Tutto si tinge di verde, anche il rischio. Il brivido degli sport estremi può essere sostenibile optando per attività a basso impatto. Come quelle selezionate dal sito Mother Nature Network che ha stilato un elenco con i sette sport estremi rispettosi dell’ambiente. Meglio stare lontani, da bravi ecosportivi, da motocross e motoslitte, con un’impronta decisamente poco leggera, ed armati solo di scarpe ai piedi, lanciarsi nel mondo spericolato del green.
Il primo, che vedete nella foto in homepage è l’horse surfing, il surf a cavallo, ideato da britannici nel 2005, offre un brivido totalmente a impatto zero. E’ il cavallo a trascinarci sulla tavola da surf. E’ molto popolare in Australia.
Trasportare la propria moglie sulle spalle in una corsa all’ultimo marito è un’esperienza impatto zero… solo per l’ambiente. Made in Finlandia, la corsa con moglie a carico si è diffusa in tutto il mondo.
Gara di bog snorkeling, faccia a faccia con il fango delle paludi, se non peggio, per farsi strada a nuoto muniti solo di pinne.
Caccia al formaggio giù per la collina, si svolge a Cooper vicino a Gloucester, in Inghilterra, da oltre 200 anni. I corridori inciampano, cadono, si precipitano per tagliare per primi il traguardo e vincere il formaggio.
Calci negli stinchi, davvero brutale come sport, ammesso che si possa definire tale, è certamente ad impatto zero, anche in questo caso, solo per l’ambiente. I mondiali di calci negli stinchi si svolgono ogni anno in Inghilterra. Fanno parte dei Giochi Olimpici di Cotswold, una festa di sport e giochi tradizionali che si svolge nell’omonima cittadina, sin dall’inizio del 1600.
Parkour, l’arte del movimento, l’andare dal punto A al punto B il più velocemente possibile, in modo creativo e fluido. Lo sport richiede un buon paio di scarpe ed un ambiente urbano. Questo tipo di ginnastica è opera di David Belle, un ex vigile del fuoco e ufficiale militare che ha recitato nel film del 2004, Distretto 13, un film francese con una scena di inseguimento a piedi. Il Parkour è ormai divenuto popolare nelle città di tutto il mondo.
Il Free solo climbing è senza dubbio il più pericoloso degli sport estremi verdi, un solo errore e sei morto. Gli arrampicatori salgono senza corde, imbracature o altri tipi di protezioni. L’attrezzatura necessaria prevede solo un paio di scarpette e la spavalderia mentale a rischiare tutto pur di godere di una vista fantastica.
Per chi invece non ama il rischio e gli sport estremi, a impatto zero c’è una bella passeggiata nel verde dei boschi. Noi optiamo per questa!
[Fonte: MNN]
[Foto: Flickr]
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