Tunnel TAV di Firenze

Tunnel TAV di Firenze, una storia infinita

Tunnel TAV di Firenze
Specchio di un Paese che spesso fatica a trovare indirizzi di sviluppo condivisi, il Passante ferroviario di Firenze è una di quelle opere infrastrutturali attorno a cui si è spaccata l’opinione pubblica e la stessa politica. Passaggio strategico secondo alcuni o intervento superfluo secondo altri, il Tunnel TAV di Firenze continua a dividere.

Tav Torino-Lione, dubbi su analisi, costi e benefici dalla Francia

Emergono nuovi, forti dubbi sulla Tav Torino-Lione. L’ultima polemica nasce in Francia dopo il rapporto della Corte dei conti francese sul rapporto tra costi e benefici della criticatissima linea ferroviaria. Tra i punti fondamentali della critica abbiamo le analisi non indipendenti e l’ottimismo non particolarmente giustificato in merito ai ritorni economici correlati al completamento del progetto.

TAV del Mugello tra Firenze e Bologna, 19 condannati per reati ambientali

tav mugello firenze bolognaPer la TAV del Mugello, ovvero per la linea ferroviaria veloce costruita tra Firenze e Bologna tra il 1996 e il 2009, sono arrivate condanne per 19 soggetti, per lo più uomini di vertice del consorzio Cavet: i reati spaziano dall’omessa bonifica (con inquinamento di corsi d’acqua) al traffico illecito di rifiuti.

No TAV, Erri De Luca incriminato, ma per lo scrittore è un onore

Italian writer Erri de Luca attends on MErri De Luca e il movimento NO TAV: la storia continua. Il grande scrittore italiano comunica di aver ricevuto dalla Procura di Torino l’incriminazione per istigazione al sabotaggio della Tav, con tanto di citazioni delle sue parole a sostegno della tesi. La risposta di De Luca? “Per uno scrittore il reato di opinione è un onore”.

TAV, per la Francia non è una priorità, Italia sempre più isolata

TAVTorniamo a parlare della TAV: la Francia si è di recente espressa in termini chiarissimi, la TAV Lione-Torino per i cugini transalpini non è una priorità. Prima del 2030 non se ne parla nemmeno. Ormai la volontà dell’Italia di procedere con questa opera dall’altissimo impatto ambientale, costosissima e dai vantaggi a lungo termine a dir poco dubbi, appare sempre più isolata.

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TAV, Monti: Infrastruttura prioritaria per noi e l’Europa

TAV monti hollandeLa TAV è un’infrastruttura prioritaria non soltanto per l’Italia e la Francia, ma per l’Unione europea nel suo insieme.

Questa, un po’ a sorpresa, è divenuta la TAV ossia la linea ad alta velocità Torino-Lione per il popolo italiano. Una sorpresa perché la sua realizzazione costerà al nostro Paese ben 2,9 miliardi di euro e, in questo periodo di crisi, non sapevamo di poter disporre di tali fortune. Ma il messaggio lanciato ieri nella città di Lione dal Presidente francese Francois Hollande e dal capo di Governo italiano Mario Monti non lascia dubbi: l’Unione europea deve contribuire il prima possibile alla realizzazione della linea ad alta velocità coprendo il 40% circa del costo totale dell’opera, assieme ai due Paesi interessati.

bonelli verdi governo monti

Ambiente, il governo Monti punta ancora sul petrolio

bonelli verdi governo montiAncora petrolio e trivellazioni. L’ambiente ancora non è concepito come strumento per uscire dalla crisi. Questo in sintesi il discorso tenuto dal presidente della Federazione dei Verdi, Angelo Bonelli, nella videointervista su Repubblica Tv. Bocciate anche le iniziative del governo per l’Ilva di Taranto e l’Alta velocità.

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TAV, la linea Torino-Lione sarà ridotta a 18 km

tavSembra esserci una svolta nella questione della TAV, la linea ad alta velocità Torino-Lione. Dopo le manifestazioni delle scorse settimane il progetto verrà ridimensionato a soli 18 km in Italia. Dopo le stazioni internazionali di Susa e di Saint Jean de Maurienne i treni raggiungeranno Torino percorrendo i vecchi binari di Bussoleno, dove verranno costruiti due nuovi ponti sulla Dora che andranno a sommarsi a quello di ferro già esistente. Dal progetto originario è sparito dunque il tunnel dell’Orsiera che era il fiore all’occhiello della TAV, il tunnel a “impatto zero” e interrato per il 90% per evitare tagli e cementificazioni.

Corrado Clini, il nuovo ministro comincia male: si a nucleare, TAV e inceneritori

Il primo giorno in cui si è insediato, abbiamo tessuto le lodi del neo-ministro dell’Ambiente in quanto tecnico molto preparato, che da vent’anni dirige il Ministero e si è speso molto nella ricerca. Già il secondo giorno, scavando nel suo passato, qualche dubbio ci è venuto, ma oggi che siamo appena al terzo giorno del suo mandato, siamo già pentiti di aver affermato che con lui siamo al sicuro. Ha rilasciato poche interviste finora Clini, ma anche quelle poche sono bastate a far imbestialire gli ambientalisti.

TAV, Legambiente: “Non è un’opera prioritaria per l’Italia”

Torna a parlare di TAV Legambiente a commento della lettera aperta inviata a Berlusconi da cento parlamentari che sostengono il progetto della Torino-Lione. Lo fa nella voce del suo presidente, Vittorio Cogliati Dezza, che si chiede, e come dargli torto, come si possa pensare a costruire una linea ad alta velocità quando ogni giorno i nostri pendolari si trovano a far fronte a disagi estremi nel trasporto pubblico su tratte infinitamente più brevi. Per non parlare del costo di una simile opera in un momento in cui l’Italia dovrebbe investire su ben altri fronti per risanare l’economia.

Tav, problemi burocratici potrebbero fermare la Torino-Lione

Il Tav, la linea veloce Torino-Lione, potrebbe saltare, non solo per gli scontri che i comitati No Tav hanno organizzato nelle scorse settimane in Val di Susa, ma per cavilli burocratici: il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) per approvare il progetto del Treno Alta Velocità deve ricevere il via libera dalla commissione di Valutazione Impatto Ambientale, ma il termine di consegna del Via è scaduto il 22 giugno. Il comitato deve tuttavia dare una risposta all’Europa entro il 31 luglio altrimenti perderà la possibilità di ottenere fondi per la cotruzione del Tav.

No Tav, scontri in Val di Susa: le reazioni della politica e delle associazioni

Scontri in Val di Susa tra le forze dell’ordine ed i No Tav si sono verificati questa mattina, nell’ambito dello sgombero del presidio di Chiomonte ordinato dal Governo. I manifestanti, che protestavano contro la realizzazione della galleria alla Maddalena, lungo la prevista linea ferroviaria ad alta velocità (Tav) Torino-Lione, e la polizia si sono affrontati dando luogo ad una vera e propria guerriglia con lancio di lacrimogeni, sassaiole, cariche da parte degli agenti impegnati nella rimozione delle barricate. Alla fine, con un bilancio di decine di feriti, il cantiere è stato consegnato alle ditte appaltatrici ma il movimento ha annunciato che non si arrenderà facilmente e si è riunito per decidere il da farsi.

Tav: rinviata a giugno ogni decisione sulla linea ad alta velocità

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L’osservatorio tecnico incaricato del progetto della linea ferroviaria Torino-Lione concluderà il suo lavoro entro la fine del mese di giugno. Le sue valutazioni sulla scelta del tracciato saranno poi presentate al nuovo governo, cui spetterà la decisione ultima in merito alla realizzazione. «Un mandato chiaro, un buon passo avanti», ha dichiarato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Enrico Letta, dopo la riunione del tavolo istituzionale sulla Torino-Lione. Il governo di Palazzo Chigi ha affidato all’osservatorio il difficile compito di valutare le possibili risoluzioni della vicenda Tav e l’ancor più arduo incarico di cercare il maggior numero di consensi possibile delle realtà locali.

Il clima della riunione è stato piuttosto teso, soprattutto per la ferma volontà dei sindaci di far valere e di ascoltare le rimostranze e le opinioni popolari anti-tav, considerando la massiccia sollevazione dell’opinione pubblica mobilitatasi nei mesi scorsi per il no.
Il ministro delle infrastrutture Antonio Di Pietro,si è espresso in favore di una soluzione in tempi rapidi, per evitare che il nuovo governo si trovi davanti l’annoso problema irrisolto della Tav.
Il nodo che da anni blocca il problema è la questione del tracciato della Tav ed è proprio questo il mandato affidato all’ osservatorio della Valle di Susa. È un mandato che parte dalla richiesta di completare l’approfondimento sul nodo di Torino, per poi localizzare gli scenari ferroviari e trasportistici che interessano la valle.