Caccia alle balene, l’Australia porta in tribunale il Giappone per fermarla nei mari antartici: la Corte internazionale di Giustizia dell’Aia dà il via alle udienze per la causa intentata contro il Giappone per bandire una volta per tutte la ricerca “scientifica” (le virgolette sono d’obbligo) dei nipponici.
Balene
La caccia alle balene ricomincia in Islanda, arriva la prima vittima
La caccia alle balene ricomincia, ancora una volta, in Islanda, e arriva la prima vittima: un maschio di balenottera comune, un esemplare da oltre 20 metri di lunghezza. Il governo di Reykjavik prevede di ucciderne fino a 180 nel corso dell’estate. 180 esemplari di una specie inserita nella Lista Rossa del rischio estinzione dell’IUCN.
Ecologia, balene: cacciate per poi divenire carne per cani
Tra pochi giorni centinaia di balene verranno uccise per essere trasformate in carne in scatola per cani. Nella caccia ai mammiferi marini, tra le specie a rischio estinzione, sono coinvolti tutti a partire dall’Islanda, luogo da dove proviene il baleniere; all’Olanda da cui le carcasse di balena prenderanno il largo; al Giappone dove i grandi mammiferi verranno trasformati in carne per cani. E’ possibile fermare il massacro firmando una petizione.
L’Islanda abolisce il Ministero dell’Ambiente, e le balene?
L’Islanda ha deciso di abolire il Ministero dell’Ambiente, una scelta che certamente farà discutere nel resto del Mondo e in Europa. Il Paese peraltro aveva progettato di entrare nell’Unione europea, ma probabilmente questa notizia non aiuterà il Paese. Ma perché questa decisione? E cosa accadrà della flotta di baleniere?
Inizia la stagione delle balene nella Repubblica Dominicana
Inizia la stagione delle balene in Repubblica Dominicana, nella baia di Samanà (nominata Santuario dei Mammiferi Marini), dove gli splendidi animali giungono per riprodursi. Sono attesi 30 mila turisti per l’evento ecoturistico che rappresenta un’ottima occasione per l’economia del paese.
Etologia, il canto delle megattere è più complesso di quanto si credesse
Sulla prestigiosa rivista PlosOne è stato di recente pubblicato un interessante studio della Naval Postgraduate School che comprova come il canto della megattere sia più complesso di quanto si credesse. Lo studio, intitolato “Humpback Whale Song and Foraging Behavior on an Antarctic Feeding Ground” riguarda in particolare 10 megattere monitorate durante la ricerca del plancton nell’Antartico Occidentale.
Ambiente, nel Tirreno balene in aumento del 300%
Il Mediterraneo non è solo un mare inquinato e in cui si pratica la pesca intensiva, ma anche un habitat perfetto per le balene che, come mostra un recente studio dell’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (ISPRA) sono aumentate del 300% negli ultimi 20 anni. La ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica Marine Ecology, ha preso in esame uno specifico tratto di mare: la tratta Civitavecchia-Golfo Aranci e bordo dei traghetti di linea della Corsica-Sardinia Ferries e della Grimaldi Lines.
Ambiente, arrestato Paul Watson, difensore di squali e balene
Paul Watson, il fondatore del gruppo ambientalista Sea Shepherd, da sempre impegnato nella difesa di squali e balene a nella lotta al finning, la tecnica di spinnamento dei cetacei, è stato arrestato in Germania per un incidente marittimo avvenuto circa 10 anni fa. Nel 2002 l’ambientalista canadese si trovava al largo delle acque del Guatemale per girare un documentario, ma a quanto pare ebbe un “incidente” con una barca del Costa Rica che cacciava illegalmente gli squali.
Peta e Mattel ancora contro sulle Barbie addestra-balene
Mentre la Mattel tenta in tutti i modi di ripulire il suo nome dall’accusa di essere distruttrice di foreste, ecco che arriva una nuova e pesante accusa, questa volta da parte della Peta. Se proprio bisogna essere precisi, bisogna amettere che questa volta la Mattel si è trovata in mezzo ad uno scontro in cui c’entrava poco, ma fa sempre notizia visto che ha ideato una nuova campagna pubblicitaria alquanto discutibile.
Ambiente, per salvare le balene nuova app gratis per iPhone e iPad
Per la salvaguardia e la tutela delle balene a rischio estinzione che vivono nel Nord Atlantico è stata lanciata un’applicazione gratuita per iPhone e iPad che fornisce ai marinai e a chi si trova nelle acque dell’Atlantico indicazioni sulle aree frequentate dai grandi mammiferi marini. L’applicazione “Whale alert”, nata dalla collaborazione tra l’Ifaw (International fund for animal welfare), i governi, le università e il settore privato, è uno strumento molto utile per conoscere in tempo reale gli spostamenti dei grandi cetacei e prevenire collisioni e disturbi di vario genere alle balene che incontrano l’uomo.
Ambiente, balene e tartarughe all’acquario di Genova
L’acquario di Genova, in collaborazione con la Capitaneria di Porto, mostra in anteprima esclusiva da oggi i video degli interventi di salvataggio e di rilascio in mare di balene, tartarughe e altre specie marine protette e salvate dalla Capitaneria. Per mostrare ai curiosi, adulti e bambini, i video è stata creata una postazione video speciale, la “Guardia Costiera” nella sala delle Aree marine protette. A presiedere l’inaugurazione sono stati il comandante della Capitaneria di Porto della città ligure, l’ammiraglio Felicio Angrisano; il presidente della Provincia di Genova, Alessandro Repetto; e il presidente di Costa Edutainment, Giuseppe Costa.
Animali, a febbraio tavolo tecnico per Santuario dei Cetacei
Il Santuario dei Cetacei, quel tratto di mare dell’alto Tirreno delimitato dalla costa francese, dalla Sardegna e dalla costa Toscana, dopo 10 anni di iniziative sta per essere davvero protetto. A dare l’annuncio è Greenpeace, una delle associazioni ambientaliste che più hanno contribuito a tutelare e salvaguardare i mammiferi marini e l’ecosistema di questa piccola area del Mediterraneo.
Animali, balene: a minacciare la loro esistenza anche i gabbiani
Le balene che si stanziano nel Golfo Nuevo, al largo della Patagonia, sono minacciate oltre che dall’uomo dalla presenza dei gabbiani. A lanciare l’allarme sono gli scienziati dell’Istituto argentino di conservazione delle balene (Ibc) che temono che i continui asslati degli uccelli di mare possano modificare le abitudini delle balene, minacciate soprattutto durante l’allattamento dei cuccioli.
Marea nera: delfini e balene morti potrebbero essere 50 volte di più della stima ufficiale
Da tempo si vociferava di prove contro la BP sul danno potenziale della marea nera, il quale sarebbe potuto essere molto peggiore di quanto riferito in precedenza. Ora però una nuova ricerca pubblicata su Conservation Letters e riportata online su Nature.com mette tutto nero su bianco. Pare infatti che il numero di delfini e balene rimaste uccise nel Golfo del Messico a causa della fuoriuscita di petrolio di quasi un anno fa possa essere fino a 50 volte superiore rispetto ai dati ufficiali forniti dalle agenzie.
Durante quella catastrofe circa 115 tra balene e delfini sono stati dichiarati morti in via ufficiale dal US Fish & Wildlife Service. Numeri decisamente sottostimati se ancora nei mesi scorsi più di 80 delfini sono stati trovati morti sulle rive del Golfo. E’ un po’ come il numero dei morti per il disastro di Chernobyl: si conoscono le vittime immediate, ma non quelle a medio e lungo termine.