Stop ai delfinari. Sono piccole gabbie nell’acqua.
Con questi slogan Marevivo e LAV hanno dato vita ad un flashmob a Roma per chiedere la chiusura di tutti i delfinari italiani. Luogo della mobilitazione degli attivisti di Marevivo e LAV è stata la storica Fontana di Trevi, a Roma. Hanno scelto questo luogo della Capitale per rievocare la grande truffa di Totò che vende la Fontana: anche loro vogliono vendere simbolicamente il monumento romano ma non per denaro, per solidarietà verso i molti delfini chiusi nei delfinari del Paese “piccole gabbie nell’acqua”.
Come dichiarano gli attivisti
La dismissione dei delfinari non è purtroppo ancora reale, come non lo era la vendita di Fontana di Trevi nell’indimenticabile film, ma l’auspicio di LAV e Marevivo è che queste prigioni per animali vengano chiuse al più presto! Rivolgiamo un appello alle famiglie e ai turisti per dissuaderli dal visitare acquari e delfinari: in cattività i delfini non possono percorrere le lunghe distanze offerte invece dal mare, sono costretti a convivenze innaturali, a subire rumori insopportabili e ad esibirsi come fossero delle soubrette. Se in natura i delfini possono raggiungere anche i 50 anni di età e le orche anche i 70-90 anni, in cattività i delfini è raro che raggiungano i 20 anni e le orche raramente arrivano alla loro età media. Non siate complici di questa sofferenza!
Come ha dimostrato una ricerca svolta dalla LAV nei delfinari italiani di Fasanolandia, Zoomarine, Oltremare, Gardaland e nel delfinario di Rimini, le violazioni al Decreto ministeriale 469/2001 in materia di condizioni per il mantenimento dei delfini Tursiopi in cattività, sono diverse e riguardano la continua esposizione al sole e ai rumori; la mancanza di spazi adeguati; il contatto con il pubblico e le continue esibizioni; tutti fattori che aumentano lo stress dei delfini. Come affermano gli esperti delle due associazioni
Questa investigazione conferma che i delfinari non hanno alcuna funzione scientifica né educativa tanto che i delfinari si trovano quasi sempre in parchi di divertimento (Fasano, Oltremare, Zoomarine) dove si susseguono spettacoli ed eventi. Il pubblico ne è sempre più consapevole, tanto che il più recente sondaggio (Ipsos) sul tema conferma che il 68% degli italiani vorrebbe proibire i delfinari e per l’81% i delfini sono più felici in natura.
Il flashmob di Roma, che si è svolto venerdì 2 agosto 2013, è solo una delle molte iniziative in programma, o già svolte, della campagna europea SOS Delfini promossa dall’associazione spagnola Faada in collaborazione con Born Free Foundation e diffusa in Italia da Marevivo e LAV.
[Fonte: LAV]
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