Nonostante la crisi, arrivano buone notizie per quanto riguarda le rinnovabili: in tutto il mondo, nel 2010, sono stati aggiunti circa 16 gigawatt di nuovi impianti solari fotovoltaici, il doppio della crescita registrata un anno prima. A riferirlo è l’European Photovoltaic Industry Association.
L’unico dato incerto, fanno sapere dall’istituto europeo, non poteva che essere quello italiano, dato che le nostre autorità non sono state in grado di fornire una cifra precisa. Ciò che è certo è che nel nostro Paese si è registrato un “rush di fine anno” grazie agli incentivi inseriti all’ultimo momento, che hanno portato l’Italia tra i Paesi leader di questa crescita.
L’aumento globale rispetto ai 7,2 GW di nuova capacità produttiva del 2009, sono stati un bel colpo contro una crisi finanziaria che sta mettendo in ginocchio l’economia mondiale, ed il primo effetto ottenuto è stata una netta flessione dei prezzi dei pannelli solari, in particolare in Germania e proprio in Italia. Secondo l’economista dell’EPIA Gaetan Masson, questa flessione la si deve agli incentivi statali, dunque forse non possiamo esultare così tanto, visto che c’è il rischio che, finiti gli incentivi, i prezzi tornino a salire.
La capacità aggiunta nel 2010 ha portato ad un totale di energia solare fotovoltaica a livello mondiale di circa 40 GW, in crescita del 70% dai quasi 23 GW del 2009. L’Europa ha dominato la classifica con i nuovi impianti per un totale di circa 13 gigawatt, con la Germania che ha contribuito per oltre la metà (7 GW) e l’Italia che ha fatto la sua parte con 3 GW. Le stime per gli altri principali operatori europei parlano di un terzo posto occupato dalla Repubblica Ceca (1,3 GW), seguita da Francia (0,5 GW), Spagna (0,4), Belgio (0,25) e Grecia (0,2).
Fuori dall’Europa, i principali mercati sono stati in Giappone (circa 1 GW), Stati Uniti (0,8 GW) e Cina (0,4 GW). I prezzi dei pannelli solari si sono dimezzati dal 2007, dicono gli analisti, raggiungendo circa 1,8 dollari per watt alla fine del 2010 rispetto ai 3,7 di tre anni prima. Le fortune del mercato del solare però sono in contrasto con quelle del’eolico, che lo scorso anno si è ridotto per la prima volta negli ultimi due decenni a causa di un mercato difficile, a cui è venuto a mancare il sostegno normativo.
[Fonte: Reuters]
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