Sembra un’affermazione un po’ ambiziosa ridurre lo spreco di cibo del 50% entro il 2020, ma questo è uno degli obiettivi dell’Unione europea. A lanciare la sfida ai 27 Paesi membri è Bruxelles, ma alcuni già corrono ai ripari come la Francia che ha posticipato la mèta al 2025. E in Italia? Vediamo, dati alla mano, quanto cibo si spreca perché e come ridurre gli sprechi alimentari.
Janez Potocnik ha lanciato la sfida a tutti i governi degli Stati membri per ridurre gli sprechi di cibo del 50%. Nell’agenda di Bruxelles si pensa anche a ridurre i consumi energetici per arrivare all’obiettivo principale, ossia ridurre i rifiuti e contrastare i cambiamenti climatici. Difatti, come spiega il Commissario Ue all’Ambiente
Nell’Unione europea ci siamo dati come target quello di dimezzare lo spreco di cibo commestibile e di eliminare potenzialmente le discariche entro il 2020. Meno sprechi alimentari porterebbero ad un uso più efficiente dei terreni, un migliore gestione dell’oro blu, un impiego più sostenibile del fosforo, con un impatto positivo sui cambiamenti climatici.
Lo spreco di cibo, e dunque di risorse, è uno dei problemi più sentiti in Europa dove ogni anno finiscono nella spazzatura 90 milioni di tonnellate di cibo, pari a circa 180 kg pro capite. La maggior parte degli sprechi alimentari avviene in famiglia, dove si spreca il 42% di cibo totale, poi nella produzione industriale con il 39%, nella ristorazione con il 14% e nella vendita al dettaglio, con solo il 5%. Dagli studi effettuati dalla Commssione europea l’intera filiera alimentare consuma ogni anno il 28% delle risorse materiali e provoca il 17% delle emissioni di CO2 o di gas serra, prodotte anche dalla macerazione del cibo che finisce in discarica.
Sprechi ed emissioni che si possono eliminare con una corretta, e ragionevole, gestione della spesa e…del portafoglio. E’ necessario prima di tutto controllare le date di scadenza dei cibo, soprattutto per quelli freschi; e non approfittare delle offerte 3×2 o degli sconti per stock di cibo quando non si è certi di poter consumare i prodotti entro la data della scadenza.
[Fonte: Ansa]
[Photo Credit | Thinkstock]
Elisa 26 Aprile 2013 il 5:35 pm
ce la faremo? Non ne sono cosi sicura!
Suggerisco come corredo dell’articolo, la visione di un bel documentario: GLOBAL WASTE: LA SOCIETA’ DEGLI SPRECHI dell’agenzia francese CAPA, che cubovision ha messo a disposizione in occasione dell’earth day 2013. Davvero fa venire i sensi di colpa a guardarlo!
Sciù 26 Aprile 2013 il 8:24 pm
Scusa elisa, dove si può trovare? Ma è online?
Nancy 1 Marzo 2017 il 1:06 am
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