Presentata la prima auto “carbon negative” che assorbe Co2

auto ecologica

All’Expo 2010 che si sta tenendo in questi giorni a Shanghai il tema della fiera è “Guidiamo verso il 2030”, per cercar di capire cosa ci aspetta nel futuro delle automobili, specie quelle ecologiche. Il concetto di auto della Shanghai Automotive Industry Corp. intende mostrare alla fiera i più alti standard ecologici che le auto sono in grado di raggiungere.

La combinazione di tutti i sogni più sfrenati degli appassionati di veicoli elettrici prendono così piede in una concept car, la quale, dicono i produttori, sarà capace di raggiungere un saldo delle emissioni del veicolo inferiori allo zero. In breve, si tratterebbe del primo veicolo ad emissioni negative.

L’auto ecologica targa Enel-Renault

veicoli ecologici RenaultParola d’ordine: mobilità elettrica. Questo il principale obiettivo del protocollo d’intesa firmato nei giorni scorsi alla sede del Ministero dell’Economia a Parigi da Enel e Renault. Sviluppare soluzioni integrate per il settore del trasporto sostenibile, creando l’auto del futuro, rigorosamente elettrica, l’intesa su cui lavoreranno le due grandi aziende. Negli anni a venire Enel e Renault si impegneranno infatti a realizzare veicoli elettrici targati Renault che potranno avvalersi di infrastrutture di ricarica con il marchio Enel. L’accordo prevede inoltre

l’elaborazione di offerte integrate di prodotti e servizi per la mobilità sostenibile, oltre che uno studio del ciclo di vita completo della batteria e la valutazione congiunta di possibili progetti pilota in Italia, Spagna e America Latina.

Come si ricarica un’auto elettrica?

caricare auto elettrica

Fino a poco tempo fa le uniche auto elettriche conosciute erano quelle che giravano sui campi da golf per trasportare i giocatori da un green all’altro. Poi sono arrivate le city-car, piccole automobiline lente e leggere, tanto da avere il divieto di lasciare la città, visto che non potevano correre il pericolo di andare ad un massimo di 40 km/h sull’autostrada.

Ma con l’incremento nella ricerca su questo campo, e lo sviluppo di sempre più auto elettriche di dimensioni “normali”, alcuni problemi cominciano a porsi. Le auto del futuro non andranno più a benzina, e dovendoci adeguare all’elettricità, bisogna capire qual è la soluzione migliore. La soluzione la dà Energrid, o meglio due.

Le migliori “green tech” che il 2009 ci lascia in eredità

auto elettrica

Anche se i governi del mondo, riuniti a Copenaghen, hanno tentato di concordare un piano d’azione per limitare le emissioni di biossido di carbonio, le innovazioni della tecnologia verde sono il mezzo migliore, o forse l’unico, per riuscire a raggiungere l’obiettivo.

I trasporti hanno continuato ad essere un grande obiettivo in questo senso, nonostante periodi di congiuntura difficile. Negli Stati Uniti il settore è il secondo contribuente alle emissioni, responsabile del 28% del totale delle emissioni del Paese. Di queste, il 60% sono prodotte dai veicoli stradali, ma anche nel resto del mondo i dati non si discostano tanto da quelli americani.

Per fortuna però questi sembrano destinati a cambiare presto. Una vasta gamma di possibili soluzioni sono state esposte a Las Vegas, Nevada, il mese scorso, in merito al concorso Automotive X Prize. Il premio andava a quelle squadre che producevano veicoli già oggi utilizzabili, in grado di viaggiare per 100 miglia con l’energia equivalente di un gallone di benzina (160 km con 3,79 litri, o 42 km con un litro).

Londra: 100 mila veicoli elettrici entro il 2015

veicoli elettrici londra

La City di Londra vuol diventare la città con più auto elettriche al mondo. La capitale britannica continua a vedere un progresso veloce e impetuoso verso un vero e proprio sistema di trasporto elettrificato. Nella città c’è la possibilità già oggi di ricaricare i veicoli elettrici presso i supermercati Sainsbury’s, la quale ha dato l’avvio alla lunga serie di infrastrutture di auto elettriche che, a Londra, è in costante sviluppo. Ora il sindaco della Capitale ha definito una strategia per mettere 100.000 veicoli elettrici per le strade cittadine, il più presto possibile. Ed è davvero ambizioso.

Il suo nuovo progetto è denominato Electric Vehicle Delivery Plan for London, lanciato dal sindaco Boris Johnson, il quale ha affermato di voler avere un ruolo decisivo nel trasmettere il pensiero dell’azione al Governo, per rilanciare l’auto elettrica sul mercato-

Una nuova era dell’oro della motorizzazione elettrica, verde e pulita, sarà pronta a Londra ben prima che nelle altre città del mondo. Dobbiamo preparare le condizioni giuste per questo. C’è un urgente necessità di affrontare il rischio di gravi e irreversibili danni climatici. Voglio perseguire radicali misure concrete per ridurre gli sprechi energetici. I veicoli elettrici sono un chiaro esempio di come la tecnologia può fornire la soluzione per la più grande sfida della nostra generazione.

Lotta ai cambiamenti climatici: la grande mano dell’Asia povera

vie d'acqua a seoul

Chi l’ha detto che l’Asia non contribuisce alla lotta ai cambiamenti climatici? Spesso si sente parlare di impegni importanti presi dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti, e solo raramente c’è qualche accenno a quanto fa (o promette di fare) la Cina. Ma in realtà, nonostante l’alto tasso di povertà, molti Paesi asiatici si stanno impegnando per non lasciar solo l’Occidente in una battaglia che interessa tutto il mondo.

Ad esempio la Corea del Sud sta tentando di recuperare le vie d’acqua antiche, sepolte nelle loro tombe di cemento. Per la prima volta dopo la guerra di Corea, le famiglie possono guardare le carpe nuotare anche nel centro di Seoul. Ma è indubbio che la maggior mano in Asia proviene dal Giappone.

Il Paese più ricco del Continente punta tutto sul risparmio energetico. Un esempio ingegnoso può essere quello di Hokkaido, una delle città in cui spesso nevica, la quale ha deciso di inviare carichi di neve nelle zone più calde, dove viene utilizzata per ridurre le temperature nelle abitazioni, senza sprecare la preziosa energia elettrica per i condizionatori. Oppure le batterie ad urina. Può sembrare un’assurdità, ma i giapponesi hanno inventato una batteria che, una volta esaurita, si ricarica semplicemente facendovi sopra la pipì. Gli ioni nelle urine provocano una reazione chimica che produce energia elettrica. Vendute in tutto il Giappone, queste batterie possono essere ricaricate fino a cinque volte e sono di sicuro funzionamento.

Salone dell’auto di Francoforte: ecco le bellezze ibride ed elettriche del futuro

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Il salone dell’auto di Francoforte si è appena aperto, e vediamo cosa ci riserverà per il futuro l’industria automobilistica verde, la quale sembra aver sorpassato quella tradizionale, fatta di SUV e auto inquinanti. Oltre alle 4 Renault concept car elettriche, tantissime altre case automobilistiche hanno presentato le proprie novità. Ma avranno il coraggio o l’impegno per andare avanti con i loro progetti? Vediamo cosa ci hanno proposto per ora.

La Renault conta sull’aumento del prezzo del gas e della benzina per farci girare sull’auto elettrica. Altri invece scommettono sulle ibride perché la combinazione di gas più elettricità farà sentire più sicuri gli acquirenti. Ma altri ancora propongono un nuovo concetto di auto elettrica in mostra. Andiamo a visitarle dopo il salto.

Ford converte uno stabilimento ad energia pulita e annuncia la sua prima auto elettrica

stabilimento ford di wixom

L’industria delle automobili da qualche tempo si è convertita all’ecologia. Ma se finora erano le auto ecologiche a contraddistinguere chi era più “verde”, ancora nessuno aveva pensato a rendere ecologico lo stabilimento che produce le auto stesse. Questo sì che significa riduzione delle emissioni. Ci ha pensato per primo Ford.

Una fabbrica di automobili del colosso americano è stata recentemente convertita ad energie rinnovabili. La struttura in Wixom, nel Michigan, che al culmine della produzione dava lavoro a circa 5.000 persone, aveva chiuso nel 2007, evidentemente alle prime avvisaglie della crisi. Il sito sarà ora convertito in un parco di attività per una serie di società che si occupano di energie rinnovabili, e secondo i promotori potrebbe generare circa 4.000 posti di lavoro.

La top 10 delle case automobilistiche più ecologiche del mondo

Sono circa un paio d’anni che si sente parlare sempre più insistentemente di automobili ecologiche. Alcune star di Hollywood fanno a gara per comparire con l’ultimo modello di auto ibrida o elettrica, e l’accordo di questi giorni tra Fiat e Chrysler ha portato il dibattito anche in Italia, dove come al solito tutto ciò che è eco è messo in secondo piano.

Ma quali sono le case automobilistiche più ecologiche al mondo? Greenopia, specializzata nel raccogliere dati e classificare tutto ciò che si può classificare, ha analizzato le 50 compagnie automobilistiche maggiori al mondo, per capire chi si sta comportando egregiamente e chi no. Andiamo a scoprire chi c’è nella top 10.

Anche Pininfarina si dà alle auto elettriche

Un auto elettrica con batterie al Litio-Polimero e super-immagazzinatore di energia. Molto probabilmente sarà questa l’auto del futuro. La B0 (B Zero), auto elettrica creata da Pininfarina in Italia e in Francia da Bolloré, ha un aspetto molto promettente, in buona parte, perché non si tratta solo di una concept car. Le parti affermano che le prime unità verranno consegnate entro un anno. Il leasing (€ 330/mese) sarà disponibile in sei Paesi europei, e si può prenotare già da oggi.

La sua batteria ricaricabile permetterà di raggiungere i 250 km all’ora, anche se non è la più veloce mai inventata tra le auto elettriche, dato che la più potente raggiunge i 300. La B0 avrà però, aspetto molto importante, un limitatore elettronico di velocità, che potrà essere usato dai genitori in pensiero per i propri figli, che permetterà di raggiungere una velocità massima di 130 km/h, mantenendo potenti funzionalità di accelerazione (sarà capace di passare da zero a 60 km/h in 6,3 secondi. La B0 è alimentata da pannelli solari sul tetto, con un immagazzinatore di energia, in modo da contribuire a ricaricare l’auto anche in riserva.

Anche la Mini della Bmw diventa ecologica

Torniamo a parlare ancora una volta di auto ecologiche. Ci occupiamo oggi della Mini di casa Bmw che ha accettato, sulla scia di altre famose case automobilistiche, l’importante sfida “emissioni zero” trasformandosi in una nuova automobile ecologica. Nasce, cosi, la Mini E, una vettura elettrica dotata di un nuovo motore, ovviamente elettrico, da 204 cavalli alimentato da un’innovativa batteria agli ioni di litio. Questa potente batteria che garantisce alla nuova Mini E un’autonomia di circa 200 km, è formata da 5.088 cellule raggruppate in 48 moduli. Questi ultimi vengono compattati in tre elementi che sono stati fissati negli interni della Mini E. La versione elettrica della Mini, inoltre, ha una velocità massima di 152 km orari ed un’accelerazione continua da 0 a 100 km/h in soli 8,5 secondi.

Fortwo electric drive, la nuova smart a emissioni zero

Si chiama Fortwo electric drive ed è la nuova smart a emissioni zero con batterie agli ioni di litio, visibile in anteprima nazionale al Motor Show di Bologna.
Una vera e propria rivoluzione ecologica, quella sostenuta dal colosso Mercedes, per abbattere i costi del carburante ed avere un minor impatto sull’ambiente.
Un duplice intento che riporta i riflettori sull’auto elettrica come vettura del futuro e riaccende una speranza nei cittadini, italiani e non, per riuscire a risparmiare sia sulle emissioni che sul conto in banca.

Tutto è cominciato con un progetto pilota lanciato da Smart alla fine del 2007 nella città di Londra. Al fine di aggirare la Congestion Charge, la tassa di pedaggio per l’ingresso nella City, sono state infatti messe in circolo cento smart, dotate di batterie zebra.

In futuro produrremo energia…parcheggiando l’automobile

Immaginate di non impazzire ogni giorno per trovare parcheggio, o di dover sborsare un sacco di soldi per lasciare la macchina in centro. Immaginate se tutto questo potrebbe essere fatto non solo gratis, ma venendo pagati per farlo. No, non stiamo parlando di un libro di fantascienza, ma di un possibile scenario futuro.

La svolta la si potrebbe avere con l’ingresso massiccio sul mercato della auto elettriche. Se invece che questa piccola percentuale di macchinine che sembrano giocattoli, noi vedessimo la stragrande maggioranza delle auto in circolazione con il motore elettrico, potrebbe cambiare anche il modo di parcheggiarle e di pensarle, oltre che risparmiare migliaia di euro di benzina.

Pininfarina lancia la sua auto elettrica

Anche l’Italia dà il suo contributo all’ecologia da strada, e la fa con il nome più autorevole nel campo dell’auto, colui che per anni ha disegnato i veicoli migliori, tra cui molti modelli Ferrari, e cioè Pininfarina. Al Motor Show di Parigi presenterà il nuovo modello di auto elettrica progettato in Italia.

I pezzi dell’auto però non saranno tutti nostrani. Infatti la batteria sarà francese, progettata dalla compagnia Bollorè. Il modello definitivo sarà progettato per avere quattro posti, un incrocio tra l’auto presentata da Pininfarina al salone dell’auto di Ginevra nel marzo scorso (Sintesi) e il Boxy Blue Car inaugurata dalla stessa Bollorè due anni fa.