Sono 57, in Italia, i siti di interesse nazionale per le bonifiche (anche detti Sin). Le zone interessate arrivano a coprire il 3% del territorio italiano e per la metà sono dislocate in prossimità delle coste, dove le industrie, soprattutto tra gli anni 50 e gli anni 70, hanno inquinato selvaggiamente le aree. Queste zone da bonificare non sono tuttavia oggetto di grandi operazioni. Male quindi la situazione italiana nel complesso: piuttosto ferma e preoccupante.
bonifica territorio
Ambiente, Wwf presenta “riutilizziAMO l’Italia”
Non serve un altro territorio da consumare, serve un grande progetto di riqualificazione per scoprire un’altra Italia. Pensa insediamenti industriali non più utilizzati e immagina strutture di utilità sociale. Trova zone commerciali sovradimensionate e semivuote e crea nuove destinazioni d’uso a misura d’uomo. Individua aree e infrastrutture inutili e progetta zone pedonali, aree verdi e parchi giochi.
La denuncia del Bangladesh: “per salvarci abbiamo bisogno di oltre 4 miliardi di dollari”
La città di Dhaka, in Bangladesh, ha appena registrato più pioggia in un solo giorno rispetto a quanto ha visto in oltre mezzo secolo (33 centimetri caduti in 12 ore). Questo evento ha fatto sembrare ancora più opportuno quello che il Ministro dell’Ambiente Mustafizur Rahman ha appena richiesto: 4,35 miliardi di dollari per i progetti contro il cambiamento climatico, per far adattare la nazione e renderla al passo con i tempi.
Se sarà in grado di ottenere i fondi, i progetti, illustrati dal Gulf Times saranno spesi per costruire e rafforzare gli argini e le strade, per la costruzione di migliaia di ricoveri, per il dragaggio dei fiumi principali, per l’impianto di alberi lungo la fascia costiera, la bonifica del territorio e del mare.
Per quanto riguarda il modo per finanziare tutto questo, ha spiegato il Ministro Rahman, il Bangladesh ha bisogno dell’aiuto della Banca Mondiale, della Asian Development Bank e di un finanziamento da parte delle nazioni ricche del mondo.