Il monito arriva da Legambiente Arcipelago Toscano: due spiagge dell’isola d’Elba sarebbero a rischio per il fenomeno dell’erosione e per la cattiva abitudine dei turisti di prelevare sassi come souvenirs.
Si tratta, nello specifico, della spiaggia degli Argonauti e della spiaggia di Napoleone, ubicate nel centro storico di Portoferraio. Poco è rimasto dell’aspetto caratteristico che le contraddistingueva, rimasto immutato per decenni e che sta mutando radicalmente per via dei due fattori di rischio sopra citati.
Sassi bianchissimi, quelli delle Ghiaie, macchiati di nero, come vuole la leggenda, dalle gocce del sudore degli Argonauti sbarcati alla ricerca del vello d’oro. A rischio anche le Viste, spiaggia distesa sotto la Villa dei Mulini di Napoleone.
L’associazione ambientalista denuncia l’assenza di manutenzione delle due spiagge, l’erosione dovuta alla cementificazione selvaggia ed il consumismo turistico, che si traduce nel prelievo di ciottoli elbani come ricordo dalle vacanze.
Uno stato di degrado generale ancora più grave alla luce del fatto che le due spiagge sono, o meglio dovrebbero essere, sotto la Zona di tutela biologica “Le Ghiaie – Scoglietto – Capo Bianco”.
La sabbia sta avanzando, come denotano le immagini scattate dagli ambientalisti, i sassi, su cui passeggiò Napoleone lasciando la sua orma di pie’ mortale, stanno scomparendo.
Legambiente Arcipelago Toscano rivolge un accorato appello al Comune di Portoferraio affinché si mobiliti per ostacolare ulteriori furti al patrimonio dei sassi di Giasone e dell’Imperatore francese. Tanto per cominciare, e ci stupisce che la misura non sia ancora stata adottata, si dovrebbero posizionare dei cartelli che indichino il divieto di asportare sassi dalle due spiagge, divieto espresso in tutte le lingue che metta in guardia i turisti che stanno per commettere un’infrazione.
Si tratta di un furto di bellezza, spiega Legambiente, che impoverisce, con un minuscolo, inutile e presto dimenticato souvenir alla volta, la nostra storia ed il nostro ambiente, provocando un aumento dell’erosione ed alla fine un danno al turismo e quindi all’economia di Portoferraio e dell’Elba.
[Fonte e Foto: Legambiente Arcipelago Toscano]
JudithDob 15 Febbraio 2017 il 6:21 am
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