E’ stato siglato ieri mattina l’accordo tra il ministro dell’Ambiente Corrado Clini e l’amministratore delegato di Telecom Italia Marco Patuano per monitorare, calcolare e abbattere il carbon footprint, ossia le emissioni di gas serra e CO2 prodotte dall’uso di energia elettrica del settore delle Telecomunicazioni fisse e mobili e di Information and Communication Technology.
carbon footprint
Impatto ambientale del cibo, un sito calcola quanto inquina la tua dieta
Di solito è difficile riuscire a farsi un’idea chiara e precisa della propria carbon footprint, ed in particolare della propria dieta. E’ difficile comprendere tutti i dati alla base della produzione alimentare e dei trasporti con una normale calcolatrice.
Mentre i vari calcolatori di emissioni di anidride carbonica che si trovano su internet possono darvi una vaga idea dell’impronta della vostra dieta, la ricerca di informazioni molto specifiche diventa più difficile. Fino ad oggi. Clean Metrics ha pubblicato uno strumento gratuito che potete usare per calcolare le vostre emissioni in modo da poter individuare i cambiamenti dettagliati che si possono apportare nella dieta per renderla più ecologica.
Geometria dell’alimentazione sostenibile, dalla piramide alimentare alla piramide ambientale
Geometria del mangiar sano, e già perché oggi alimentarsi con coscienza è diventata una questione di figure. Figura con gli altri, la linea; con noi stessi, la salute; con la Terra, l’impronta dei cibi.
E se sul banco degli imputati, additati a vista, salgono spesso smog, attività industriali, aerei, auto e persino i motori di ricerca, dimentichiamo spesso che è proprio aprendo il frigorifero e sedendoci ogni giorno a tavola che è il momento di fare la nostra di figura e di operare una scelta in chiave sostenibile.
Mangiare sano, tenendo conto delle linee guida della piramide alimentare, o seguendo l’altra di piramide famosa, quella della dieta mediterranea, evidentemente oggi non basta più: nella scelta dei cibi e delle diverse diete occorre tenere conto della variabile ambientale. Se ne parla nel documento “Climate Smart Food”, redatto a novembre 2009 dal SIK (the Swedish Institute for Food and Biotechnology) su incarico della Presidenza Svedese di turno dell’Unione Europea.