Terra Futura: bioedilizia per le case popolari?

Per introdurre meglio in Italia il concetto della bioedilizia, forse ci vorrebbe un aiuto pubblico in quanto case più efficienti e che abbattono fortemente le emissioni non convengono solo ai privati, ma prima di tutto alla collettività. E così una delle idee presentate al convegno Terra Futura che è in svolgimento a Firenze è di cominciare dall’edilizia popolare. Se, infatti, costruissimo gli edifici pubblici con questi principi, forse anche i privati potrebbero cominciare a prenderli in considerazione.

I principi della bio-architettura potrebbero anche essere attuati per il recupero degli edifici già esistenti, il tutto seguendo il tema portante della manifestazione, che è la sostenibilità ambientale. Ciò significa utilizzare materiali da costruzione locali, che non siano invasivi ma che si sposino perfettamente con l’ambiente circostante, sfruttando le tecnologie rinnovabili per abbattere i consumi e le emissioni.

LEAF House, la casa “carbon neutral” della prima comunità eco-sostenibile italiana

È stata inaugurata ieri, mercoledì 25 giugno, ad Angeli di Rosona, nelle Marche, la Leaf House, la prima casa abitabile a emissioni zero e autosufficiente dal punto di vista energetico.

E’ una casa dove si vive -ha spiegato Enrico Loccioni, presidente del Gruppo Loccioni che ha gestito il progetto- una micro centrale idroelettrica dove si produce, una scuola dove si impara, un posto dove si lavora in fase di miglioramento continuo, un sito dove si progetta e una vecchia casa di campagna dove si ospita.

La Leaf House, una struttura di sei appartamenti, rientra nel più ampio progetto Leaf Community (Life Energy and Future), ideato dal Gruppo Loccioni. Si tratta della prima comunità eco-sostenibile italiana creata in piena armonia con l’ambiente.

A luglio partirà la Mini centrale idroelettrica dell’Environment park a Torino

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Inizierà a funzionare da luglio 2008 la Mini centrale idroelettrica installata all’interno dell’Environment Park della città di Torino. L’impianto idroelettrico per produrre energia sfrutta le acque del Canale Meana, che compiendo un salto di circa 5,5 metri, faranno girare la turbina, di tipo Kaplan, nella centrale per produrre l’energia. Si stima che ogni anno verrà prodotta energia pari a 3.800.000 kWh.

La struttura della centrale, per ridurre l’impatto sul paesaggio circostante, è rivestita all’esterno con delle lamelle di legno. Creata, inoltre, intorno alla turbina, una zona vetrata dalla quale i visitatori potranno osservare e comprendere le varie fasi della produzione di energia. L’impianto idroelettrico verrà utilizzato sia di giorno che di notte.