I carabinieri del Noe sequestrano la discarica comunale di Brindisi sulla strada per San Vito dei Normanni: l’acqua di falda è stata contaminata, con ferro, manganese e nichel nell’acqua potabile. Si parla di un sequestro per beni del valore di 50 milioni e di conseguenti problemi anche per la già presente emergenza rifiuti nella zona.
Brindisi
Inquinamento, Brindisi peggio di Taranto a causa del carbone
Da qualche mese l’Italia ha scoperto la città di Taranto, e soprattutto che la sua aria è irrespirabile. La vicenda-Ilva sta appassionando gli italiani perché mette le coscienze di tutti noi di fronte alla scelta tra salute e lavoro, ma ciò non toglie che esistano altri casi anche peggiori, o almeno allo stesso livello, di quello tarantino, di cui nessuno parla. Un esempio è Brindisi, città molto vicina a quella dell’Ilva. Una settantina di chilometri di distanza ed una caratteristica in comune: l’aria irrespirabile.
Fotovoltaico: impianto innovativo a Brindisi
Un impianto fotovoltaico avente una potenza complessiva cumulata pari a 7,56 MW grazie ad oltre 32 mila moduli solari innovativi, quelli HIT di Sanyo. Succede a Brindisi, ed in particolare a Torre Santa Susanna dove l’impianto è stato ufficialmente inaugurato. Trattasi di un impianto innovativo, il più grande al mondo che utilizza i moduli solari sopra indicati, ed uno dei più grandi “ad inseguimento” di tutto il Vecchio Continente. I moduli solari HIT di Sanyo con sistema ad inseguimento, infatti, offrono non solo un investimento affidabile nel lungo termine, ma sono a livello tecnologico tali che il pannello, ruotando, insegue il sole e, di conseguenza, garantisce la massimizzazione e l’ottimizzazione della produzione di energia elettrica.
Puglia, inaugurato il primo impianto di stoccaggio di C02
Enel ha inaugurato questa mattina il nuovo impianto di stoccaggio di anidride carbonica, il primo progetto pilota in Italia, alla presenza del ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo.
Il progetto, finanziato per 100 milioni dall’Europa, si pone come obiettivo l’azzeramento delle emissioni di C02. L’impianto, presso la centrale termoelettrica di Cerano, in provincia di Brindisi, entrerà in funzione entro il 2012.
Smog a Brindisi, al via il progetto cattura e stoccaggio C02
Si è da poco concluso il meeting dedicato al progetto europeo Carbon capture and Storage dedicato all’inquinamento atmosferico e allo smog della città di Brindisi. Nella sede dell’ENEL della città pugliese, la Federico II, si è parlato di come abbattere i livelli di PM10 e di catturare e stoccare l’anidride carbonica con il progetto European Economic Recovery Programme.
L’incontro del Network Europeo, giunto alla sua quarta edizione, si è posto come obiettivo la promozione e lo sviluppo della tecnologia Cattura e Stoccaggio della C02, già in uso nelle capitali europee e a breve in partenza dalla sede ENEL della città pugliese.
Coldiretti: per le feste nel 98% delle tavole italiane spumanti nazionali
La cena di vigilia, il pranzo di Natale, la cena di S.Stefano, per chi ce la farà a farla, ed il cenone del 31 saranno tutti imbanditi all’insegna del chilometro zero. Vi avevamo già parlato della predilezione mostrata dagli italiani per le ricette della tradizione locale.
Una volta passata la moda degli esotismi lussuosi come il salmone norvegese, si torna alle ricette della cucina locale. Tavole delle feste imbandite con prodotti provenienti dalle campagne d’intorno per la maggior parte degli italiani, ma la tendenza al consumo locale non si circoscrive al cibo. Anche i nostri brindisi, le bollicine che ci augureranno un brioso anno nuovo saranno tutte italiane.
Greenpeace: quinta centrale occupata per protestare contro il g8
Continua la protesta di Greenpeace, la quale anziché scemare dopo mesi di attivismo, si rinforza ulteriormente in occasione del g8. Ieri sera un gruppo di ambientalisti si è letteralmente “impossessato” della centrale a carbone di Torre Valdaliga Nord, a Civitavecchia, per mettere pressione ai leader del summit i quali, a detta degli organizzatori, parlano tanto ma concludono poco, e non riusciranno a prendere seri provvedimenti.
Giunti in cima alla centrale, i dimostranti hanno srotolato uno striscione con la scritta “g8: ferma questo“, inteso come il camino della centrale a carbone, uno dei tanti responsabili dell’inquinamento atmosferico non solo dell’Italia, ma anche di tutti i Paesi che vedono i loro leader seduti ad un tavolo a discutere di argomenti di cui conoscono poco.
Secondo Greenpeace l’accordo che riguarderebbe l’ambiente di questo summit, cioè quello per limitare a due gradi Celsius l’innalzamento della temperatura globale è buono solo sulla carta, ma gli 8 leaders non hanno fatto un piano serio, non c’è una strategia comune e, in definitiva, ogni Paese continua ad agire autonomamente come se tutti gli incontri che si sono tenuti negli ultimi anni non fossero serviti a niente.