Cosa dà più fastidio al mare del fumo che ci toglie il respiro ed il profumo dell’aria salmastra ed intossica i nostri polmoni tutt’altro che passivamente? Probabilmente le cicche di sigaretta che ci ritroviamo sotto i piedi, nell’asciugamano, ovunque e guai a camminare scalzi sulla sabbia perché il mozzicone disgustoso è sempre in agguato, magari con una bella impronta di rossetto che non guasta mai (ma chi si trucca in spiaggia?!). C’è chi ha pensato, bene, ottimamente direi, di testare un’area no smoking al mare. Siamo in Italia, sì, qui da noi, avete capito bene. Precisamente sulla spiaggia di Bibione.
I nostri eroi sono i membri della giunta del Comune di San Michele al Tagliamento (Venezia). Un progetto pilota che prevede una sezione per non fumatori sulla spiaggia per mezzo chilometro circa, con a disposizione mille ombrelloni che scommettiamo verranno presi d’assalto da chi odia il fumo e detesta chi costringe anche i vicini di sdraio a respirarlo. In spiaggia a Bibione è comparso questo cartellone con uno smile:
Gentile ospite in quest’area stiamo testando un’iniziativa per limitare o vietare completamente il fumo in spiaggia. La invitiamo a collaborare e a comunicarci le sue impressioni.
Spiega il vicesindaco Gianni Carrer che
Anche a livello europeo siamo probabilmente i primi, che ci risulti c’é solo una spiaggia francese che sta facendo un provvedimento analogo. Per noi quest’azione, che al momento non prevede sanzioni, si inserisce in un progetto più ampio, quello di una città a emissione zero.
In realtà non è un divieto di fumo, è più un invito a collaborare e speriamo funzioni:
Non è un divieto, è un diritto ad avere una spiaggia pulita.
Il gradimento e la sensibilizzazione all’iniziativa sarà raccolta dagli stewart assunti allo scopo. Il vice-sindaco è fiducioso e racconta come tutto è iniziato e cosa si aspetta:
Abbiamo cominciato a parlarne un mese fa, poi è seguito un periodo di confronto con le associazioni di categoria e con la società che gestisce l’arenile, quindi abbiamo avuto un periodo di riflessione, perché questo è un argomento che trova molto entusiasmo, ma anche parecchie porte chiuse. Ma se lo confrontiamo con quanto successo quando fu proibito il fumo all’interno dei locali pubblici ricorderemo che anche allora c’era parecchia avversione al progetto.
Ora invece, per fortuna, nei locali pubblici si respira a pieni polmoni. E speriamo avvenga lo stesso, presto, anche per le spiagge, magari non con divieti assoluti ma già destinare aree ai fumatori ed aree ai non fumatori è un compromesso più che sufficiente a rispettare non una, come spesso avviene, ma più libertà.
[Fonte: Ansa]