Siemens, la famosa multinazionale dell’elettronica, da qualche anno ha deciso di entrare nel mercato delle energie rinnovabili, come abbiamo visto nei numerosi interventi nel settore eolico. Ma ora ha deciso di intervenire anche nel campo del solare con un progetto molto ambizioso: realizzare 6 nuovi impianti in Italia.
In particolare questi mega-impianti saranno realizzati nell’area del Centro-Sud, nelle Marche, Lazio, Puglia e Umbria, per i clienti TEI Energy S.p.A., Sacci S.p.A., Energia S.p.A., Viridis Energia, i Gruppi Casillo e Ascopiave. Si tratta di un progetto molto importante il quale, dicono dall’azienda, è in grado di fornire talmente tanta elettricità che, complessivamente, potrebbe alimentare circa 6.700 abitazioni con un picco di potenza di 16,7 Megawatt.
Ciò significa risparmi soprattutto in termini ambientali, visto che in questo modo verrà evitata l’emissione di milioni di tonnellate di anidride carbonica ed altri inquinanti. Una sorta di “avventura” intrapresa dall’azienda famosa per i telefonini e non solo, che considerando soltanto l’Italia ha già fatto risparmiare al nostro Paese 270 milioni di tonnellate di CO2 nel 2010, e che molto probabilmente migliorerà questo risultato anche nell’anno corrente.
Una scelta che dimostra ulteriormente la bontà del settore, strategico in questo momento di crisi economica per far ripartire la macchina degli investimenti, il quale ha già fruttato al colosso elettronico 28 miliardi di euro in tutto il mondo (considerando tutte le fonti rinnovabili in cui ha investito), ed in Italia ben 3,6 miliardi. Soltanto con i progetti sopra descritti ha guadagnato 40 milioni di euro, realizzando i disegni per gli impianti fotovoltaici e fornendo gli inverter, trasformatori, sistemi di montaggio ed altre attrezzature indispensabili. Inoltre è un ottimo modo per rilanciare anche l’occupazione, visto che il settore Energy di Siemens impiega attualmente 88 mila collaboratori in tutto il mondo, un numero che sicuramente è destinato a crescere visto l’aumento degli ordini che, fino a questo momento del 2011, hanno già superato quota 30 miliardi di euro.
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