decisamente Michelle Obama ha fatto scuola. Dopo che si è fatta immortalare da fotografi di tutto il mondo mentre coltivava l’orticello nel giardino della Casa Bianca, è scattata la orto-mania. Che poi alla fine era l’intento della stessa First Lady: far capire l’importanza del cibo biologico, far vedere quanto è semplice mangiare sano, e soprattutto invogliare milioni di persone a coltivare il proprio orto personale.

La prima persona di “un certo peso” a seguire il suo esempio è stata la Regina Elisabetta d’Inghilterra la quale, nonostante l’età, ha deciso di piantare qualche ortaggio a Buckingham Palace. Dopo un tale segnale, non poteva reagire anche il Primo Ministro del Parlamento britannico, Gordon Brown, la cui moglie ha appena annunciato di aver piantato l’orto biologico anche nel giardino di Downing Street.

Lobby dei pesticidi contro il cibo biologico, lettera di protesta a Michelle Obama

michelle-obama-coltiva-orto-biologico

Qualche tempo fa vi raccontammo dell’iniziativa verde, una delle tante, della famiglia Obama, fatta direttamente in casa propria. Una casa piuttosto chiacchierata, visto che si trattava della Casa Bianca. Michelle Obama infatti, per dare una mano all’ambiente, aveva coltivato nel suo giardino un piccolo orto per auto-prodursi del cibo biologico.

Quest’iniziativa ha trovato immediatamente i consensi di mezzo mondo, visto che prima i cittadini americani hanno cominciato a coltivare il proprio orticello nel giardino, poi addirittura la regina Elisabetta d’Inghilterra ha deciso di dedicare un pezzetto del giardino di Buckingham Palace alla coltura biologica. Tutte iniziative ottime per l’ambiente e per la salute dei cittadini stessi, tranne che per le tasche delle multinazionali dei pesticidi.

La Mars diventa ecologica

shapiro-mars

Chi l’ha detto che le multinazionali sono tutte inquinanti, sfruttatrici e senza scrupoli? Certo qualcuno, forse la maggior parte, lo sarà, ma c’è anche chi si può riconvertire, come la Mars. L’azienda del cioccolato più famosa al mondo, che annovera decine di prodotti diversi, non soltanto il tipico cioccolatino che porta il suo nome, ha deciso di darsi all’ecologia, e per farlo si è rivolta a degli esperti.

In particolare ad uno, Howard-Yana Shapiro, fondatore della “Seeds for change” (Semi per il cambiamento), un’azienda produttrice di cibo biologico, che basa la sua attività sull’agricoltura sostenibile e la difesa dell’ambiente, ma che non si occupa soltanto di produrre cibo. La sua “mission” è principalmente quella di far conoscere le proprietà del cibo biologico e di diffondere i valori dell’ecologia in tutto il mondo. Fautore di tutto questo cambiamento è stato proprio Shapiro, che con la sua mentalità hippy è riuscito a far avvicinare anche un’enorme azienda come la Mars, dopo battaglie durate almeno 10 anni, all’ecologia.