La situazione internazionale che sta spingendo il rialzo dei costi di gas ed energia elettrica, tra cui la guerra tra Russia e Ucraina, rischia di causare una vera e propria stangata per le imprese.
Secondo uno studio della Cgia di Mestre, soltanto nel primo trimestre 2022 le aziende italiane dovranno pagare 14,7 miliardi di euro in più per il caro bollette rispetto allo stesso periodo del 2019.
Le misure introdotte dal governo avranno un effetto limitato, riducendo tale aggravio di appena 1,7 miliardi di euro, quindi la spesa addizionale per le imprese nel periodo gennaio/marzo 2022 sarà di circa 13 miliardi di euro. L’unica soluzione è puntare sul risparmio energetico, abbassando il proprio fabbisogno attraverso interventi mirati per aumentare l’efficienza di uffici e ambienti di lavoro.
Si tratta di investimenti e buone abitudini che possono offrire un doppio beneficio: da un lato, ridurre i costi delle bollette di energia elettrica e gas aumentando la resilienza dell’impresa, dall’altro aumentare la sostenibilità ambientale dell’azienda con vantaggi anche in termini di immagine.
È allora determinante capire quali azioni consentono effettivamente di utilizzare l’energia in modo responsabile e diminuire i consumi in ufficio.
Come affrontare il risparmio energetico in ufficio in modo ottimale
Per capire come evitare sprechi in ufficio, un aiuto arriva dai suggerimenti sul risparmio energetico in azienda proposti dal magazine online del Gruppo Lyreco, fornitore di prodotti e servizi per l’ambiente di lavoro molto attento alla sostenibilità ambientale e alle soluzioni circolari, con un catalogo che include numerosi prodotti green.
Innanzitutto, è importante effettuare una diagnosi energetica della sede aziendale, per individuare le soluzioni migliori per consumare meno energia senza penalizzare il comfort dei dipendenti o l’attività aziendale.
Una valutazione iniziale dell’ambiente di lavoro permette di identificare gli sprechi energetici in modo accurato, per intervenire in maniera specifica dove necessario con la consapevolezza del vantaggio energetico di ogni azione da intraprendere.
In questa fase bisogna tenere conto di una serie di aspetti, come le agevolazioni disponibili per eventuali investimenti di riqualificazione energetica, i benefici ottenibili con una maggiore responsabilizzazione dei dipendenti nell’utilizzo dell’energia in ufficio e i vantaggi legati a una migliore configurazione dell’ambiente lavorativo.
Non bisogna trascurare neanche il risparmio energetico che si può ottenere mediante una corretta manutenzione degli impianti, soprattutto per quanto riguarda i sistemi più energivori come i condizionatori d’aria e la caldaia elettrica o a gas.
Un intervento integrato, agendo allo stesso tempo su più fronti, può avere un effetto positivo sul lungo periodo per risparmiare risorse aziendali da destinare ad attività più proficue per lo sviluppo dell’impresa.
Tra le azioni concrete che si possono realizzare subito, senza bisogno di investimenti e interventi invasivi, ci sono una corretta configurazione dell’ufficio per aumentare l’illuminazione naturale dell’ambiente di lavoro, l’impiego di prese con interruttore per diminuire i consumi elettrici dello standby dei dispositivi e l’utilizzo ottimale di pc e stampanti (impostazione dello standby automatico e pianificazione intelligente delle stampe).
Inoltre, bisogna impostare una giusta temperatura del riscaldamento in ufficio, considerando che una differenza di appena 1°C può influire dal 5 al 10% sui consumi di energia annui.
Conviene investire nelle energie rinnovabili oggi per le imprese?
Oltre ad aumentare il risparmio energetico, le aziende possono diminuire i costi per luce e gas attraverso le energie rinnovabili, in particolare tramite l’installazione di impianti green per la produzione di energia verde per l’autoconsumo.
In questo modo, è possibile diminuire il prelievo di energia elettrica dalla rete e i costi in bolletta, tuttavia bisogna valutare con attenzione i vantaggi ottenibili e le agevolazioni disponibili per rendere più sostenibili questo tipo di investimenti.
Tra le novità previste dal decreto Energia appena approvato c’è il nuovo fondo per l’autoconsumo da fonti rinnovabili riservato alle PMI, con una dotazione di 267 milioni di euro.
Queste risorse consentono di usufruire di contributi a fondo perduto in conto capitale per le piccole e medie imprese, con i quali realizzare impianti fino a 200 kW per produrre energia elettrica da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo all’interno dell’azienda.
Sono ancora operativi fondi come il Conto Termico 2.0, oltre alla possibilità di creare delle comunità energetiche rinnovabili insieme ad altre imprese, pubbliche amministrazioni e privati cittadini per condividere la produzione e il consumo di energia verde da fonti rinnovabili.
Naturalmente, sono investimenti di lungo termine, in grado di assicurare vantaggi concreti nel corso degli anni, perciò è comunque essenziale iniziare con alcune pratiche di risparmio energetico per ottenere vantaggi immediati nella bolletta del gas e della luce.