Bracconaggio, la caccia al rinoceronte tocca livelli da record

Il WWF lancia un nuovo, drammatico allarme bracconaggio. Questa volta le vittime sono i rinoceronti, protagonisti del traffico illegale soprattutto in Sud Africa. La quantità di animali uccisi, ma anche commerciati vivi, si è recentemente impennata a causa del valore dei corni, fino a toccare livelli tristemente da record nel 2011.

tigre india safari fotografici

Tigri, l’India vieta i safari fotografici per proteggerle

tigre india safari fotografici

Stanno diventando una specie simbolo della lotta all’estinzione delle specie animali, ma anziché combattere il bracconaggio, l’India si concentra su un popolo di turisti che si sarebbe accontentato di molto meno dell’avere la testa impagliata di una tigre nel salotto. Per non infastidire troppo questi splendidi felini, alcuni degli Stati in cui si concentrano la maggior parte delle specie rimaste hanno bandito i safari fotografici. Come se fosse quello il problema.

Bracconaggio, elefanti, tigri e rinoceronti i più minacciati

Secondo il dossier del WWF Wildlife Crime Scorecard gli stati in cui il bracconaggio e il commercio illegale di avorio e zanne,  derivante dalla caccia a elefanti tigri e rinoceronti, registra i peggiori numeri al mondo sono Vietnam, Laos e Mozambico. Purtroppo anche l’Italia gioca un suo ruolo, nel commercio di avorio tramite web.

gabon fiamme avorio illegale contro bracconaggio

Avorio in fiamme, il Gabon lancia un messaggio ai bracconieri

gabon fiamme avorio illegale contro bracconaggioQuasi 5 tonnellatte di avorio date alle fiamme dallo stato del Gabon per mandare un messaggio forte a tutti i bracconieri che razziano il paese. La montagna di avorio bruciato aveva un peso di 4825 kg ed era composta da 1293 pezzi di avorio grezzo e 17730 pezzi di avorio lavorato, per un totale di 850 elefanti uccisi.

diritti animali

Nasce la Federazione per i Diritti degli animali

diritti animaliE’ stata fondata alcuni giorni fa la Federazione per i Diritti degli animali per unificare molte piccole e grandi realtà in un unico ente. A dare vita all’organismo di tutela delle specie animali, e non solo, è stato l’ex-ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla con l’obiettivo di “creare un potente fronte comune nelle battaglie ambientaliste e animaliste”. Alla cerimonia di presentazione, agli Horti Sallustiani di Roma, vi erano le maggiori associazioni ambientaliste del Paese, quali: Wwf, LIPU,  Oipa (Organizzazione nazionale protezione animali), Lav (Lega anti vivisezione), Enpa (Ente nazionale protezione animali), Mare Vivo.

Lontra a rischio estinzione in Italia

Ne restano poco più di 200, e poi potremo dire addio alle lontre italiane. E’ questo l’allarme lanciato nei giorni scorsi dall’Università di Trieste che, in collaborazione con il corpo Forestale dello Stato, sta tentando di salvare le ultime lontre rimaste in Italia. Si tratta dei mustelidi, piccoli animaletti che vivono nei fiumi, la cui specie europea (Lutra lutra) è considerata prossima alla minaccia.

LIPU contro il bracconaggio: “Cagliaritani, a Natale non consumate le Grive”

LIPU come ogni anno rinnova il suo impegno contro il bracconaggio e questa volta si rivolge ai cagliaritani e li invita a non mangiare le Grive per il Natale, ossia i tordi, ingrediente prelibato per il piatto, illegale, Pillonis de Taccula. L’appello è lanciato da Fulvio Mamone Capria, presidente LIPU Birdlife Italia che denuncia

A livello nazionale e internazionale la strage che avviene ogni anno nelle montagne intorno a Capoterra, nel Basso Sulcis, dove centinaia di migliaia di uccelli migratori come tordi, merli, pettirossi, capinere, fringuelli, vengono catturati con reti e trappole per finire sulla tavola dei cagliaritani.

I volontari della LIPU con l’ausilio del Comando provinciale dei Carabinieri stanno battendo i boschi della Sardegna meridionale del Sulcis e del Sarrabus, finora solo oltre 500 le  trappole e 4 i lacci metallici rimossi posizionati dai cacciatori di frodo. Come informa Giovanni Malara, responsabile nazionale antibracconaggio LIPU

Rinoceronte nero Occidentale estinto

Come detto già qualche giorno fa, di certo questo non è un buon anno per i rinoceronti. Alla fine dello scorso ottobre ci è giunta la notizia che il rinoceronte di Giava si era ufficialmente estinto in Vietnam. Poi, appena una settimana dopo, una ricerca effettuata in Sudafrica aveva rilevato che nei primi 10 mesi del 2011 erano stati uccisi più rinoceronti che in tutto l’anno precedente. E siccome le brutte notizie non vengono mai da sole, eccone un’altra che forse fa ancora più male delle precendenti: secondo le ultime valutazioni, i rinoceronti neri Occidentali sono definitivamente estinti.

Rinoceronti: come salvarli con un elicottero

Non è di certo un bel periodo per i rinoceronti, dopo l’annuncio dell’estinzione del rinoceronte di Giava e del record annuale delle vittime del bracconaggio, ma di certo fa piacere vedere che qualcuno si dà tanto da fare anche per salvare questi enormi animali, e non solo per sfruttarli. I volontari in questione sono quelli del WWF che nel tentativo di salvare una delle specie più in pericolo, il rinoceronte nero, sono riusciti letteralmente a sottrarre dalle mani dei cacciatori ben 19 esemplari.

Stagione venatoria 2011-2012, aquile falchi e gufi nelle fauci…dei bracconieri

Continuano le segnalazioni della LIPU, la Lega Italiana per la Protezione degli Uccelli, sui casi sempre più numerosi di bracconaggio. Questa volta a farne le spese sono aquile, gufi e falchi, animali a rischio estinzione di specie “super protette dalla legge”. Solo alcuni dei rapaci cacciati selvaggiamente sono scampati alla morte e sono stati ricoverati presso i centri della LIPU attivi sul territorio.

Bracconaggio, non fermate l’Operazione Pettirosso

Per fermare il bracconaggio e la pratica dell’uccellagione, che ogni anno miete pettirossi e uccelli nelle valli del Bresciano, l’autunno parte l’Operazione Pettirosso del Nucleo Operativo Antibracconaggio del Corpo Forestale di Stato. L’operazione, che spesso coinvolge i volontari della LIPU e delle altre associazioni ambientaliste, ha una durata di 5 settimane ma quest’anno si vuole chiudere il 23 ottobre. Per questo le associazioni animaliste hanno scritto una lettera al ministro delle Politiche Agricole e Forestali Luca Zaia e al comandante del Corpo Forestale dello Stato Cesare Patrone

Siamo sconcertati, terminare ora l’attività di contrasto al bracconaggio nei boschi del Bresciano significa consegnare decine di migliaia di uccelli nelle mani dei bracconieri. Che prosegua fino alla fine del periodo migratorio per garantire un efficace contrasto alla caccia illegale.

Bracconaggio, pettirosso dal ramo…allo spiedo

Il bracconaggio nelle valli del Bresciano non è, purtroppo, notizia dell’ultima ora: da anni in Val Camonica, Val Trompia e Valsabbia si pratica la cattura illegale di uccelli, venduti ai ristoranti della zona. Lo scorso anno i volontari della LIPU e le guardie forestali del Bresciano hanno rimosso oltre 2mila tra trappole, archetti e reti per la cattura degli uccelli nel periodo che va dal mese di ottobre a Natale. La ricerca delle trappole e degli uccelli ancora vivi nota come Operazione Pettirosso, anche se feriti, va avanti da 24 anni.