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Bioenergia, risultati e prospettive a BioEnergy

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La politica energetica italiana ha abbracciato ormai da diversi anni un modello di diversificazione delle fonti che ha notevolmente modificato sistemi produttivi e fonti impiegate. Se ancora oggi la maggior parte dell’energia prodotta deriva da fonti non rinnovabili, una aliquota sempre maggiore è ormai prodotta da fonti rinnovabili e contribuisce a soddisfare una buona fetta del fabbisogno nazionale. Tra le rinnovabili un rapido sviluppo ha caratterizzato il settore della bioenergia che negli ultimi anni ha visto una crescita notevole sia per un numero di impianti che per produzione di energia.

letame di mucca cow dung cake

Letame di mucca, il combustibile alternativo che spopola su Amazon ed eBay

In Italia il letame di origine bovina è storicamente legato all’agricoltura tradizionale ed è stato riscoperto in tempi più recenti anche per le colture biologiche. Tuttavia questo ‘particolare’ prodotto trova applicazioni molto differenti nel mondo a seconda delle tradizioni e delle necessità locali. In India in particolare il letame di mucca è passato in pochi anni da prodotto dell’economia rurale a bene di commercio capace di fare grandi numeri anche nei negozi online.

Salento, grandi proteste per la centrale a biogas vicino Galatone

no biogasNel Salento si lotta anche contro la centrale a biogas che dovrebbe sorgere vicino Galatone (e Nardò), non lontano dal famoso parco di Porto Selvaggio. Le proteste dei cittadini vanno avanti da tempo, e si è attivato un comitato per bloccare il progetto che dovrebbe portare alla coltivazione di 200 ettari di terreno a mais.

biometano futuro energetico italiano

Biometano nel futuro energetico italiano?

biometano futuro energetico italianoL’America ha scelto per il suo futuro energetico il gas. È maggiormente disponibile rispetto ad altre fonti fossili, è poco inquinante e a buon prezzo. L’Italia di solito arriva più tardi rispetto agli altri Paesi Occidentali sulle novità, ma probabilmente potrebbe seguire immediatamente l’esempio americano. Anzi, potrebbe fare persino meglio dato che mentre in USA si recupera gas dal fracking, una pratica pericolosa per l’ambiente, da noi la soluzione trovata è il biometano, ovvero del gas recuperato da fonti rinnovabili.

energia avanzi di cibo fonte rinnovabile

Energia dagli avanzi di cibo, una fonte rinnovabile poco nota

energia avanzi di cibo fonte rinnovabileLa raccolta differenziata dell’umido oggi esiste già, e non è di certo una novità dell’ultimo anno. A breve però potrebbe cambiare il modo di sfruttare questo rifiuto. Mentre oggi perlopiù si utilizza l’umido per creare del compost, secondo alcuni studi britannici pare che si possa creare una quantità immensa di energia elettrica. Un po’ come accade nel film Ritorno al Futuro in cui lo scienziato alimenta l’automobile con le bucce di banana. Solo che stavolta è reale.

microsoft data center rifiuti

Microsoft progetta data center alimentato dai propri rifiuti

microsoft data center rifiuti

Lo abbiamo sempre sperato, ed alla fine il sogno di milioni di ecologisti si è realizzato. Le grandi aziende hanno avviato una sorta di gara a chi è più green, e così dopo le tante dimostrazioni della Apple dei mesi scorsi, ecco che la rivale Microsoft non vuol essere da meno, ed ha avviato un progetto molto interessante. Il prossimo data center, che ancora non si sa dove verrà costruito, potrebbe essere alimentato dai suoi stessi rifiuti. Più rinnovabile di così!

Rinnovabili, Apple installa il più grande impianto solare aziendale del mondo

Come abbiamo dimostrato anche in altri articoli, se c’è un’azienda attenta all’ambiente questa è la Apple. Uno dei punti di forza della sua politica energetica è proprio quello di puntare sulle rinnovabili, tentando di raggiungere, per quanto possibile, l’autosufficienza energetica attraverso l’energia pulita. L’ultima trovata riguarda il data center di Maiden, in North Carolina, alimentato dal più grande impianto solare aziendale del mondo.

L’agroenergia virtuosa nei piani di Confagricoltura

Agroenergie, in primis il biogas, da sostenere e da rendere sostenibili. Ne ha parlato nei giorni scorsi Ezio Veggio nell’ambito di una conferenza stampa dedicata in cui Confagricoltura, di cui Veggio è vicepresidente, fa il punto sugli obiettivi da stabilire in questo settore potenzialmente molto produttivo da qui al 2013, stabilendo nuove regole per gli incentivi e procedendo a decreti attuativi per la cui stesura ormai è rimasta appena qualche settimana di tempo.

Rifiuti, nel 2020 saranno 558 kg pro capite

Ogni cittadino produrrà 558 kg di rifiuti nel 2020. La previsione è stata lanciata dall’agenzia dell’Unione europea per l’Ambiente non senza timore. Dagli studi effettuati risulta che ogni anno in Europa cresce il quantitativo di rifiuti prodotto da ogni singolo abitante: se nel 1995 la spazzatura annua pro capite era di circa 468 kg, nel 2008 è salita fino a 524 e nel 2020 sarà di 558 kg se non si interviene. I danni non si prospettano solo per l’ambiente, ma anche per il quantitativo di emissioni di CO2 prodotti nelle discariche.

Riciclo creativo, la birra che ricicla se stessa

Ci sono molte fabbriche di birra che possono convertisi o si stanno convertendo alle pratiche di produzione ecologiche. Alcune tecniche sono facili, basta prendere le materie prime dai coltivatori locali ed utilizzare energie rinnovabili. Altri sono trucchi innovativi che nessun altro aveva provato prima. L’azienda produttrice Magic Hat fa di più: identifica gli scarti di produzione e li trasforma in una risorsa. Gli imprenditori hanno deciso di catturare l’energia sprecata dai grani utilizzati per farla tornare indietro in modo da alimentare il processo di bollitura.

Si tratta di un processo di riciclaggio on-site a circuito chiuso con un sistema che utilizza un digestore anaerobico di metano (ufficialmente chiamato Biodigestore Orbicolare Bifase™, o BOB) che è stato sviluppato da PurposeEnergy. Si tratta del primo del suo genere al mondo, ed è in funzione da circa un anno. Il sistema produce 200 metri cubi di biogas al minuto, il quale viene poi utilizzato per alimentare il processo di fermentazione ad alta intensità energetica.

Energia pulita prodotta in stalla, la green economy in Toscana

Come ridurre le emissioni di anidride carbonica di circa 7.000 tonnellate ogni anno e produrre energia pulita per oltre 2,6 megawatt? Sfruttando l’energia prodotta nelle stalle delle fattorie toscane!

Questa è l’idea dell’azienda agricola Fattorie Toscana e Santa Luce, in provincia di Pisa: green economy ed energia verde al 100% prodotta dagli scarti aziendali delle stalle.

Biogas: Confagricoltura contraria a limitazioni sui raccolti

Nel nostro Paese la crescita del mercato del biogas-biometano fornisce sia un contributo valido alla quota di produzione di energia rinnovabile tricolore, sia una opportunità fondamentale, per le imprese agricole, al fine di integrare il reddito. Su queste basi, di conseguenza, la Confagricoltura è preoccupata in merito all’ipotesi di introduzione di una norma che limiterebbe al 15% dei raccolti la destinazione a biogas, ragion per cui la Confederazione, ed in particolare il suo presidente, Federico Vecchioni, ha già provveduto ad inviare una lettera a Giancarlo Galan, Ministro alle Politiche Agricole, ed a Paolo Romani, Ministro allo Sviluppo Economico.

A tenere banco in merito è una direttiva comunitaria, la 2009/28/CE, per la quale la Confagricoltura, con un dettagliato documento inviato ai parlamentari ed alle forze politiche, ha voluto mettere bene in evidenza come non ci siano deleghe nella limitazione all’utilizzo delle coltivazioni dedicate al biogas, ma anzi si punta a promuovere ancor di più lo sviluppo delle energie rinnovabili da parte delle imprese agricole.

Biogas

Biogas

Con il termine biogas si intende una miscela di vari gas  (a netta prevalenza di metano con percentuali dal 50 all’80%) prodotto dalla fermentazione batterica anaerobica (operata da batteri che vivono in condizioni di assenza di ossigeno) di residui organici provenienti da rifiuti, vegetali, carcasse,  reflui zootecnici, fanghi di depurazione, scarti dell’agro-industria in via di decomposizione.

Consta di un processo di decomposizione della sostanza organica da parte dei batteri anaerobici,  che scinde la materia organica in anidride carbonica, idrogeno e metano (gas la quale struttura molecolare è espressa dalla formula CH4).