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Samsung collegata alla morte di 150 minatori all’anno

samsung morte minatoriLe accuse mosse negli ultimi mesi nei confronti di Samsung sono state confermate dalla stessa azienda coreana che oggi esce allo scoperto e ammette: le miniere in cui vengono recuperati i materiali che utilizza sono pericolose. Secondo le stime infatti ucciderebbero 150 minatori all’anno, e se c’è qualcosa di ancora peggiore è che molti di questi sono bambini. Lo scandalo è stato scoperto circa un anno fa quando l’associazione Friends of Earth denunciò alcune violazioni dei diritti umani che avvenivano sull’isola di Bangka, in Indonesia.

Report, l’uso dei cellulari aumenta il cancro

L’onda lunga, l’ennesima puntata shoc di Report in onda su RaiTre la domenica sera, ha suscitato il meritato scalpore: l’uso dei cellulari è dannoso o no per la nostra salute? I dati raccolti dalla giornalista Sabriba Giannini non lasciano in realtà dubbi sulla questione: le radiazioni emesse dai telefoni mobili sono dannose per l’uomo e per le forme di vita perchè aumentano la possiilità di ammalarsi di cancro.

Il cellulare individua l’inquinamento acustico

applicazione cellulare

I cellulari potrebbe presto essere utilizzati per combattere l’inquinamento acustico, un paradosso che coinvolgerà anche quelli che lo provocano con le loro suonerie. Nel tentativo di rendere le città più tranquille, l’Unione europea ha imposto agli Stati membri di creare mappe acustiche delle loro aree urbane, da aggiornare una volta ogni cinque anni.

Piuttosto che distribuire sensori costosi in tutte le città, le mappe sono spesso create utilizzando modelli predittivi a seconda delle varie fonti di rumore, come aeroporti e stazioni ferroviarie. Nicolas Maisonneuve della Sony Computer Science Laboratory di Parigi, in Francia, afferma che tali mappe non presentano un quadro fedele dell’esposizione dei residenti al rumore. Per avere un quadro più preciso, il team di Maisonneuve ha sviluppato NoiseTube, una applicazione software scaricabile che utilizza gli smartphone per monitorare l’inquinamento acustico.

L’obiettivo era quello di trasformare il cellulare in un sensore ambientale

spiega Maisonneuve.

Display OLED, la rivoluzione per i telefonini è cominciata

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Le case produttrici di cellulari stanno finalmente cominciando la transizione verso la tecnologia OLED per gli schermi, in gran parte a causa della possibilità del risparmio energetico. Samsung ha aperto la strada che hanno già intrapreso anche LG e altri, poco dopo. I display OLED da soli potrebbero ottenere un ulteriore risparmio di energia attraverso una limitazione del numero di colori utilizzati sullo schermo. Una potenzilità di risparmio di ben il 40% può essere considerata quando si utilizza questa limitazione.

Secondo New Scientist, i ricercatori della Simon Fraser University ndl British Columbia, Canada, hanno scoperto che la scelta di un particolare equilibrio di colori impiegati per formare le immagini è in grado di dimostrare un significativo risparmio. Diversi colori visualizzati da un pixel OLED utilizza diversi quantitativi di energia. Ad esempio, il giallo utilizza meno energia del magenta, anche se ad un primo sguardo sembra altrettanto brillante. Con la progettazione del colore che definisce la riduzione energetica del display, il consumo della batteria è stato tagliato tra il 37% ed il 41%.

Quanto inquina il vostro cellulare?

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Sul sito internet della CNET, una compagnia che si occupa di prodotti tecnologici, sono apparse due liste che mostrano dati interessanti sull’uso dei cellulari, sulla loro emissione di radiazioni.

Ve lo diciamo da subito, questi dati non accusano o assolvono nessuna compagnia che produce telefonia, nè risolvono l’annosa questione se le radiazioni facciano male oppure no. Ma indica soltanto la capacità del singolo telefonino di essere a norma o meno in quanto ad emissioni. Tutto ciò però non significa che se il vostro cellulare non compare nella lista vuol dire che siete a rischio tumore, si tratta soltanto di un’emissione eccessiva e niente di più.

Batterie al metanolo: da Sir William Grove a Microsoft e Sony

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Le batterie al metanolo sono da tempo un ambìto oggetto di ricerca per diversi produttori, allo scopo di utilizzarle per notebook, palmari, cellulari, lettori multimediali portatili… Nel Giugno 2004 Toshiba presentò un prototipo di batteria ultracompatta, destinata a dispositivi elettronici. Qualche mese dopo Nec proponeva celle a combustibile (fuel cell) integrate in unnotebook sperimentale, che ne portavano l’autonomia a 10 ore (teoricamente possono essere sviluppato per metanolo o per idrogeno). Esattamente 3 anni fa, al Cebit 2005, Toshiba mostrava un prototipo di batteria per notebook funzionante con una miscela di metanolo ed ossigeno. Questo negli ultimissimi anni, ma in realtà gli esperimenti siano iniziati nel lontano 1839 da Sir William Grove.