Gli scienziati dell’Università dell’Oklahoma e dell’Università Fudan di Shanghai, in Cina, hanno scoperto che il rimboschimento e l’imboschimento (la creazione di nuove foreste) possono ridurre il potenziale dei boschi di diminuire i cambiamenti climatici. Yiqi Luo, professore di ecologia al College UO delle Arti e delle Scienze, Dipartimento di Botanica e Microbiologia, e Changzhang Liao, Bo Li e Changming Fang, docenti di ecologia presso l’Università Fudon, Dipartimento di Ecologia e Biologia Evolutiva, hanno esaminato se le piantagioni possiedono lo stesso stock di carbonio degli ecosistemi delle foreste naturali.
In sintesi 86 studi sperimentali tra le piantagioni e le loro controparti, le foreste naturali, hanno dimostrato che le riforestazioni riducono in modo sostanziale gli stock di carbonio negli ecosistemi rispetto alle foreste naturali.
Queste diminuzioni delle scorte di carbonio degli ecosistemi dovrebbero essere considerate, insieme ad altri prodotti forestali come il legno raccolto, quando l’attenuazione totale del rimboschimento viene valutata.
ha spiegato Luo. Questo studio sfida l’idea che la crescita di specie non indigene o il potenziamento di quelle native nel territorio forestale faccia ottenere rendimenti maggiori sul recupero del carbonio dall’aria. Essi si dicono contro la sostituzione delle foreste naturali con il rimboschimento, notando che già soltanto l’imboschimento può contribuire ad evitare il cambiamento climatico.