BMW i, un piano per la mobilità urbana elettrica da 400 milioni di euro

Il gruppo BMW guarda al futuro e si dà all’elettrico, costituendo un nuovo sub-brand, BMW i, interamente dedicato alla mobilità urbana elettrica. Un progetto ambizioso che vedrà lo start nel 2013 con un investimento da parte della casa automobilistica pari a circa 400 milioni di euro e, dettaglio non trascurabile, sul fronte occupazionale, darà lavoro ad 800 persone che lavoreranno nello stabilimento BMW di Lipsia alla costruzione di due nuovi modelli a propulsione elettrica cui faranno seguito quasi certamente altri in futuro.

Lo stesso processo produttivo sarà improntato alla sostenibilità ed al risparmio di risorse: il fabbisogno di energia elettrica, fa sapere la compagnia, sarà inferiore del 50%, l’utilizzo di risorse idriche inferiore del 70% e l’assemblaggio utilizzerà energia 100% rinnovabile.

La Formula Uno non mantiene le sue promesse ecologiche

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C’era una volta la Formula Uno che prese un impegno solenne: ridurre le sue emissioni aprendo le porte al motore ibrido. Ma gli impegni sono una cosa, metterli in pratica è un altra. Finora sembra che la F1 verde sia rimasta solo sulla carta. E sembra che, secondo il The Guardian Greenwash nel mondo dei motori ci sia una dolorosa mancanza di impegno verso la sostenibilità.

Ecco come, secondo The Guardian, la Formula Uno ha tradito le sue promesse ecologiche:

Una delle idee chiave di Mosley (il boss della F1, ndr) è stata quella di richiedere che le automobili riciclino l’energia generata dalla frenata, una tecnologia chiamata “recupero di energia cinetica”. Con le notevoli decelerazioni che vi sono in pochi secondi ad ogni curva, si crea tantissima energia che può essere sfruttata in qualche altro modo anziché perderla in calore e rumore.

Anche la Mini della Bmw diventa ecologica

Torniamo a parlare ancora una volta di auto ecologiche. Ci occupiamo oggi della Mini di casa Bmw che ha accettato, sulla scia di altre famose case automobilistiche, l’importante sfida “emissioni zero” trasformandosi in una nuova automobile ecologica. Nasce, cosi, la Mini E, una vettura elettrica dotata di un nuovo motore, ovviamente elettrico, da 204 cavalli alimentato da un’innovativa batteria agli ioni di litio. Questa potente batteria che garantisce alla nuova Mini E un’autonomia di circa 200 km, è formata da 5.088 cellule raggruppate in 48 moduli. Questi ultimi vengono compattati in tre elementi che sono stati fissati negli interni della Mini E. La versione elettrica della Mini, inoltre, ha una velocità massima di 152 km orari ed un’accelerazione continua da 0 a 100 km/h in soli 8,5 secondi.

Berlusconi-barbaro favorisce gli inquinatori tedeschi

Nonostante cerchi in tutti i modi di difendere l’italianità, stavolta il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si fa un autogol incredibile. Nel tentativo di ostacolare in tutti i modi i parametri europei sulla riduzione dell’inquinamento, il Premier italiano sta difendendo a spada tratta le case automobilistiche tedesche, tra le più inquinanti del mondo (Mercedes, Wolkswagen e Bmw), dimenticandosi che tra le case europee una delle più virtuose, se non la più virtuosa, è proprio la Fiat.

L’industria di Torino infatti è tra quelle che si avvicinano di più agli obiettivi posti dall’Unione Europea di riduzione delle emissioni (130 grammi al km entro il 2012, 95 grammi al km per il 2020), ma anzichè far risaltare una delle poche cose buone fatte dall’Italia a livello mondiale, Berlusconi continua a difendere gli interessi delle case automobilistiche tedesche, che almeno a livello teorico con lui non dovrebbero avere nulla a che fare.