Bangladesh: quest’anno introdurrà la carbon tax

Il Bangladesh è ancora una nazione estremamente povera ma molto esposta agli effetti dannosi del riscaldamento globale. Ed è proprio per contrastare i drammatici effetti del cambiamento climatico che quest’anno

Italia, Clini annuncia nuovi ambiziosi obiettivi ambientali

italia clini obiettivi ambientaliGli ultimi provvedimenti in tema ambientale stanno facendo riguadagnare a Clini qualche punto con l’opinione pubblica dopo alcuni tira e molla dei primi mesi di governo che non ci sono piaciuti poi tanto. Ieri a Roma si è tenuto il Major Economy Forum, un incontro con le più importanti economie mondiali per tentare di uscire dalla crisi, ed ognuno ha fatto le proprie proposte. Tra queste c’era anche quella di puntare sull’ambiente.

Carbon tax, premiare i virtuosi e penalizzare chi inquina

Tra i cambiamenti, e le tasse, del governo Monti si è anche parlato della Carbon tax. Si tratta di un provvedimento che graverà sui cicli di produzione ad alto inquinamento e che premierà, con detrazioni e agevolazioni economiche, coloro che invece faranno uso di produzione e gestione delle risorse in modo più sostenibile e attento ai reali bisogni energetici. Insomma, premiare i virtuosi dell’ambiente e punire chi invece non rispetta le norme della Green economy. A ritenere la Carbon tax una tassa ragionevole e da applicare al più presto nella riforma fiscale del Paese, è Legambiente che ha stimato un ritorno economico di oltre 5 miliardi di euro nelle casse dello Stato.

Emissioni aerei, è guerra aperta: tutti contro l’UE

Cominciano ad arrivare i primi effetti della guerra contro l’Europa sul campo di battaglia della tassa sulle emissioni degli aerei. La Cina ha infatti disdetto un ordine per 45 airbus, 10 superjumbo A380 e 35 A330 lungo raggio. Il costo dell’operazione è di 9 miliardi di euro, soldi che sicuramente ci avrebbero fatto comodo in questo momento difficile per l’economia. E c’è di più. Secondo un recente studio effettuato dalla Repubblica Popolare Cinese e dalla Russia, sarebbero oltre mille i posti di lavoro a rischio per questa tassa, più altri mille nell’indotto.

Aerei: l’Europa pensa ad una tassa sui gas serra?

La prima ad aver avuto quest’idea è stata la Germania quando, il mese scorso, ha annunciato di voler mettere un’eco-tassa sugli aerei. Secondo quanto riportato dal Global Post, quest’idea è piaciuta all’Europa che ha deciso di estendere la carbon tax su tutte le compagnie aeree che volano dentro e fuori dai confini dei Paesi membri.

Francia: bocciata la carbon-tax

NicolasSarkozy

I sogni di Nicolas Sarkozy di mettere la Francia in prima linea nella lotta contro il riscaldamento globale oggi potrebbero essere spazzati via, dopo che la sua tassa sul carbonio, la cosiddetta “carbon-tax“, che avrebbe dovuto abbattere l’inquinamento, è stata dichiarata incostituzionale due giorni prima dalla sua entrata in vigore.

In un colpo inaspettato e imbarazzante, il giudice incaricato di assicurare la validità della legislazione francese ha respinto la riforma come inefficace e ingiusta. Piuttosto che una misura rivoluzionaria, come Sarkozy aveva promesso, il giudice ha dichiarato che la tassa avrebbe lasciato fuori molti inquinatori industriali, pur ponendo un onere eccessivamente pesante per le famiglie.

Il gran numero di esenzioni dall’imposta del carbonio è in contrasto con l’obiettivo di combattere i cambiamenti climatici, e viola l’uguaglianza di cui godono tutti in termini di spese pubbliche

ha giustificato la sua decisione il Consiglio costituzionale nella sentenza. La tassa avrebbe riguardato due terzi dei cittadini francesi.

Volare non è ecologico, tasse aeree saranno più care

aerei ecologici fotoNovità in arrivo (ahìvoi non tanto piacevoli) per chi viaggia spesso in aereo. Molto probabilmente, infatti, le tasse dei voli saranno presto più costose per scoraggiare il traffico nei cieli e far diminuire le emissioni provocate dai velivoli. A prendere in seria considerazione questa ipotesi è il Comitato britannico per il cambiamento climatico, che ha esposto il suo piano contro l’inquinamento atmosferico  in una lettera indirizzata al governo.

Volare non è ecologico, o perlomeno non lo è con gli aerei che circolano oggi, ancora ben lontani dai prototipi green di cui pure si sta parlando già da tempo. E così niente di meglio che alzare le tasse in tempo di crisi per scoraggiare l’utilizzo degli aerei come mezzo di trasporto anche su tratte brevi che si possono compiere comodamente in treno (forse meno velocemente, ma se si contano le ore necessarie per raggiungere gli aereoporti, quasi sempre fuori città, il tempo perso al check-in, i ritardi, le pratiche, il ritiro del bagaglio, quando e se arriva senza intoppi… vedrete che il tempo si perde comunque).

La Francia inaugura la tassa sull’inquinamento

 	macchina-inquinante

La lotta all’inquinamento si combatte anche con ciò che sta più caro ai cittadini, e cioè il denaro. Il principio della nuova tassa sull’inquinamento è stata ispirata dal giornalista e ambientalista francese Nicolas Hulot. Soprannominata carbon tax, come quella che anche Obama vuole introdurre in America, essa dovrebbe rendere più costoso il consumo di energia inquinante in Francia, per favorire le famiglie e le imprese che cambiano le loro abitudini. Essa impone un costo aggiuntivo per ogni tonnellata di CO2 emessa.

Inoltre, per quanto riguarda le imprese, più l’industria inquina, più il prezzo sarà alto. Gli ideatori del sistema stimano che nel 2010, nel migliore dei casi, i francesi cercheranno di risparmiare riducendo i viaggi in auto, migliorando l’isolamento delle loro case o abbassando il termostato per il riscaldamento. Ma andiamo a capire come funziona la legge e se è effettivamente conveniente.

Carbon tax, cap and trade e cap and trade ibrido, risollevare l’economia tagliando le emissioni

I principali “no” al taglio netto delle emissioni, sostenuti con grande convinzione tra gli altri dal nostro Paese, avevano come principale pretesto la grave crisi economica che sta interessando i mercati internazionali, mettendo a rischio la produzione industriale di numerosi Paesi, soprattutto in alcuni settori, come quello delle automobili. Costringere le industrie, già fortemente provate dall’emergenza finanziaria, ad adeguarsi a parametri più sostenibili, investendo in tecnologie pulite, è per alcuni governi un provvedimento impensabile. Ma è altresì impensabile rinunciare a porre un freno ai devastanti cambiamenti climatici, che hanno conseguenze a dir poco drammatiche, come tutti sappiamo.

Ecco perchè si pone l’esigenza di trovare soluzioni che riducano l’inquinamento, risollevando allo stesso tempo l’economia dei Paesi industrializzati. Alcuni economisti hanno presentato varie proposte per ridurre le emissioni di biossido di carbonio, tramite nuove licenze di inquinamento concesse dai governi, che regolamentino e limitino la produzione di CO2, vendute alle industrie ad un prezzo fisso, che eviti un incremento costante e sregolato del costo.

Ecologia contro Economia, il punto di vista americano

Il problema della convergenza economica critica con l’ambientalismo non riguarda esclusivamente l’Unione Europea, ma è centrale anche nella campagna politica negli Stati Uniti. Entrambi i candidati si stanno spesso dissociando dalle scelte di Bush, che oltre ad aver fatto disastri in politica estera ha procurato parecchio imbarazzo ai suoi elettori anche nell’ambito dell’ecologia.

Il punto di partenza di entrambi gli aspiranti alla Casa Bianca è l’annuncio dello stesso Bush di poter risolvere il problema del riscaldamento globale riducendo le emissioni di anidride carbonica. Peccato che questa promessa arrivi quando il suo mandato sia già terminato, e così la patata bollente adesso passa ad Obama e a McCain.