Giornata delle oasi WWF, domenica 22 maggio visite gratuite alle aree naturali protette

Giornata delle oasi WWF: ricorre domenica 22 maggio la consueta iniziativa dell’associazione del panda Festa Oasi per sensibilizzare i cittadini alle meraviglie naturali protette presenti nella penisola.
In occasione della ricorrenza le porte delle oltre 100 oasi, di cui 40 boschi, saranno aperte gratuitamente all’ingresso del pubblico con numerose iniziative per trascorrere qualche ora immersi nella natura, a contatto con una bellezza incontaminata sempre più rara da incontrare fuori dai confini limitati delle aree protette.

Osservazione, escursioni, visite guidate ed un tema speciale, quest’anno, il 2011, dedicato in tutto il mondo alle foreste: la salvaguardia e la tutela dei boschi, un patrimonio di vita ed equilbrio immenso.

Salviamo i boschi della Sila, l’accorato appello delle associazioni ambientaliste

Il mondo dell’associazionismo ambientalista si mobilita per il patrimonio forestale dell’altopiano silano, dal valore incommensurabile. Ricorderete forse che proprio sull’altopiano silano un gruppo di scienziati aveva registrato l’aria più pulita d’Europa, certamente orgoglio da ricondurre a loro: gli alberi. E proprio la Sila ospita le più vecchie pinete di laricio d’Italia.

Da calabrese non poteva non toccarmi l’appello lanciato dalle associazioni Altura, ItaliaNostra, LIPU, WWF, Man, Enpa, CNP e Wilderness-Salerno per salvare i boschi della Sila. Una lettera aperta indirizzata al presidente dell’Ente Parco della Sila, alla direzione della Protezione della Natura, Ministero dell’Ambiente ed alla Soprintendenza Beni Architettonici e Paesaggistici della Calabria, che invita le autorità e gli enti competenti

ad impegnarsi ad ogni livello, affiancando anche le Istituzioni preposte alla tutela, in attività ed iniziative finalizzate a difendere l’immenso patrimonio forestale della Calabria, ed in particolare della Sila, tra le più antiche foreste dell’Appennino meridionale, uno scrigno prezioso per la biodiversità.

I colori dei boschi italiani sbiaditi da caldo e smog

Primi risultati a tinte fosche ci giungono dal progetto Life+ Futmon (Further development and implementation of an Eu-level forest monitoring system), promosso dall’Unione Europea, e che per l’Italia vede la partecipazione del Corpo forestale dello Stato, in collaborazione con il Cnr ed il Cra (Consiglio per la ricerca in agricoltura): i boschi italiani perdono smalto a causa dello smog e dell’aumento delle temperature.

Le foreste italiane, vittime dei cambiamenti climatici, come l’uomo d’altronde, soffrono e si ammalano di più. La letteratura scientifica si è interrogata spesso sull’impatto del riscaldamento globale nello sviluppo e nella diffusione delle malattie, e numerosi studi hanno accertato un ruolo chiave dell’innalzamento delle temperature nella proliferazione di alcuni batteri e virus.

Boschi e psiche, immergersi nel verde per sconfiggere stress e depressione

La qualità della vita nelle città si misura anche in spazi verdi. Non è solo una questione di aria più pura, spazi per giocare,  per fare esercizio fisico, per rilassarsi e per uscire dal grigiore di appartamenti monotoni. C’è molto di più. Ce ne accorgiamo quando l’effetto di un parco o dei giardinetti viene potenziato, ad esempio uscendo dalle aree verdi ritagliate nei confini urbani, recandoci in una foresta piuttosto che in un bosco o in aperta campagna: è lì che iniziamo a respirare nel profondo ed arriva una ventata di freschezza anche alla nostra psiche.

Lo diamo spesso per scontato, soprattutto chi gode di questi benefici naturali incosciamente perché vive immerso nel verde da sempre. Da bambina mi bastavano pochi minuti sotto una grande quercia vicino casa per recuperare il buon umore. C’era tutto un mondo alzando lo sguardo fino ai rami più alti: il fruscìo delle foglie mosse dal vento ed il cinguettìo degli uccellini sembravano possedere davvero un potere lenitivo.