La difficoltà è che l’elettricità è difficile da immagazzinare, e le batterie non riescono a farlo su larga scala.
John S. O’ Donnell, vice presidente di Ausra, società del solare termico, fa notare che in un thermos di caffè c’è la stessa quantità di energia che c’è nella batteria di un pc portatile, con la differenza che il thermos costa 5 dollari, e la batteria del portatile 150 dollari.
Ecco perchè, l’energia solare termica deve diventare la forma dominante.
–Si prende l’energia del sole durante il giorno, la si cattura ed immagazzina,per poi usarla quando ce n’è bisogno– ha spiegato Terry Murphy, a capo del progetto SolarReserve.
Entrambi questi nuovi metodi, riuscirebbero a conservare l’energia solare e a sopperire alla richiesta, quando è buio o il sole brilla meno intensamente a causa del brutto tempo.
paolomot 18 Aprile 2008 il 2:46 pm
Beh ottima soluzione ma ci sono anche altre soluzioni, come per esempio quello di cercare di far avvenire la fotosintesi(nel panello solare) di notte
Davide 18 Aprile 2008 il 2:51 pm
mi sembra ne abbiano fatto uno del genere in Australia, o comunque in un paese dove la temperatura massima arrivava a 50°C… si potrebbe fare nella death valley!
Paola Pagliaro 18 Aprile 2008 il 3:27 pm
Questo è un progetto statunitense, mi sai dare dei link per quello australiano? potrei integrare 🙂
Davide 21 Aprile 2008 il 6:44 pm
scusa se lo metto in ritardo… comunque eccoti una notizia che risale al 5 novembre 2007 sull’argomento
http://www.futureenergy.it/index.php/Ultime/AUSTRALIA-CITTA-PIU-CALDA-USERA-SOLO-IL-SOLE.html
Paola Pagliaro 22 Aprile 2008 il 3:40 pm
grazie davide 🙂
Trisha 1 Marzo 2017 il 1:10 am
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