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Il sistema di carbon trading è fallito, parola dell’Onu

sistema carbon trading fallito onuIl sistema mondiale di carbon trading, che teoricamente dovrebbe servire per facilitare l’accesso dei Paesi poveri alle tecnologie pulite, è miseramente fallito. Come spiegato nell’ultimo rapporto delle Nazioni Unite, il sistema è collassato su se stesso, rendendo incerto il futuro del programma. Il motivo è da ricercare nella scarsa solidità dei Governi ai quali l’Onu ha dato fiducia, elargendo miliardi di dollari in progetti per parchi eolici e taglio delle emissioni, i quali non hanno potuto mantenere gli obiettivi prefissati.

Aerei: l’Europa pensa ad una tassa sui gas serra?

La prima ad aver avuto quest’idea è stata la Germania quando, il mese scorso, ha annunciato di voler mettere un’eco-tassa sugli aerei. Secondo quanto riportato dal Global Post, quest’idea è piaciuta all’Europa che ha deciso di estendere la carbon tax su tutte le compagnie aeree che volano dentro e fuori dai confini dei Paesi membri.

Il carbon trading può essere uno strumento efficace, ma dannoso nelle mani sbagliate

inquinamento

Il carbon-trading (la commercializzazione dei diritti alle emissioni di carbonio) con il suo mix di principi di libero mercato e di auto-regolamentazione, sostiene l’appello di livello mondiale per ridurre le emissioni delle imprese. Ma la mancanza di un mercato mondiale per il commercio del carbonio e le problematiche sulla sorveglianza e contabilità per gli offset di inquinamento solleva interrogativi sulla sua redditività.

I fattori che complicano la situazione iniziano con la negoziazione del “prodotto”, in questo caso la mancanza di un gas invisibile. A questo si aggiunge l’intangibilità dell’accredito delle imprese per la riduzione prevista delle emissioni di gas a effetto serra.

Sono una bestia difficile; un bene ambientale non è un bene privato naturale, come un tubetto di dentifricio o un taglio di capelli. Si può guardare lo specchio per capire se un taglio di capelli è un buon prodotto […] nel commercio di carbonio è solo un pezzo di carta, un record in un database, ed è la fiducia che in realtà non rappresenta una contabilità veritiera delle emissioni

ha spiegato Michael Gillenwater, decano della Greenhouse Gas Management Institute, in un’intervista alla Cnn. La commercializzazione del carbonio utilizza il bastone e la carota per ridurre i gas che causano il riscaldamento globale. Il bastone: tetto di emissioni totali ai Governi che richiedono permessi costosi e pesanti multe per le emissioni. La carota: l’industria trova il modo di ridurre le emissioni per diminuire i costi e con questi avanzi acquista assegnazioni inquinanti da vendere al miglior offerente sul mercato aperto.

Il Libro Bianco Atradius: la sostenibilità è vantaggiosa

emissioni co2

Sostenibile non vuol dire commercialmente svantaggioso. Anzi. Parola del Libro Bianco Atradius, dal titolo “Is sustainability incompatible with business growth?“: “la sostenibilità è incompatibile con la crescita commerciale?”. E la risposta è: no. Non lo è. Lo dice questo Libro Bianco rivolto ad imprese ed istituzioni, realizzato da Atradius, e cioè una delle principali società sa livello internazionale nel settore dell’assicurazione dei crediti. Oggi c’è stata a Bruxelles la presentazione, presso la sede del Parlamento europeo.

Ed ecco cosa ci racconta il Libro Bianco, che in versione integrale in inglese lo trovate qui: racconta che le aziende in “green”, le imprese che adottano comportamenti dalla parte dell’ambiente e li mettono al centro dei loro affari, hanno, udite udite, dei tanto agognati vantaggi commerciali. Ricavi che vanno a “colmare”, per Atradius, le spese sostenute per andare in questa direzione.

Un’ottima notizia, si direbbe.