Vi abbiamo parlato anche quest’anno dell’importante riconoscimento delle Bandiere Blu. Se sugli interessi economici che gravitano attorno a questi riconoscimenti si vocifera da tempo, ora Il Fatto Quotidiano lancia un’inchiesta a dir poco interessante che parte dalla constatazione che per una Bandiera Blu, il mare non è balneabile.
bandiere blu
Bandiere Blu 2013, aumentano le spiagge italiane di alta qualità
Buone notizie per le spiagge italiane: la situazione migliora rispetto al passato. Di poco, ma migliora. La Fondazione per l’educazione ambientale (Fee) ha assegnato in questi giorni, come ogni anno, le Bandiere Blu, il riconoscimento più alto per un Comune che possiede una spiaggia dato che ne attesta l’alta qualità in quanto a rispetto dell’ambiente e servizi offerti ai bagnanti. La buona notizia, dicevamo, è che il numero rispetto allo scorso anno è aumentato.
Marevivo, dubbi su criteri d’assegnazione delle bandiere blu
Gianni Guerrieri di Marevivo palesa le sue perplessità riguardo ai criteri con cui vengono assegnate le bandiere blu in Italia, ancora basati sulle autodichiarazioni dei sindaci. Interessante l’intervento di Marevivo in proposito, dato che in effetti le procedure di assegnazione delle bandiere blu, nel complesso, lasciano spazio a vari dubbi.
Bandiere blu 2011 in Toscana
Con oltre 633 km di coste, tra continentali e insulari, la regione Toscana vanta il maggior numero di Bandiere blu 2011 del Paese, ben 31: le sue coste e le 7 isole dell’Arcipelago Toscano, dichiarate Parco Nazionale dal 1996, continuano ad essere le migliori sotto il profilo della sostenibilità ambientale e della pulizia.
Ecco l’elenco dei comuni meritevoli della Bandiera blu per il 2011: Forte dei Marmi, Pietrasanta, Camaiore, Viareggio (Lucca); Pisa-marina di Pisa-Tirrenia-Calambrone; Livorno-Antignano e Quercianella, Castiglioncello e Vada di Rosignano Marittimo, Cecina, marina di Bibbona, Castagneto Carducci, San Vincenzo, Riotorto-Piombino: parco naturale della Sterpaia (Livorno); Follonica, Castiglione della Pescaia, Marina e Principina di Grosseto, Monte Argentario (Grosseto).
Bandiere blu 2011 nel Lazio, le spiagge più pulite
Con l’estate alle porte e la voglia crescente di trascorrere qualche ora in riva al mare per prendere un po’ di sole, per stemperarsi dal caldo opprimente con bagni refrigeranti, oppure semplicemente per rilassarsi o chiacchierare con gli amici; noi di Ecologiae vogliamo dedicare qualche articolo alle spiagge più pulite del Bel Paese, quelle a cui è stato assegnato il riconoscimento Bandiera blu 2011, con informazioni sulle spiagge e qualche consiglio per trascorrere al meglio una divertente giornata al mare.
Cominciamo con le Bandiere blu 2011 assegnate alla regione Lazio, al mare anche della Capitale. Ricordiamo che il riconoscimento internazionale viene assegnato solo alle località turistiche che si sono distinte per la gestione ecosostenibile del territorio. Nel Lazio queste località sono: Anzio (Roma); Sabaudia, San Felice Circeo, Sperlonga.
Bandiere blu 2011, la mappa completa
Bandiere Blu 2011: la mappa delle località balneari certificate dalla Fee (la Fondazione per l’educazione ambientale) rimane pressoché invariata rispetto allo scorso anno, con la riconferma del 91% dei siti.
Mappa delle bandiere blu che fa segnare alcune nuove presenze in assoluto ed alcuni rientri di località che negli anni avevano prima ottenuto e poi perso il riconoscimento, tanto ambito quanto discusso per i parametri di assegnazione utilizzati. Tra le new entries figurano:
- Amendolara in Calabria;
- Fasano in Puglia;
- Gardone Riviera in Lombardia;
- Ispica e Lipari in Sicilia;
- Oristano e Castelsardo in Sardegna.
Spiagge pulite in tutta Europa, tranne che in Italia
Se avete in programma di trascorrere le vostre vacanze estive prendendo la tintarella in spiaggia e facendo tuffi in un mare rinfrescante e pulito, non scegliete l’Italia. O almeno è questo che viene detto dall’Europa. Il Paese con più spiagge al mondo è anche quello con il maggior numero siti di balneazione costiera vietata a causa di qualità inadeguata dell’acqua rispetto a qualsiasi altra nazione europea.
In generale, che si tratti di acqua di mare, fiume o lago, in Europa la pulizia e la qualità continuano a migliorare, tranne che nel nostro Paese, come affermano gli osservatori dell’UE in una relazione pubblicata recentemente. Secondo l’ultimo Rapporto sulla qualità della balneazione della Commissione europea,
il 96% delle spiagge costiere dell’UE ha soddisfatto gli standard minimi [come hanno fatto] il 90% delle spiagge vicino a fiumi e laghi.
Bandiere rosse, in Italia sono 56
Per almeno un mese l’Italia ha potuto vantare il primato di bandiere blu, l’attestazione dell’alta qualità delle spiagge, che la facevano sembrare un Paradiso per i turisti. Ma oggi il nostro Paese si risveglia da questo idillio, scoprendo di avere anche molte “bandiere rosse“. Queste sono una novità, e vanno decisamente in contrasto con le buone notizie dell’inizio di maggio.
Questa attestazione, che come è facile capire dal colore, è esattamente il contrario della bandiera blu, punisce quelle spiagge (costiere o interne) “non conformi ai requisiti minimi della direttiva Ue sulla qualità delle acque”, e viene assegnata dall’Agenzia Europea per l’Ambiente dopo un attento studio dell’acqua e delle zone adiacenti la costa. Quest’anno le bandiere rosse assegnate all’Italia sono 56.
Bandiere blu record per l’Italia: nel 2010 sono 231
Ottime notizie per il nostro Paese. Nonostante la crisi, la cura delle nostre coste è aumentata rispetto agli altri anni, e così la Fondazione per l’educazione ambientale ha assegnato, per l’estate 2010, 231 bandiere blu alle spiagge italiane, 4 in più dell’anno scorso.
Sono 117 i comuni che hanno ricevuto il riconoscimento. Più di altri anni, questo sottolinea l’importanza delle attenzioni “verdi” alle spiagge. Non si tratta infatti solo della pulizia del mare, ma anche le iniziative di riciclaggio, raccolta differenziata ed altri servizi ecologici entrano nel gruppo dei criteri di valutazione.
Spiagge italiane le migliori d’Europa, il 96% supera l’esame qualità
Che le spiagge italiane stessero tornando ai vecchi fasti, questo lo si intuiva già. I primi sintomi erano l’incremento delle bandiere blu e le varie operazioni “spiagge pulite” condotte dalle associazioni ambientaliste. Ora i complimenti ci arrivano direttamente dall’Europa, che indica l’Italia come la migliore spiaggia del Continente.
Ogni anno infatti la Commissione e l’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) valutano le spiagge dell’Unione in base a diversi criteri che stabiliscono gli standard minimi fissati per permettere la balneazione in tutta sicurezza. Non c’entrano quindi i servizi al cliente e la cultura della gente che vive in quelle zone, ma soltanto la pulizia delle spiagge e la qualità dell’acqua.