Cosa sarà mai una gomma da masticare gettata a terra senza pensarci su due volte? 900 milioni di euro l’anno, ecco quanto arrivano a costare alle casse degli Stati milioni di questi singoli gesti all’apparenza di scarso impatto. O almeno questo è quanto spende mediamente la Germania per rimuovere questo genere di rifiuti. Non va certo meglio alla Gran Bretagna che ha una spesa in disinfettanti e prodotti per la rimozione che si aggira intorno ai 240 milioni di euro all’anno. L’Irlanda paga un prezzo similmente salato che arriva fino a 20 euro a metro quadro. E l’Italia quanto paga? Stando ai dati che ci arrivano dall’Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori), la rimozione di una singola gomma rimasta appiccicata all’asfalto ci viene a costare un euro e… due minuti, mentre per smaltirla completamente di anni ce ne vogliono ben cinque.
Per sensibilizzare i consumatori di gomme da masticare ad un corretto smaltimento è nato Stick your gum here, un progetto creativo e provocatorio che ricrea l’immagine dello schienale di una sedia ed invita ad appiccicare sulla superficie della riproduzione del mobile ciò che rimane dei chewingum.
L’idea è venuta alla designer milanese Laura Marini che ha pensato di ideare questi schienali da strada per combattere la maleducazione, certo, ma soprattutto quelle cattive abitudini radicate come gesti naturali che sono dure a morire e che portano molte persone a non pensare a quello che fanno e soprattutto alle conseguenze di gesti all’apparenza piccoli ed insignificanti.
Lo schienale della sedia viene riproposto sugli archetti parapedonali, agganciato al pannello in legno senza però rovinare la struttura portante degli archetti, ed in quella che è un’azzeccata strategia di marketing ambientale i dissuasori di sosta si trasformano naturalmente in raccogli-gomme e dovrebbero, perlomeno ce lo auguriamo, scoraggiare i maleducati dal gettare la gomma da masticare a terra per appiccicarla invece sul finto schienale.