Tigri, rinoceronti neri, e panda giganti attraggono l’attenzione degli ambientalisti e degli amanti della fauna selvatica perché sono ormai entrati nell’immaginario collettivo come degli stupendi animali che rischiamo di vedere sparire dalla faccia della Terra. Ed in effetti la loro popolazione mondiale si sta riducendo a poche migliaia di esemplari, in costante declino. Ma ci sono anche altre specie che rischiano di sparire per sempre, ma la cui vita potrebbe essere salvata con piccole attenzioni in più.
Rane: anche se sembrano tante, in tutto il mondo, molte specie di rane sono in difficoltà. Minacciate dalle malattie, in particolare la chitridiomicosi dovuta all’inquinamento, e dalla distruzione degli habitat, alcune aree hanno fatto registrare un calo delle popolazioni locali fino addirittura all’80%.
Le perdite non sono limitate alle specie in pericolo. Una delle crescenti minacce per le rane è l’aumento della domanda globale delle loro cosce. Alcuni trovano questi stecchini minuscoli molto appetitosi, tanto da arrivare a stimare un business da oltre 4 milioni e mezzo di sterline negli Stati Uniti, 4,4 milioni e in Asia, e 9,2 milioni in Europa ogni anno. Miliardi di rane vengono cacciate per le loro zampe, tanto che alcune popolazioni sono ormai vicine al punto di collasso.
Gallo della salvia: tipico del Wyoming, questro strano uccello ha visto la sua popolazione ridursi del 90% dal 19° secolo, in particolare a causa del dimezzamento della disponibilità dei suoi pascoli. Nonostante questo, gli è stato negato lo status di specie in pericolo l’anno scorso. Ora la situazione è anche peggiore perché, all’inizio di questa estate, il Bureau of Land Management ha concesso il permesso alle compagnie petrolifere e del gas di perforare nell’habitat del gallo, e tutto ciò rischia di farlo scomparire del tutto. Chissà, forse i due provvedimenti sono collegati.
Lupo grigio: Dopo il successo degli sforzi per la conservazione, il lupo grigio ha perso il suo status di specie in pericolo quasi ovunque. Peccato che, visto che non è più protetto, si sia ripreso a decimarlo. Per lui il pericolo maggiore deriva dalla caccia, e così basterebbe reinserirlo nella lista delle specie protette per scongiurarne l’estinzione.
Tricheco del Pacifico: Nel corso dei secoli 18 e 19, i trichechi in tutto il mondo sono stati fortemente cacciati, tanto da portarli quasi all’estinzione. Quando, anni fa, ci si rese conto del pericolo, la caccia fu vietata, e da allora le popolazioni si sono nuovamente moltiplicate. Per questo, proprio come per il lupo grigio, oggi il tricheco è considerato una specie “meno preoccupante”, e così la caccia non è più vietata. Se a questa aggiungiamo il cambiamento climatico e le sempre più costanti trivellazioni al Polo Nord, ci rendiamo conto che il rischio per i trichechi è molto alto.
Pika americano: l’adorabile pika americano che ha ispirato la fortunata saga dei Pokemon potrebbe essere la prossima vittima del cambiamento climatico. L’innalzarsi delle temperature negli Stati Uniti Occidentali hanno costretto il pika, che prospera nelle rocce alpine, a passare a quote più elevate. Il problema è che alla fine i piccoli mammiferi arriveranno alla vetta, e non potranno andare più in alto.
[Fonte: Treehugger]
Joel 1 Marzo 2017 il 1:34 am
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