Le auto più criticate in assoluto, i mastodontici suv, potrebbero un giorno non essere considerate le più inquinanti al mondo. E questo giorno potrebbe essere più vicino di quanto si pensi, visto che, se tutto dovesse andare secondo i piani, entro un paio d’anni potremmo vedere dei suv elettrici in commercio.
Ad annunciarlo sono due tra le case automobilistiche che più si sono occupate di costruire auto pulite, la Toyota che ha fatto uscire la prima auto ibrida sul mercato e la Tesla, molto impegnata nel settore elettrico. Dalla collaborazione tra le due aziende dovrebbe uscire nel 2012 il Rav4 elettrico, versione pulita del suv già esistente oggi.
Attualmente un prototipo che prevede una struttura identica all’attuale Rav4 con però montato un motore elettrico fornito da Tesla al posto di uno termico, è già pronto ed è in fase di test. Entro la fine dell’anno si attende un’intera “flotta” di suv elettrici da far provare in giro per il mondo.
L’idea del suv elettrico però non è per nulla recente. Visto l’alto tasso di inquinamento già 13 anni fa la Toyota tentò di immettere sul mercato la versione elettrica del Rav4, ma purtroppo senza successo. Dopo aver venduto circa 1.500 pezzi, nel 2003 l’azienda giapponese decise di chiudere il comparto elettrico in quanto le prestazioni erano davvero scadenti. Oltre agli alti costi di una tecnologia che tra la fine degli anni ’90 e i primi anni 2000 era ancora allo stato embrionale, la qualità del motore non si adattava alle esigenze di un suv, dato che la batteria al nichel NiMH aveva autonomia solo per 130 km ed una velocità di punta di 120 km/h.
All’epoca il sogno fu momentaneamente accantonato, ma un’alleanza stipulata ufficialmente nel maggio scorso cambierà la storia. Mentre la Toyota continuerà ad occuparsi di ciò che sa fare meglio, e cioè l’auto con tutti i suoi optional, del motore si occuperà la Tesla che, essendo in questo mercato già da molti anni, ha il know-how necessario per produrre una batteria agli ioni di litio che garantisca prestazioni molto migliori.
Fonte: [Il sole 24 ore; Adnkronos]
simo 2 Agosto 2010 il 2:00 pm
fa piacere che si riesca a fare “marcia indietro” su decisioni prese quando il mercato non aveva ancora questa attenzione per ciò che viene considerato “verde”. mi spiace solo non si parli più spesso di realtà virtuose che anche in italia producono da anni auto elettriche di qualità (ad esempio http://www.alke.it )