La scoperta dell’acqua calda? Erano forse poi tanto primitivi i nostri avi a vivere principalmente di agricoltura? O siamo noi quelli poco progrediti, che spostiamo una foglia di insalata da un capo all’altro del mondo? Chi può dirlo. Intanto arrivano conferme dal mondo accademico su quanto lo sviluppo rurale sia fondamentale per l’ecologia. E’ quanto sintetizzato in una relazione commissionata all’Istituto per la politica ambientale europea dalla DG Agricoltura e sviluppo rurale e volta proprio a individuare l’apporto benefico alla società fornito dai produttori agricoli. Chi decide di vivere d’agricoltura e gestisce un’azienda agricola, secondo quanto riportato da Ansa Ambiente, contribuisce alla:
conservazione di paesaggi di rilevanza culturale, dell’avifauna dell’habitat agricolo, quali l’otarda comune e l’aquila imperiale a rischio di estinzione in Europa, o dei prati a elevata diversità di specie, di cui è ricca l’Unione. I produttori agricoli contribuiscono a garantire inoltre i terreni in modo da salvaguardare gli stock di carbonio e aiutano a preservare l’elevata qualità di acque e suoli.
Si tratta di veri e propri beni pubblici che continuano ad essere garantiti all’intera comunità proprio grazie all’impegno di forza lavoro nel settore dello sviluppo rurale. Ancora più importante, alla luce di questa relazione, risulta essere dunque il sostegno alle aziende agricole e all’intero settore, oggi messo a rischio dalla mancanza di fondi e di finanziamenti a nuovi progetti, nonché dalla scarsa tutela verso i prodotti locali di alta qualità. In futuro a causa dei cambiamenti climatici e del calo dell’offerta di questi beni pubblici si arriverà ad un’ulteriore crisi. Per agire tempestivamente, la Pac, la Politica Agricola Comune dell’Unione, ha previsto
un insieme di misure in grado di aiutare i produttori a fornire tali beni pubblici: i pagamenti diretti combinati alle regole di condizionalità permettono l’offerta di un livello minimo di beni pubblici in un’ampia parte delle aree agricole dell’Unione, mentre le misure dello sviluppo rurale, quali le misure agroambientali, forniscono ai produttori gli incentivi per offrire un’ampia gamma di beni pubblici in un modo più mirato.
[Fonte: Ansa Ambiente]
George 1 Marzo 2017 il 3:15 am
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