Richard O’Barry, documentarista di fama internazionale sulla vita dei delfini, nonché addestratore del famoso Flipper, il protagonista della serie televisiva, se lo aspettava. Sapeva infatti che il blocco sulla caccia al delfino di quest’anno era troppo bello per essere vero, o durare a lungo. La stagione venatoria non è stata cancellata, ma soltanto spostata di 8 giorni.
I cacciatori di cetacei stagionali hanno già iniziato ad uccidere a Taiji (Giappone) circa 50 balene pilota e 100 delfini. Japan Probe ci informa che la caccia è iniziata verso le 5:30 di ieri mattina in Giappone, non appena le condizioni atmosferiche sono migliorate. Il piano dei pescatori di Taiji è di catturare circa 2.400 delfini durante questa stagione, e altrettante balene pilota, nessuna delle quali è protetta dal divieto della Commissione baleniera internazionale sulla caccia alle balene. Per cacciare loro, circa 22.000 tra delfini, focene e orche vengono “per errore” uccise durante ogni stagione di caccia.
Nonostante il modo straziante in cui i delfini vengono uccisi, il peggio di tutta questa situazione è che la carne viene venduta ad una popolazione di persone che sono per la maggior parte del tutto inconsapevoli che essa è piena di mercurio (la carne di delfino servita in Giappone contiene circa 5000 volte mercurio in più di quanto consentito dalle leggi giapponesi), e soprattutto senza sapere che nella maggior parte dei casi la carne che viene venduta come “carne di balena”, in realtà appartiene ad un delfino. Si usa questo stratagemma per spuntare un prezzo più elevato. Quindi non solo sono i pescatori uccidono migliaia di animali innocenti in modo orribile, ma anche uccidono la gente lentamente.
Per fortuna, la consapevolezza è in crescita. Un motivo importante per cui la caccia ha subìto dei ritardi sono state le proteste provenienti dai mezzi di comunicazione il giorno di apertura della caccia. Con tutti gli occhi addosso, i pescatori hanno esitato ad iniziare la mattanza. Spiegano dall’Associated Press che:
[Un rappresentante] ha detto che non era chiaro se la città avrebbe smesso di uccidere i delfini. Ha detto che voleva evitare guai per i residenti, ma non voleva gli attivisti nella baia per non rinunciare a ciò che vedono come una tradizione. Ric O’Barry, la star di “The Cove”, ha accolto con favore la notizia, dicendo che era un segno che la pressione d’oltremare aveva funzionato ed esprimeva la speranza che nella città si sarebbe ora istituita una politica di “non-abbattimento”.
Purtroppo, ancora una volta, le sue speranze sono state deluse.
Fonte: [Treehugger]
Sara 13 Gennaio 2010 il 6:59 am
Chi ammazza cosi quei fantastici animali sarebbe da ammazzare lui stesso. Io butterei bombe addosso alle baleniere e a quelli che vanno a caccia di delfini. cosi si dovrebbe fare, cosi magari quella feccia capisce che non si deve fare.