Nella giornata di ieri un gruppo di orsi polari ha invaso Bruxelles. No, non erano animali scappati da uno zoo, ma attivisti di Greenpeace travestiti da orsi che protestavano contro le auto inquinanti. In particolare i volontari dell’associazione ambientalista ce l’avevano con la Volkswagen che proprio in occasione del Motor Show che si sta tenendo in questi giorni sta presentando la sua nuova auto chiamata UP e considerata una delle più inquinanti al mondo.
Bruxelles
Ambiente e mobilità nel patto europeo di Bruxelles
Nella settimana del Vertice ONU di Durban si sussuguono le iniziative per ridurre le emissioni di CO2 e abbassare i livelli di polveri sottili nell’aria. L’obiettivo rimane quello di ridurre del 20% l’inquinamento ambientale entro il 2020. In questa ottiva va letto il patto sottoscritto a Bruxelles dai sindaci delle città della province italiane nell’aula plenaria del Parlamento europeo.
L’Ue ha deciso: 100 miliardi all’anno per sostenere i Paesi poveri nella lotta ai cambiamenti climatici
Una prima risposta alle richieste dei Paesi poveri nel tentativo di adeguarsi alla lotta contro i cambiamenti climatici è arrivata questa notte a Bruxelles. Dopo una serata di dibattiti, l’Unione Europea ha deciso che si presenterà a Copenaghen con la proposta del sostegno fissata a 100 miliardi di euro all’anno fino al 2020.
Un impegno preciso e pesante, come chiedevano i Paesi cosiddetti del Terzo Mondo, i quali sono i più colpiti da questa fase di transizione, in quanto pagano il maggior prezzo in termini di cambiamenti climatici (vedi le Maldive che rischiano di sparire nell’arco di un secolo, o i Paesi del Sud-Est asiatico che perdono ogni anno pezzi di terreno), ma d’altra parte non riescono a stare al passo con i grandi Paesi Occidentali in quanto non sono in grado di adeguarsi alle nuove tecnologie pulite, ma quella povera economia che ancora hanno è basata quasi esclusivamente sul carbone. Naturalmente però non sono mancate le polemiche.
All’Umbria l’oscar delle rinnovabili
Chi l’ha detto che in Italia non si fa nulla per l’ecologia, ed in special modo per le energie rinnovabili? Certo, potremmo fare di più, molto di più, soprattutto a livello collettivo, ma intanto ci sono già delle eccellenze che sono state premiate.
Martedì sera a Bruxelles c’è stata la notte degli oscar per l’energia rinnovabile, e l’ambito premio è andato ad un progetto tutto italiano, quello del “Consorzio Produttori Agricoli Acque Minerali Umbre s.r.l., Acquasparta” nella categoria del premio ” Comunità Energetiche Sostenibili”.
Conferenza sul clima, si va verso l’accordo
Berlusconi alla fine (forse) ce l’ha fatta. Pare che mentre il Ministro degli Esteri Frattini parlava alla conferenza sul clima di Bruxelles, il presidente francese Sarkozy si sia avvicinato al Premier italiano, e gli abbia sussurrato sottovoce che l’avrebbe accontentato. Una confidenza non ufficiale, subito sbandierata ai quattro venti, tanto che Berlusconi, appena avuta la notizia, è corso dai giornalisti dicendo
“Si va verso un compromesso, stiamo ottenendo tutto ciò che abbiamo chiesto”.
La minaccia (ridicola, visto che non prevista) di porre il veto ha convinto il presidente francese che forse era il caso di aiutare le industrie in difficoltà, ma più che altro sembra che ciò non sia stato fatto per accontentare solo Berlusconi, ma perchè schierati con lui c’erano Angela Merkel, Cancelliere tedesco, e la Polonia, insieme agli altri Paesi dell’ex blocco sovietico, i quali avevano bisogno di troppi aiuti per poter accettare il trattato senza battere ciglio. Ma anche lo stesso Cavaliere ha esagerato. Infatti non è completamente vero ciò che ha detto.
Ue: no a compromessi, il pacchetto clima rimane così
Gli obiettivi del pacchetto clima dell’Unione Europea non sono negoziabili, e non si possono annacquare soprattutto ora, che con l’elezione a Presidente di Barack Obama, anche gli Stati Uniti si stanno allineando alle scelte dell’Europa.
E’ questo l’appello lanciato dal presidente della commissione Ue Josè Manuel Durao Barroso a due giorni dall’incontro dei 27 per ratificare il pacchetto del 20-20-20. Barroso non fa mai il nome dell’Italia nel suo discorso di presentazione del summit, ma i riferimenti sono fin troppo evidenti per permettere ai nostri rappresentanti di fare orecchie da mercante.
Berlusconi contro l’ecologia e alleato dei comunisti
Il nostro Premier Silvio Berlusconi ha perso un’altra occasione per dimostrare un pò di attenzione all’ecologia da parte del suo Governo. Al summit sul clima tenutosi a Bruxelles nei giorni scorsi il Presidente del Consiglio italiano era in prima fila tra quei leader che si sono opposti all’obiettivo del 20-20-20 imposto dall’Unione Europea già dall’anno scorso.
L’obiettivo del 20-20-20 significa ridurre del 20% le emissioni di CO2 entro il 2020 e contemporaneamente potenziare l’utilizzo delle energie rinnovabili fino al 20% del fabbisogno nazionale (più un 10% della quota del biocarburante).
Biopower generation: l’integrazione delle biomasse nel mercato energetico internazionale

- scoprire e far scoprire le potenzialità delle biomasse, grazie all’intervento di più di 20 esperti nel campo dell’ecoenergia
- individuare i principali ostacoli alla crescita del mercato delle biomasse
- pianificare le soluzioni per sviluppare al meglio l’approvigionammento e la produzione di energia da biomasse
- presentare e discutere dei più recenti sviluppi tecnologici relativi agli impianti di gassificazione della biomassa.
L’Unione Europea e l’ecoenergia: il futuro è nell’eolico
