Si è discusso per mesi del fatto che Obama non fosse riuscito a mantenere la promessa di ridurre le emissioni di gas a effetto serra di oltre il 17%, rispetto ai livelli del 2005 entro il 2020. Ma non tutto è perduto. Una volta liberatosi della riforma sanitaria, la quale ormai non assorbe più tutte le sue energie, Obama ha spiegato che tali limiti sono inconsistenti, e che farà pressioni sul Senato per cercare di aumentare le riduzioni dei gas inquinanti.
Così ha deciso di dare l’esempio, facendo per primo ciò che tutto il Governo federale spera riuscirà a fare a breve, e cioè ridurre le proprie emissioni in modo molto più convinto rispetto a prima. Ecco la promessa, riportata dalla Reuters:
Il presidente Barack Obama ha detto venerdì che il Governo Usa avrebbe ridotto le sue emissioni di gas a effetto serra del 28% entro il 2020 come risultato di un ordine esecutivo che ha rilasciato per dare l’esempio per combattere il cambiamento climatico.
Sicuramente questa è una buona mossa: l’emissione di un ordine esecutivo per tagliare le emissioni di carbonio potrebbe essere un modo efficace per dimostrare come è possibile migliorare l’efficienza e risparmiare denaro, ma soprattutto dimostrare che è possibile farlo (vi ricordate il Yes, we can?), in barba a tutti gli scettici ed i franchi tiratori.
Potrebbe anche essere l’occasione per il presidente di dimostrare che i suoi principi sbandierati in campagna elettorale, come le rinnovabili, sono stati bloccati solo dalle lobby e non per sua volontà o debolezza. Con dei nuovi progetti, l’energia alternativa può finalmente decollare, e si sa che se parte definitivamente, potrebbe cominciare a diventare accessibile a tutti.
Il primo passo sarà fare proiezioni per l’energia e il risparmio di denaro, renderle pubbliche, e dimostrare al popolo americano i vantaggi pratici di una transizione verso l’energia pulita ed amplificare gli sforzi per l’efficienza energetica. Il messaggio “guardate come è facile combattere i cambiamenti climatici” è quello che serve al mondo in questo momento, e a quel punto sì che gli Stati Uniti potranno veramente schierarsi in prima linea tra i Paesi che vogliono combattere l’unica guerra giusta, quella contro il cambiamento climatico.
Fonte: [Treehugger]
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