Cani, molto più che amici dell’uomo, ci salvano da una rara malattia genetica

Ricercatori dell’Unità di ricerca GIGA dell’Università di Liegi, in parte finanziati dall’Unione europea, hanno scoperto che un gene responsabile di una rara malattia  genetica è presente sia negli uomini, sia nei canidi, la discinesia ciliare primaria.

La discinesia ciliare primaria (DCP) è una malattia respiratoria che colpisce i bambini in età infantile ed in particolare le ciglia della mucosa respiratoria, delle appendici simili a capelli che a causa del gene DCP non riescono a proteggere i polmoni dall’attacco di germi, e causano disturbi e deficit a carico delle via aeree e del parenchima polmonare.

Cani e randagismo, proposte folli e buonsenso

Di solito ad Ecologiae non ci occupiamo di animali in senso stretto, se non in relazione a specie in estinzione a causa dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento, ma questa volta una notizia ci ha talmente colpito, da volerla condividere con voi!

Ebbene con l’estate è noto che il fenomeno del randagismo aumenta, perché non tutti i padroni degli “amici a quattrozampe” hanno la saggezza e il cuore per non abbandonare il cucciolo che hanno allevato, con cura?! Per contrastare il fenomeno, oltre a campagne di sensibilizzazione, spot in tv, e cartelloni lungo le strade, sono nate molte associazioni, alcune anche onlus e gestite da volontari, per aiutare cani e cuccioli abbandonati, per accudirli e toglierli dalle insidie della strada.

I miti scientifici più popolari, quali sono veri e quali no

Qualche settimana fa vi abbiamo parlato dei 10 miti verdi da sfatare. Oggi invece trattiamo il tema dei miti della credenza popolare, che si ritiene abbiano una valenza scientifica, ma che di scientifico, in molti casi, non hanno proprio niente.

Si tratta di convinzioni nate per “sentito dire”, molto spesso si afferma di averle sentite in televisione, o dalla bocca di qualche amico al quale è stato riferito da un amico che conosce un altro amico di uno scienziato. Così il sito Live Science si è rivolto a specialisti del settore per confermare o sfatare questi modi di pensare, e fare un pò di luce in un mondo in cui tutti credono di essere scienziati, ma in realtà non lo sono così tanto.

Gli amanti “stagionali” degli animali: il fenomeno degli abbandoni degli amici a quattro zampe

gli-amanti-stagionali-degli-animali-il-fenomeno-degli-abbandoni-degli-amici-a-quattro-zampe-foto.jpg

Ogni anno, con l’arrivo dell’estate, il fenomeno del randagismo subisce un incremento notevole, con 135 mila nuovi abbandoni.
Le autostrade si popolano di cani scheletrici che dopo un anno trascorso a giocare con i bambini, a ricevere coccole e attenzioni in famiglie pseudoamanti degli animali, vengono abbandonati a sè stessi e ad un triste destino: quello di morire di stenti, di sete sotto un solo cocente, sull’asfalto bollente, o peggio, finendo investiti da una macchina, marcendo sul ciglio di una strada.

Così di quei teneri batuffoli di pelo, fedeli e allegri nei confronti del padrone, non resteranno che carcasse dimenticate da tutti, persino da chi se ne prendeva cura prima del vigliacco gesto.
A testimonianza della crudeltà dell’uomo che si gode il sole al mare e le bibite fresche, mentre il povero animale a quattro zampe geme disperato sperando ancora che torni a prenderlo.
E invece l’amante stagionale degli animali progetta di prenderne un altro, al rientro dalla vacanze, anche questo destinato ad essere amato solo per un anno e poi gettato via come un Kleenex.

I Natural Balancers: tra ecologia e città

parco.jpg

Lo stile urbano e le sue esigenze possono convivere con un’attenzione a tutto ciò che riguarda l’ambiente. Uno stile di vita che comprende l’ alimentazione , ma non tralascia l’arredamento e gli accessori per la casa, i tessuti utilizzati per i capi di abbigliamento e persino i gadgets di alta tecnologia. Sono i “Natural Balancers”, coloro che hanno deciso di coniugare gli elementi tipici della vita contemporanea con il benessere del corpo e della mente che viene dalla naturalità.

Chi appartiene a questa tribù metropolitana trascorre più tempo all’aria aperta rispetto alla media nazionale (54% contro il 49%), ama la cucina e il cucinare (58%, contro il 44%), si tiene in forma (34% contro il 30%). Oltre ad avere una spiccata sensibilità ecologica e per la sana alimentazione, i Natural Balancers, quando non possono realizzare il sogno di una full immersion nella natura, si accontentano anche di aree verdi all’interno della città (70%), avere animali domestici (55%) e circondarsi, quanto più è possibile di materiali e prodotti naturali: ad esempio con oggetti di arredo “natural style” (46%).

Pet Therapy: quando gli animali aiutano a vivere meglio

pet_therapy.jpg

La pet therapy sta diventando una pratica sempre piu’ diffusa nel coadiuvare le cure cliniche in specifici casi e in particolari soggetti. L’impiego di animali, che giochino a stretto contatto con i pazienti, non ha la funzione di guarire ma ha la capacità di migliorare lo stato psicologico del soggetto, determinandone un benessere emotivo. E’ importante e profondo il rapporto che puo’ crearsi tra un bambino malato ed un cane ad esempio, la profonda sensibilita’ di questi amici a quattro zampe li ha resi indubbiamente adattissimi al loro compito.

Negli Stati Uniti, in Inghilterra ed in Francia è una terapia gia’ collaudata, che ha dato i suoi frutti, soprattutto evidenziando la risposta positiva alle terapie classiche dei pazienti e il benessere da loro mostrato.