60 euro l’anno. E’ questa la cifra che una famiglia media italiana potrebbe risparmiare se spegnesse anche la lucina dello stand-by ogni volta che un elettrodomestico non viene usato. A dimostrarlo è stata una ricerca congiunta di Legambiente, Politecnico di Milano e del sito Viviconstile.org, in merito al progetto europeo Selina per il monitoraggio degli sprechi energetici.
Come già anticipato giorni fa, l’11% della nostra bolletta energetica potrebbe essere tagliato se si acquistassero elettrodomestici a norma, cioè quelli che in modalità stand-by consumano meno di un watt, oppure se si staccasse direttamente la spina. Il problema è che dalla ricerca risulta che il 30% degli elettrodomestici oggi in commercio non segue questa norma, risultando così fuorilegge. Ma quali sono gli apparecchi più energivori? Lo vediamo dopo il salto.
L’aspetto più impressionante è che ci sono degli elettrodomestici, come ad esempio le console di gioco (Playstation 3 e XBox) che consumano da spente quasi quanto consumano da accese. Un aspetto incredibile se paragonato ad altri prodotti come i frigoriferi che consumano un quinto di quanto può consumare una console spenta, o considerando che le tv grandi consumano da spente quanto 3 lavatrici non efficienti. Persino le nuove macchinette del caffè elettriche sono energivore, dato che in modalità stand-by consumano 15 euro l’anno.
Secondo il progetto Selina però sono i subwoofer (gli impianti avanzati per ascoltare anche la frequenza più bassa della musica) a consumare di più, insieme ai registratori con hard disk, ai pc portatili e ai modem router. Com’è facile prevedere, gli elettrodomestici presenti nelle case che consumano di meno sono anche i più “antichi”: giradischi, radio, stereo portatile e cuffie wireless.
A questo poi si aggiungono le cattive abitudini come lasciare accesi questi apparecchi anche quando non si usano. Qui i costi aumentano fino a diventare esorbitanti. Ad esempio un pc lasciato acceso 24 ore su 24 (capita più spesso di quanto si possa pensare), può aumentare la bolletta di 130 euro l’anno, a cui si aggiungono 20 euro se si lasciano accese anche le casse e 43 euro se rimane acceso anche il monitor LCD. Se si prendessero le giuste misure di sicurezza, e cioè si spegnessero tutti questi prodotti senza lasciare accesa la lucina dello stand-by o le case produttrici di elettrodomestici seguissero le regole, potremmo risparmiare 8 centrali termoelettriche solo in Italia, che allargando lo sguardo a tutta l’Europa si tradurrebbe in un risparmio di un miliardo di euro e 3,5 milioni di tonnellate di CO2.
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