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I cambiamenti climatici faranno estinguere il caffè

cambiamenti climatici estinguere caffèNon solo panda, orsi polari e barriere coralline. Tra le specie estinte in futuro potrebbe essercene anche una che probabilmente ci sta a cuore più di tutte. Non fosse altro perché ci veniamo in contatto tutti i giorni, per molti pure più volte al giorno: il caffè. Ne è convinto Oliver Moore del UK’s Royal Botanical Gardens, il quale effettua da anni rilevazioni sulle piantagioni di caffè in Africa.

Capsule del caffè ecologiche

Anche se non è una bevanda molto ecologica, di certo non si può fare a meno del caffè. Il problema, oltre a quello del trasporto che è inevitabile, sorge anche per chi ha una macchinetta simile a quella del bar, dunque non la moka, in quanto utilizza le famose cialde, o capsule, monouso. Queste di solito non sono riciclabili, e comportano un grandissimo peso per l’ambiente in quanto se ne producono grandi quantità. Per questo un’azienda italiana ha inventato le capsule ecologiche. Vediamo di cosa si tratta.

Come riciclare i fondi del caffé

Come riciclare i fondi del caffè? E con riciclare intendiamo l’accezione di riutilizzare in casa per altri scopi che ormai ha acquisito questo termine, evitando che finiscano nella pattumeria. Se fate il compostaggio si candidano come un ottimo materiale di scarto da avviare al cumulo per arricchirlo di nutrienti. Questo perché contengono azoto, fosforo, potassio, calcio, magnesio e zolfo. Il fosforo, in particolare, solitamente scarseggia, per questo sono particolarmente preziosi.

Il riscaldamento globale è già qui, nelle tazzine di caffè

Quest’anno in tutto il mondo i prezzi del caffè sono lievitati, rispetto agli altri anni. La causa è stata una bassa resa delle coltivazioni, specie in Sud America, che pare non dover finire qui, ed anzi peggiorare negli anni a venire. In particolare il problema è un insetto che pare infestare le coltivazioni, e proliferare grazie al riscaldamento globale.

Il caffè Arabico, una pianta sensibile al clima, cresce in Etiopia e in America Latina. Tutte queste regioni hanno visto un lento ma costante aumento della temperatura media, con maggiore variabilità delle piogge e, cosa ancor più devastante, la diffusione del coleottero piralide sulle piante di caffè che si trova a proprio agio con un aumento della temperatura.

Carburante biodiesel dai residui del caffè, un nuovo oro nero?

Che lo si prepari con la classica caffettiera napoletana piuttosto che con le meno tradizionali moke di nuova generazione, o le caffetterie espresso e a filtro, il caffè resta per molti italiani, e un po’ in tutto il mondo, un piacere irrunciabile.
Ma pensiamo per un momento alla parte che rimane inutilizzata della bevanda, quei resti del caffè che restano depositati nel filtro. Ogni giorno nelle pattumerie delle famiglie o dei bar vanno a finire complessivamente tonnellate di residui provenienti dal caffè. Capita che una parte possa trovare un impiego come fertilizzante in agricoltura. Ma la maggior parte rimane inutilizzata.

Ebbene, un gruppo di ricercatori del Nevada ha studiato il modo di sfruttare questo genere di rifiuti per la produzione di biodiesel, come nuova fonte economica, abbondante ed ecologica per generare carburante che possa alimentare automobili e camion di nuova generazione.