Finalmente il Ministero dell’Ambiente comincia a fare qualcosa di concreto e, seppure ci troviamo ancora in fase embrionale, almeno qualcosa comincia a muoversi. Sono stati infatti istituiti i cosiddetti Stati generali della green economy, un’assemblea in cui si riuniscono associazioni, esperti e personaggi della società civile per fare il punto della situazione e mostrare alla politica cosa c’è che non va, dal punto di vista ambientale, nel nostro Paese. E come è risultato dall’ultima assemblea, sembra che quello che non va sia davvero tanto.
La riunione, la prima di otto che si svolgeranno fino a settembre, serve letteralmente per dire alla politica cosa deve fare. Certo, non è detto che poi lo faccia, ma almeno ci si rende conto della situazione. Le richieste sono molto semplici e le abbiamo ripetute più volte anche su queste pagine: investimenti nelle rinnovabili, riciclo dei rifiuti, migliorare la qualità dell’agricoltura mettendo al bando gli OGM ma non solo, creare più spazio per le biciclette e meno per le auto, favorire la mobilità sostenibile come il car sharing o i mezzi pubblici, e favorire il telelavoro.
Dette così sembrano richieste che potrebbero provenire da un ambientalista qualunque, ma in questo caso sono anche documentate con studi specifici fatti da esperti. All’assemblea infatti è risultato evidente come il primo obiettivo da raggiungere è proprio quello riguardante il trasporto dato che un terzo dei consumi energetici dell’Italia proviene proprio da questo settore. Un settore che inquina anche tanto, in particolare PM10 e PM2,5 che sono tra le emissioni più pericolose in assoluto per la salute umana. Inoltre, per non far crollare il settore delle auto che si sa dà da mangiare a mezza Italia, gli Stati Generali della green economy chiedono che le uniche auto che siano incentivate siano quelle elettriche, mentre bisogna spingere gli italiani ad utilizzare sempre meno benzina e diesel. Dunque l’assemblea si è aperta nel migliore dei modi, anche perché pare che Clini sia attento a cosa ne scaturisce. Vedremo i risultati in autunno.
[Fonte: Repubblica]
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