Il miliardario George Soros, il quale sta cercando di affrontare il problema “politico” del cambiamento climatico, ha detto che investirà un miliardo di dollari in tecnologie per l’energia pulita e per creare un’organizzazione di consiglieri politici sulle questioni ambientali.
Soros, il fondatore del fondo Soros Management LLC, il cui nome è noto ai tifosi della Roma per essere stato molto vicino all’acquisto della società giallorossa, ha annunciato l’investimento ieri a Copenaghen, nel corso di un incontro sui cambiamenti climatici promosso dal Project Syndicate. Il gruppo è un’associazione internazionale costituita da 430 giornali di 150 paesi.
Voglio applicare criteri più rigorosi per gli investimenti. Devono essere redditizi, ma anche realmente dare un contributo alla soluzione del problema (climatico).
Soros, la cui ricchezza ammonta a circa 24 miliardi dollari, non ha fornito alcun dettaglio, nel suo discorso, sul tipo e la portata degli investimenti che si potrebbero fare. Si sa solo che cercherà di stabilire una Climate Policy Initiative, con sede a San Francisco, alla quale donerà 10 milioni dollari l’anno per 10 anni.
Farà parte del servizio di consulenza, sviluppatore di una “parte politica e parte watchdog”, ha detto Thomas Heller, che portavoce dell’iniziativa. Gli “watchdog” si tradurrebbero letteralmente come “cani da guardia”, ma nello slang americano sono quei giornalisti che tengono d’occhio l’operato del Governo, e ne denunciano ogni sbavatura.
Il suo obiettivo è quello di prendersi cura dell’interesse pubblico, come le politiche e i programmi che sono stati creati per affrontare i cambiamenti climatici. Il gruppo di lavoro agirà non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa, Cina, India e Brasile. Spiega ancora Soros che:
Il problema del riscaldamento globale è soprattutto un problema politico, a questo punto. La scienza è fuori discussione, ma come facciamo a raggiungere gli obiettivi se sappiamo che tutti sono necessari? Questo è un problema politico.
L’organizzazione affronterà temi come le emissioni e lo scambio di carbonio. Soros ha detto che preferisce una tassa sulle emissioni di gas a effetto serra ai sistemi di negoziazione, come quelli che sono usati in Europa, i quali possono essere manipolati dagli investitori.
Gli sforzi filantropici di Soros fino ad oggi si sono principalmente incentrati sulla promozione delle società libere e aperte, e hanno incluso le iniziative a sostegno dell’educazione, stampa libera e salute pubblica. Anche tale iniziativa va dunque in questa direzione.
Fonte: [Bloomberg]