E’ stato approvato il calendario della stagione venatoria per l’anno 2011-2012. La stagione aprirà il 1 settembre, con la caccia alla tortora, e proseguirà fino al 30 gennaio, con le eccezioni della regione Veneto in cui la stagione verrà conclusa 10 giorni dopo il resto d’Italia. Come ogni anno non mancano polemiche e ricorsi al Tar da parte delle principali associazioni ambientaliste del Paese. Se il Comitato vicentino protezionista accusa il provvedimento
una delibera per sparatori che allunga la stagione di caccia.
Legambiente denuncia la messa in atto delle modifiche previste dalla legge comunitaria 96/2010 sulla tutela della fauna e degli uccelli selvatici, che si può garantire solamente con il divieto di caccia nei periodi di riproduzione e migrazione precedenti all’accoppiamento.
Per l’Ispra (Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale) la maggior parte degli animali si dovrebbero cacciare solo dal 1 ottobre alla seconda settimana di gennaio. Questi vincoli di tempo non vengono rispettati dal calendario venatorio approvato dalla Regione Veneto che, prosegue Legambiente,
per favorire l’attività venatoria in contrasto con la Direttiva Europea, ha previsto non solo la preapertura della caccia al 3 settembre ma in contrasto con la legge nazionale n. 157 del 1992 anche una post chiusura della stagione venatoria fino al 9 febbraio 2012.
La caccia delle specie protette e il danneggiamento delle piante è divenuto reato penale, in quanto pericoloso per l’ambiente e per la biodiversità, ma la strada da compiere per salvare gli animali e le piante è ancora lunga. La caccia non deve essere vista come una necessità per preservare l’agricoltura o l’allevamento, è stato difatti dimostrato che il lupo e gli animali selvatici sono accusati, ingiustamente, di essere causa dei danni alle popolazioni montane. La caccia rimane dunque solo uno sport, un divertimento e una passione per pochi, a discapito di altri esseri viventi.
[Fonti: Il resto del Carlino; L’Arena; Bighunter]
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