Aumentano le auto verdi ed il ricorso al trasporto pubblico. Tutte notizie positive che dovrebbero far pensare che la qualità dell’aria in Italia stia migliorando. Purtroppo non è così. L’ultima rilevazione dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), nella sesta edizione del rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano presentata ieri a Roma, fotografa un’Italia con sempre meno verde e sempre più Pm10 (polveri sottili) nell’aria.
La causa di tutto questo, spiega l’Istituto, è
l’urbanizzazione e l’assenza di una corretta pianificazione territoriale. Il suolo cittadino del Bel Paese perde uno spicchio di natura grande 15.000.000 metri quadrati. Si crea così una grave pressione sul territorio e sull’ambiente con la conseguente presenza di fenomeni franosi in aree densamente urbanizzate e elevato rischio per la popolazione.
Le aree più a rischio sono Bari, Firenze, Foggia, Genova, Livorno e Padova, ma la situazione è tragica un po’ in tutta Italia.