palazzo alghe germania

Palazzo alimentato dalle alghe, accade in Germania

palazzo alghe germaniaNegli ultimi anni la scienza ha riscoperto il valore delle alghe. Si tratta di organismi semplici ma con potenzialità enormi in fatto di assorbimento dell’inquinamento e produzione di energia. In Germania hanno pensato bene di passare alla fase successiva ed impiegarle per alimentare direttamente gli edifici. E così ecco realizzata a Wilhelmsburg, vicino Amburgo, la Biq House, o casa alga, un edificio di 5 piani e 15 appartamenti, realizzato dallo studio Splitterwerk, completamente ricoperto dalle alghe.

bucce arancia energia cosmesi

Ecologia, energia e prodotti per la pelle dalle bucce di arancia

bucce arancia energia cosmesiAnche gli agrumi, e più in particolare le bucce di arancia, possono produrre energia per riscaldare le nostre case e per far muovere le nostre automobili, o essere impiegate nell’industria farmacologica e nella cosmesi. La scoperta arriva dagli USA, dove è stato pubblicato uno studio condotto dall’Università di New York in collaborazione con i centri di ricerca di Cordoba in Spagna, e di San Paolo in Brasile, in occasione della sedicesima edizione del congresso Green Chemestry & Engineering Conference.

Inghilterra, la Chiesa diventa 100% rinnovabile

Se cercate ancora scuse per non installare qualche sistema rinnovabile nella vostra abitazione o azienda, ora non ne avete più dopo questa storia. Siamo a Withington, in Inghilterra, dove la Chiesa St. Michael and All Angels, antica di ben 900 anni, è diventata 100% rinnovabile. Nell’attesa che anche il Vaticano si adatti a questa “moda”, questo esempio diventa come un faro nella notte per lo spirito ecologista che si sta impadronendo dell’isola britannica.

Biocarburanti: inventato metodo per aumentare la resa delle alghe

Proprio ieri parlavamo della possibilità per i biocarburanti di raggiungere e, perché no, un giorno scavalcare la commercializzazione dei carburanti tradizionali. Ieri ci siamo incentrati sul legno come fonte, ma se la fonte principale fossero le alghe? Sono anni che il mondo scientifico ha individuato in questi organismi semplici una importante fonte di energia, ed ora i ricercatori della Iowa State University hanno scoperto un metodo genetico che è in grado di aumentare l’efficienza di questa biomassa dal 50 all’80%.

Biocarburanti: perché le alghe sono l’opzione migliore

I biocarburanti sono destinati a far discutere ancora per molto tempo. Quelli a base di colture alimentari sono generalmente una cattiva idea, soltanto che essendo stati i primi ad essere inventati, nell’immaginario comune la parola biocarburante viene associata alle colture di olio di palma e simili, dannosi per l’ambiente e l’economia. La competizione con la produzione di cibo, l’aumento del prezzo di molte materie prime che sono già costose e tante altre problematiche hanno portato la scienza a spostare l’attenzione verso altre materie prime, e la migliore sembra essere l’alga marina.

Energie rinnovabili

Energie rinnovabili

Le energie rinnovabili includono qualsiasi forma di energia che, per definizione, è potenzialmente infinita. Si distinguono dalle energie provenienti dai combustibili fossili in quanto questi ultimi sono presenti in quantità limitata sulla Terra e si sa che prima o poi termineranno, mentre le energie rinnovabili sono potenzialmente illimitate, a meno che non si voglia considerare ad esempio il momento in cui il sole si spegnerà. Ma in quel momento non sarà possibile nemmeno la vita sulla Terra, e dunque non è contemplabile nella quantità di energia a disposizione.

Le forme principali di energia rinnovabile sono l’energia del sole (o energia solare), l’energia del vento (eolica), il calore della Terra (geotermia), il movimento delle onde e delle maree, la potenza dell’acqua (energia idroelettrica) e la biomassa.

Enel Green Power e Coldiretti insieme per i progetti agro-energetici

Al fine di valorizzare ed incentivare lo sviluppo di tecnologie nel campo dell’energia verde, l’Amministratore delegato e Direttore generale di Enel, Fulvio Conti, ed il Presidente della Coldiretti, Sergio Marini, hanno siglato un importante protocollo di intesa per i progetti agro-energetici nel campo delle biomasse solide di origine agricola e del biogas.

A darne notizia è stata l’Organizzazione degli agricoltori nel precisare che l’accordo prevede la realizzazione di una joint venture ad hoc tra la controllata di Enel, Enel Green Power, ed il CAI, Consorzi Agrari d’Italia, per lo sviluppo della filiera dell’agro-energia nel nostro Paese con il fine della produzione di energia elettrica pulita da fonte rinnovabile.

Etanolo (alcool etilico)

Etanolo

Il combustibile etanolo è l’alcool etilico dello stesso tipo che si trova nelle bevande alcoliche. Esso viene utilizzato come carburante per l’autotrazione, soprattutto come additivo per la benzina e, proveniendo da materie prime biologiche, è chiamato biocarburante. La produzione mondiale di etanolo per carburanti da trasporto è triplicata tra il 2000 e il 2007 da 17 miliardi a più di 52 miliardi di litri. Nel 2009, a livello mondiale, la produzione di combustibile etanolo ha raggiunto i 73,9 miliardi di litri.

I due Paesi che più di tutti gli altri utilizzano l’etanolo sono Brasile e Stati Uniti, i quali insieme costituiscono l’86% del consumo totale (dati anno 2009). Questa sostanza viene mescolata alla benzina normale. Negli Stati Uniti la maggior parte dei casi prevede che l’etanolo sia il 10% della composizione totale della benzina, in Brasile è addirittura diventata una miscela obbligatoria, e dal 2007 la legge stabilisce che un pieno dev’essere composto dal 25% di etanolo e dal 75% di benzina.

La Biomassa

Biomassa

Con il termine biomassa si indica il materiale di origine organica, vegetale o animale. Nel contesto della biomassa a fini energetici,  biomassa viene spesso usato per indicare il materiale a base vegetale, ma la biomassa può applicarsi sia a materiali derivati vegetali che animali.

Composizione chimica.
La biomassa ha una base di carbonio ed è composta da una miscela di molecole organiche che contengono idrogeno, atomi di ossigeno, azoto e spesso anche piccole quantità di altri atomi, tra cui alcalini, alcalino-terrosi e metalli pesanti. Questi metalli sono spesso presenti nelle molecole funzionali come le porfirine, che comprendono clorofilla che a sua volta contiene magnesio.

Petrolio addio, arriva il carburante sintetico

I ricercatori della Purdue University hanno sviluppato una struttura che potrebbe fargli capire esattamente come il carbone e la biomassa possano essere ripartiti nei reattori, chiamati gassificatori, per trasformarli in carburante sintetico.

Uno degli obiettivi principali è quello di essere in grado di produrre una quantità significativa di carburante sintetico per il sistema di trasporto aereo degli Stati Uniti per ridurre la nostra dipendenza dal petrolio

ha spiegato Jay Gore, il presidente dell’Università Reilly e docente di Combustion Engineering alla Purdue. La ricerca è parte del lavoro per sviluppare un sistema per la generazione di grandi quantità di carburante sintetico da rifiuti agricoli, altra biomassa o carbone che sarebbero trasformati in gas, il quale a sua volta verrebbe convertito in carburante liquido.

Bloom Box: arriva la centrale elettrica domestica ad emissioni zero

blombox

Difficoltà nell’installare un impianto solare? L’energia costa cara e le rinnovabili non decollano? Un modo per risolvere tutto questo oggi c’è, ed è ovviamente ad impatto zero. Si chiama Bloom Box, un minigeneratore di corrente elettrica, delle dimensioni di un frigorifero, inventato dall’ingegnere indiano K.R. Sridhar.

Sridhar ha lavorato per anni alla NASA, e ne è uscito per poter dedicarsi a tempo pieno alla sua geniale invenzione. La Bloom Box consiste in una grande quantità di celle a combustibile impilate una sull’altra, alimentate da ossigeno ed un combustibile che può essere a basse o nulle emissioni, come la biomassa, gas naturale o energia solare. La reazione chimica che avviene poi in queste celle produce energia elettrica in grandi quantità, tanto da poter alimentare al 100% un’abitazione.

Uno Stato dell’India è alimentato da scarti di riso

impianto elettrico a scarti di riso

Una tecnologia che converte lo scarto del riso in elettricità sta guadagnando terreno a Bihar (India). Circa 100.000 nuclei familiari nello Stato già la usano per produrre elettricità dalla biomassa. Secondo una stima, il 44% della popolazione indiana vive ancora senza energia elettrica, e così questa tecnologia di nuova generazione basata sulla biomassa diventa indispensabile per la gente “affamata” di energia come quella di Bihar.

Anche se questa tecnologia è in uso da 50 anni in India, l’Husk Power Systems (HPS), una società di elettrificazione rurale, l’ha modificata per abbassare i prezzi e renderla accessibile a tutti. Oggi, le forniture HPS alimentano 50 villaggi nello Stato. Ogni villaggio ha una popolazione compresa tra 2.000 e 4.000 persone. Entro il 2012, l’HPS pianifica di coprire 2.000 villaggi.

Le tecnologie e le conoscenze per un mondo 100% rinnovabile esistono già

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La maggior parte della tecnologia necessaria a spostare il mondo dai combustibili fossili all’energia pulita e rinnovabile esiste già. L’attuazione di tale tecnologia richiede il superamento di ostacoli nella pianificazione e nella politica, ma così facendo potrebbe tradursi in una diminuzione del 30% della domanda mondiale di elettricità. Di questo ne sono convinti il docente di ingegneria di Stanford Mark Z. Jacobson ed il ricercatore della University of California-Davis Marco Delucchi.

Per chiarire la portata di tali ostacoli, e come potrebbero essere superati, hanno scritto un articolo su Scientific American. In esso si presenta una nuova ricerca per tracciare e valutare un piano quantitativo per alimentare il mondo intero con vento, acqua ed energia solare, compresa una valutazione dei materiali e costi. Alla fine, dicono, saranno più convenienti dei combustibili fossili o nucleari.

La chiave è eliminare la combustione come un modo per produrre energia per i veicoli, nonché per l’utilizzo di energia elettrica normale. Il problema risiede nell’uso di combustibili fossili e nella combustione della biomassa, che sono notoriamente inefficienti nella produzione di energia utilizzabile. Ad esempio, quando la benzina è utilizzata per alimentare un veicolo, almeno l’80% dell’energia prodotta viene dispersa come calore.

Con i veicoli che funzionano con l’elettricità, è il contrario. Circa l’80% dell’energia fornita al veicolo viene convertita in movimento, con solo il 20% disperso sotto forma di calore. Altri dispositivi di combustione possono analogamente essere sostituiti con l’elettricità o con l’idrogeno prodotto dall’energia elettrica.

Biocarburanti vs. bioelettricità, quale dei due è più efficiente?

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L’impronta sull’acqua della bioenergia, cioè la quantità di acqua necessaria per coltivare le colture per la biomassa, è di gran lunga maggiore rispetto alle altre forme di energia. La generazione di bioelettricità è molto più efficiente, in termini di consumo di acqua, rispetto alla produzione di biocarburanti. Stabilendo l’utilizzo dell’acqua su tredici colture, i ricercatori dell’Università di Twente, Olanda, sono stati in grado di scegliere quale coltura fosse migliore in una determinata regione e quale no. Il loro lavoro è stato pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS).

Nel loro articolo, i ricercatori mostrano l’utilizzo dell’acqua in tredici colture, considerando il volume d’acqua (piovana e di irrigazione) richiesto per la produzione di energia. Per quanto riguarda le varie applicazioni della biomassa, i ricercatori hanno tenuto presente l’impatto che la coltivazione delle colture ha sul consumo di acqua. Lo hanno poi collegato alla posizione e al clima per vedere se è possibile selezionare la regione di produzione ottimale per ogni raccolto. Questo serve per impedire la coltivazione di biomassa dove potrebbe compromettere la produzione alimentare nelle regioni dove l’acqua è già scarsa.