Il Guinness dei primati dà il benvenuto a un nuovo cane dei record: si chiama Tubby, è un labrador retriever e si è guadagnato la fama riciclando 25 mila bottiglie PET.
bottiglie di plastica
Bottiglie pet, nasce nuovo programma di recupero
Anche se siete soliti effettuare la raccolta differenziata, da marzo prossimo potreste provare una nuova forma di riciclo, decisamente più conveniente. Il progetto si chiama “Nuova vita al pet” e prevede la presenza di compattatori di bottiglie di plastica dell’acqua e non solo all’interno dei supermercati che aderiscono all’iniziativa. Tutti i clienti che vorranno parteciparvi, potranno portare le loro bottiglie in questi negozi, riciclarle in questi appositi scompartimenti, ed ottenere in cambio delle agevolazioni come sconti o altre promozioni che deciderà il supermercato.
Bottiglie d’acqua vietate in America, in arrivo una nuova rivoluzione anti-spreco?
Una delle battaglie “secondarie” degli ambientalisti che però non vede sbocchi da anni è quella contro le bottiglie di plastica per l’acqua. Sono inquinanti, si sa, perché per produrre la plastica si consuma petrolio, e per lo smaltimento (se non si differenziano) si sprecano altre risorse. Ma siccome l’abitudine di acquistarle non passa, in America hanno pensato bene di passare alle maniere forti. La cittadina di Concord, nel Massachusetts, ha così deciso di vietare per legge le bottiglie di plastica.
Il labrador riciclone che ha raccolto 26mila bottiglie di plastica
Siamo a West Pontnewydd nel Galles. Lui è Tubby, un labrador di sei anni che vuole ripulire l’ambiente dalla plastica. Che lo faccia per gioco piuttosto che per passione, quel
Plastiki, la barca fatta da bottiglie riciclate ha terminato il suo viaggio
E’ durato 130 giorni e 8.000 miglia nautiche il viaggio di Plastiki, il catamarano composto al 100% da bottiglie di plastica recuperate direttamente dal mare. Il lungo tour ideato per sensibilizzare il mondo sul problema dell’inquinamento degli oceani, principalmente dovuto proprio ai contenitori e buste di plastica, è terminato questa mattina a Sidney, in Australia, salutato da migliaia di curiosi, politici e proprietari di barche che hanno atteso l’arrivo di David de Rothschild e del suo equipaggio.
Il rampollo della ricca famiglia Rothschild ha toccato i porti di San Francisco, Kiribai, Samoa Occidentali e Nuova Caledonia con il suo catamarano lungo 19 metri e composto da 12.500 bottigliette di plastica, attraversando il Pacifico insieme ad altre navi che riprendevano l’impresa, ma accompagnato anche da tantissimi curiosi che lo hanno sostenuto durante il tragitto oceanico.
E se bevessimo tutti l’acqua del rubinetto?
L’acqua che arriva nelle nostre case torna ad essere la preferita dagli italiani, prevalendo su quella imbottigliata del supermercato.
E’ quanto si evince da una recente inchiesta condotta su un campione di italiani, 2.100 intervistati sopra i diciotto anni, commissionata dall’Associazione di costruttori di impianti per il trattamento delle acque Acqua Italia, i cui risultati sono stati resi pubblici oggi a Milano.
Dal sondaggio è risultato che il 72,3% dei partecipanti ha bevuto l’acqua del rubinetto di casa o dei locali pubblici almeno una volta nell’ultimo anno.
Nel 2006 a bere l’acqua del rubinetto era il 31,2% degli italiani, oggi la percentuale si attesta al 39,9%. Si tratta di una percentuale consistente se si considera che il nostro Paese è leader nel consumo di oro blu in bottiglia. Quali sono i motivi di questa controtendenza che spinge gli italiani a scegliere l’acqua del sindaco?
Attraverso il Pacifico su una barca di bottiglie di plastica
Non finiscono di sorprendere le iniziative di singoli ambientalisti volte ad attirare l’attenzione del mondo intero sui problemi della Terra. Per sensibilizzare sull’inquinamento delle acque, due temerari econavigatori hanno attraversato